"Dopo gli anni ovattati dell'infanzia e quelli spensierati dello studio ci si immerge nella catena lavorativa che, al di là di qualunque gratificazione, assorbe e lascia poco tempo ... e poi finalmente arriva la tua quarta dimensione ... e ritrovi quella serenità smarrita."

Il presente blog costituisce un almanacco che in origine raccoglie i testi completi dei post pubblicati su: http://www.laquartadimensione.blogspot.com, indicandone gli autori, le fonti e le eventuali pagine web (se disponibili).

Fotogazzeggiando

Fotogazzeggiando
Fotogazzeggiando: Immagini e Racconti

Cerca nel blog

Translate

mercoledì 31 gennaio 2018

'68 BELICE FERITO - Personale fotografica di Nino Giaramidaro (Slideshow)

https://youtu.be/BF_qFEbmMmE
"Erano le quattro del mattino nel buio di quel lunedì lungo la statale 119, da Santa Ninfa a Gibellina e poi, curvando a destra, sulla Provinciale verso Poggioreale e Salaparuta, ancora più giù l'agrigentina Montevago. In quella grande falce di paesi del Belice cìera stato l'epicentro, sinonimo elegante e docile della distruzione.
Quando il giorno si fece largo fra le pesanti nuvole, apparve Gibellina rasa al suolo. Il bombardamento di Dresda, la bomba di Enola Gay su Hiroshima. Poi Poggioreale, Salaparuta e Montevago dove sulla piazza era rimasta in piedi solo l'insegna di un distributore della Total.
Notti all'addiaccio, vagoni ferroviari pieni di deportati, le tende nel fango, la paura delle malattie, le baracche - anni e anni di vita dentro rettangoli di faesite - una punizione da rappresaglia per circa centomila della Sicilia sconosciuta. Una vergogna piena di bugie, sotterfugi, violenza, patimenti e speranze perdute.
Queste fotografie sono tentativi di ricordare quei giorni mesi e anni nel Belice ferito, umiliato e ingannato ma, per fortuna, non vinto." 

(Nino Giaramidaro)


martedì 30 gennaio 2018

Elezioni, il Pd in Sicilia candida gli ex di Lombardo e Cuffaro. E poi la figlia di Cardinale e del sindaco di Forza Italia



C’è l’ex capogruppo del Movimento per l’Autonomia di Raffaele Lombardo. E poi quella che Totò Cuffaro definisce una “sua amica“. Qualche cambiacasacca di lungo corso fulminato sulla via delle Leopolda. Quindi gli immancabili “figli di“: l’erede dell’ex ministro Totò Cardinale, che ormai da dieci anni ha ricevuto in dote dal padre il seggio al Parlamento. E il rampollo dell’ex sindaco di Agrigento, già senatore del centrodestra con un nutrito curriculum giudiziario. Non c’è solo il caso di Maria Elena Boschi a surriscaladare gli animi del Pd in Sicilia. Non c’è soltanto la tripla candidatura da capolista della sottosegretaria a rendere il partito una “pentola a pressione“. Ad avvelenare gli animi dei dem, infatti, sono anche gli altri nomi inseriti dal Nazareno nei collegi per le politiche del prossimo 4 marzo. 
“Le liste hanno quattro padroni” – “La composizione delle liste l’abbiamo appresa dal sito. Quelle liste hanno quattro padroni: Leoluca Orlando, Davide Faraone, Luca Sammartino e Totò Cardinale“, commentano velenosi dai vertici del partito siciliano. Dopo anni di polemiche roventi con i dem, infatti, il sindaco di Palermo ha formalizzato venerdì scorso la sua adesione al Pdincassando subito il posto da capolista – nel collegio proporzionale della Camera a Palermo – per il fidato Fabio Giambrone. Ex senatore di Italia dei Valori, Giambrone ha ben amministrato negli ultimi anni la Gesap, che gestisce l’aeroporto del capoluogo siciliano: quella per l’adesione di Orlando al Pd, dunque, è una polemica di tipo puramente politico. 
Faraone il vicerè – Diverso è il caso dei nomi blindati dal sottosegretario Faraone. Il vicerè di Matteo Renzi guida il listino per il Senato sulla sponda occidentale dell’isola. Alle sue spalle ci sono la deputata uscente, Teresa Piccione, vicina al leader di Areadem, Giuseppe Lupo, e Paolo Ruggirello, che è anche candidato all’uninominale di Marsala. Consigliere regionale di lungo corso, non rieletto alle ultime elezioni, Ruggirello è stato per anni luogotenente dell’ex governatore Lombardo, prima di finire tra i nuovi acquisti del Pd targato Faraone. Noto alle cronache era stato in passato suo padre, il ragionier Giuseppe Ruggirello, fondatore della Banca Industriale negli anni ’70, diventato ricco in modo tanto veloce da meritare addirittura un’interrogazione parlamentare che puntava a fare luce sull’origine del suo successo economico. Poi nel 1997 il nome di Ruggirello senior salterà fuori addirittura in un’inchiesta che coinvolgeva  Enrico Nicoletti, cassiere della banda della Magliana. Rosario Crocetta, invece, attacca il rettore dell’università di Messina, Pietro Navarra, candidato nel collegio peloritano alle spalle della capolista Boschi. “È il nipote del capomafia di Corleone, coinvolto anche nell’omicidio di Placido Rizzotto”, dice l’ex governatore. Dura la replica del rettore: “Premetto che la mia posizione su questo argomento – prosegue Navarra – è ben nota da tempo: si parla di persone morte prima della mia nascita e ogni collegamento non può che rappresentare una volgare strumentalizzazione. Non sono, però, disposto a tollerare ulteriori attacchi su tali temi. Con estrema chiarezza, pertanto, puntualizzo che presenterò querela contro chi rilascerà dichiarazioni di questo tipo e nei confronti delle testate che daranno spazio a simili considerazioni”. 
L’amica di Totò e mister Preferenza – A guidare il listino per Palazzo Madama sul versante orientale della Sicilia è invece Valeria Sudano, che nel novembre scorso non è riuscita a tornare all’Assemblea regionale siciliana, dove era entrata per la prima volta nel 2012 con il Cantiere Popolare dell’ex ministro Saverio Romano. “I miei? Il grosso è nel Pd. Una lista che non finisce più, dai più noti al sottobosco. Li ho tirati su io, come la mia amica Valeria Sudano”, aveva detto alla vigilia del voto per il referendum costituzionale l’ex governatore Totò Cuffaro, fresco di scarcerazione dopo 5 anni trascorsi a Rebibbia. Il riferimento alla deputata di Catania non era casuale, dato che Valeria Sudano è nipote di Mimmo, potentissimo ex senatore della Dc di stretta osservanza cuffariana: ora è uno dei nomi di punta del partito di Renzi. Ha seguito la stessa parabola di Luca Sammartino , ex enfant prodige dell’Udc, poi diventato renziano di stretta osservanza: alle regionali di tre mesi fa ha battuto ogni record raccogliendo più di 32mila preferenze. Ora ha ottenuto il posto sicuro per Sudano, ma si è dovuto candidare anche in prima persona all’uninominale di Misterbianco per la Camera: un seggio praticamente impossibile ma in cui è chiamato nuovamente a “pesare” la sua potenza elettorale. 
Cardinale, amici e famiglia – Più o meno la stessa cosa che dovrà fare ad Acireale Nicola D’Agostino, ex capogruppo del Mpa di Lombardo all’Ars dove è stato rieletto con Sicilia Futura, lista fai-da-te dell’ex ministro Cardinale. D’Agostino è uno dei consiglieri regionali del centrosinistra che hanno votato Gianfranco Micciché come nuovo presidente del Parlamento siciliano. Scelta che ha spaccato il Pd sull’isola senza che nessuno da Roma dicesse nulla. D’altra parte Cardinale è ormai il Richelieu dei dem in Sicilia: considerato il volto del ministro Luca Lotti, gestisce la sua lista personale – costituita da numerosi ex esponenti del centrodestra – come una corrente maggioritaria del Pd nei giorni pari, e come un partito autonomo in quelli dispari. A questo giro ha ottenuto di piazzare in lista due dei suoi fedelissimi trombati alle ultime regionali: all’uninominale c’è Salvo Lo Giudice, che cinque anni fa era stato addirittura eletto con la lista di Nello Musumeci, mentre alle spalle di Sudano trova posto Giuseppe Picciolo, condannato in primo grado a due anni e sei mesi per calunnia (sentenza che sta per essere prescritta). In questo risiko di potere e poltrone poteva Cardinale pensare solo agli amici dimenticando al famiglia? Nossignore. Nonostante le polemiche, dunque, viene riconfermata come capolista alla Camera nel collegio di Gela la figlia Daniela, titolare di uno scranno a Montecitorio dal 2008. Un’imposizione che ha provocato il passo indietro di Giuseppe Provenzano, vicedirettore dello Svimez originariamente inserito alle spalle di Cardinale. 
Renziani rampanti dietro Gentiloni- Ottiene la posizione numero due nel listino di Catania, invece, Francesca Raciti, presidente del consiglio comunale etneo. La sua candidatura potrebbe valere ad un seggio sicuro a Montecitorio: il capolista, infatti, è Paolo Gentiloni, candidato anche in altri collegi. Considerato uno dei volti principali del renzismo siciliano, nell’ottobre del 2016 Raciti era stata costretta a replicare alle parole usate dall’allora prefetta di Catania, Maria Guia Federico, davanti ai componenti della commissione parlamentare Antimafia. La prefetta, infatti, aveva tirato in ballo il padre di Francesca, Carmelo Raciti. “Indicato da un collaboratore di giustizia nell’ambito dell’inchiesta Iblis quale personaggio di riferimento per alcune attività lecite dei Santapaola-Ercolano. Viene indicato come imprenditore strettamente correlato a Maurizio Zuccaro, ma la cosa non ha avuto seguito”, aveva detto Federico davanti ai commissari di Palazzo San Macuto, come ricorda meridionews.it. “Mio padre – aveva detto Raciti -non ha mai ricevuto dalla magistratura nessuna comunicazione che lo riguardi, né risulta essere mai stato indagato in qualsivoglia altro procedimento per reati associativi di alcuna natura”. In effetti, come ricorda sempre il quotidiano online catanese, nelle circa 80mila pagine dell’inchiesta Iblis non è stato possibile trovare il nome del padre della consigliera comunale. 
Il figlio del sindaco di destra nella terra di Pirandello – Molto più chiara, invece, è la storia giudiziaria di Calogero Sodano, ex sindaco di Agrigento e senatore del centrodestra. Per guidare l’uninominale della Camera nella città dei Templi, infatti, il Pd ha deciso di puntare su Giuseppe Sodano, giovane avvocato e figlio dell’ex primo cittadino eletto da Forza Italia. Una candidatura voluta dal Civica popolare, la lista di Beatrice Lorenzin alla quale i dem hanno ceduto il collegio agrigentino, ma che scatenato il caos nel partito. “Siamo preoccupati per le simpatie di Sodano per la destra di Nello Musumeci e la sua militanza in Generazione Futuro di Gianfranco Fini“, dicono dal Pd di Agrigento, ricordando come la famiglia Sodano abbia sostenuto il centrodestra fino alle ultime regionali. Nessuna parola, invece, sui trascorsi giudiziari di Sodano senior. Processato e assolto per concorso esterno, Sodano è stato condannato in via definitiva a un anno e sei mesi per abuso d’ufficio. Era accusato di non aver contrastato l’abusivismo edilizio quand’era sindaco. Una sentenza che ha indirittamente provocato un’altra condanna per l’ex primo cittadino: quella nove mesi per falso ideologico in atto pubblico. Nel 2006, infatti, Sodano si candidò alle regionali producendo un certificato penale che non faceva alcun cenno a quella condanna per abuso d’ufficio. Il motivo? Quella pena  era stata addebitata a un suo cugino omonimo. Uno scambio di persona che potrebbe apparire curioso ovunque ma non certo nella terra di Pirandello. Dove il Pd sembra essere stato colpito dalla sindrome di Vintangelo Moscarda, il protagonista di Uno, nessuno e centomila, animato dal senso della disgregazione dell’io. Molto più banalmente a queste latitudini sembra di osservare la disgregazione di un partito.

Giuseppe Pipitone (Il Fatto Quotidiano - 29 gennaio 2018)


venerdì 26 gennaio 2018

Processo Trattativa, procura chiede 12 anni per Dell’Utri, 15 per il generale Mori e 6 per Mancino




Ottantotto anni di carcere in totale per gli uomini accusati di aver dato vita alla più perversa delle interlocuzioni: quella tra Cosa nostra e lo Stato. È la somma delle pene chieste dalla procura di Palermo alla fine della requisitoria del processo sulla Trattativa tra pezzi delle Istituzioni e la mafia. Dopo 4 anni e 8 mesi di dibattimento, a 1914 giorni dalla prima udienza preliminare e a dieci anni esatti dall’apertura dell’inchiesta, l’accusa ha dunque tirato le somme. I pm Vittorio Teresi, Nino Di Matteo, Roberto Tartaglia e Francesco Del Bene hanno impiegato otto delle 210 udienze celebrate fino ad oggi per esporre la requisitoria. Un racconto lungo e complesso che comincia alla fine degli anni ’80, attraversa il biennio stragista che ha destabilizzato il Paese e riscrive nei fatti la storia della nascita della Seconda Repubblica.
Le richieste di pena – Alla corte d’Assise presieduta dal giudice Alfredo Montalto i pm hanno chiesto di condannare a 16 anni di carcere il boss Leoluca Bagarella, cognato di Totò Riina, l’uomo che guidò i corleonesi dopo l’arresto del capo dei capi, il 15 gennaio del 1993. C’è Bagarella ai vertici di Cosa nostra quando bombe e stragi escono per la prima volta dalla Sicilia e colpiscono Roma, Firenze e Milano. È Bagarella che a un certo punto ispira la nascita di Sicilia Libera, il movimento che doveva rappresentare le istanze dei mafiosi nel mondo politico. Ed è sempre il padrino corleonese che a poi dirotta il sostegno di Cosa nostra sulla neonata Forza Italia.  Non doversi procedere invece per intervenuta prescrizione per Giovanni Brusca, il collaboratore di giustizia che partecipò ai vari summit in cui si organizzò l’assalto di Cosa nostra alla Stato e che è stato condannato – tra le altre cose – per essere stato l’esecutore principale della strage di Capaci.
Il prequel e i carabinieri – Antonino Cinà, medico fedelissimo di Riina, accusato di aver consegnato a Massimo Ciancimino il papello, cioè la lista con le richieste avanzate dalla mafia per far cessare le stragi. Ciancimino junior avrebbe consegnato quel foglio al padre, don Vito, l’uomo agganciato dai carabinieri nel giugno del 1992 – dopo l’omicidio di Giovanni Falcone – con l’obiettivo di avere un’interlocuzione con la Cupola e far cessare le stragi. Per questo motivo sono imputati per tre ex ufficiali dell’Arma: Antonio Subranni, ex capo del Ros, per il quale l’accusa ha chiesto 12 anni, il suo vice del tempo Mario Mori, su cui pende una richiesta di condanna pari a 15 anni, e l’ex colonnello, anche lui in servizio al Raggruppamento speciale, Giuseppe De Donno, che invece i pm vorrebbero condannare a 10 anni. Per Cinà la richiesta è di 12 anni.
Il ruolo di Dell’Utri – La procura ha poi chiesto di considerare colpevole anche Marcello Dell’Utri, ex senatore di Forza Italia che sconta una condanna a 7 anni per concorso esterno in associazione mafiosa: per lui sono stati chiesti altri 12 anni di carcere. Braccio destro di Silvio Berlusconi, fondatore di Forza Italia, è Dell’Utri – secondo l’accusa – l’uomo che chiude il patto con i boss ottenendo sostengo per il suo neonato partito politico. “Alla fine del 1993 Marcello Dell’Utri si è reso disponibile a veicolare il messaggio intimidatorio per conto di Cosa nostra, cioè fermare le bombe in cambio di norme per l’attenuazione del regime carcerario. Ciò è avvenuto quando un nuovo governo si era appena formato, nel marzo del 1994, con la nomina di Silvio Berlusconi alla carica di presidente del consiglio”, hanno sostenuto i magistrati alla fine della requisitoria. E ancora: “La Cassazione ci dice che tra Cosa nostra e Berlusconi e Dell’Utri il rapporto era paritario. Dell’Utri era un nuovo autorevole interlocutore del dialogo con Cosa nostra”. Sono tutti imputati di minaccia e violenza a corpo politico dello Stato. Per la procura di Palermo “risulta provato che l’incontro tra esponenti mafiosi e Marcello Dell’Utri siano stati plurimi e ripetuti nel tempo, da collocare sia prima delle elezioni del ’94 che dopo le politiche. Nel corso di questi incontri – dice Del Bene in aula con i colleghi Vittorio Teresi, Roberto Tartaglia e Nino Di Matteo – sia Graviano che Mangano hanno sollecitato Dell’Utri a intervenire a favore di Cosa nostra. In quel momento storico e politico è il linguaggio della violenza quello prediletto dai mafiosi che sulla cultura della violenza hanno costruito un sistema di potere, la loro carriera personale. È solo con l’uso di questo linguaggio che i capi di Cosa nostra e, in particolare uomini sanguinari come Leoluca Bagarella e Giovanni Brusca, pensano di potere realizzare i loro obiettivi con l’uso della violenza. E Dell’Utri non si è sottratto e si è fatto interprete degli interessi di Cosa nostra“.
Mancino e il Romanzo Quirinale – Accusato di falsa testimonianza è, invece, Nicola Mancino, ex ministro dell’Interno. Davanti ai giudici che celebravano il processo per favoreggiamento a Cosa nostra in cui era all’epoca imputato Mori, Mancino ha negato di aver saputo dall’allora guardasigilli Claudio Martelli di contatti “anomali” tra i carabinieri del Ros e Ciancimino. Contatti che, secondo la procura, avrebbero costituito il primo atto formale della stessa trattativa. Finito coinvolto nell’inchiesta Mancino diventa poi il protagonista del Romanzo Quirinale. Intercettando l’ex presidente del Senato i pm registrano anche Giorgio Napolitano: un evento che nel 2012 farà scontrare la procura di Palermo e il Quirinale, con il Colle che ottenne la distruzione di quelle telefonate. Per lui i pm hanno chiesto 6 anni di reclusione. 
Gli altri imputati – Cinque anni di carcere è poi la richiesta pena avanzata per Massimo Ciancimino, figlio dell’ex sindaco mafioso di Palermo, Vito, accusato di calunnia e concorso esterno (prescritto) e, allo stesso tempo, teste del processo. Ciancimino, che dopo una condanna per detenzione di esplosivo si è visto revocare l’indulto concessogli dopo un precedente verdetto di colpevolezza per riciclaggio, è detenuto. Sono tutti stati rinviati a giudizio il 7 marzo del 2013. In origine, però, gli imputati erano 12. L’ex ministro Calogero Mannino, invece, scelse il rito abbreviato: processato separatamente è stato assolto in primo grado. L’appello a suo carico è ancora in corso. La posizione del boss Bernardo Provenzano venne presto stralciata in quanto il capomafia, poi deceduto, venne dichiarato non in grado di partecipare consapevolmente all’udienza. A novembre ecco venir meno anche Riina, personaggio chiave nella ricostruzione della Procura del dialogo che pezzi dello Stato avrebbero stretto con Cosa nostra negli anni delle stragi.
La mancata cattura di Provenzano – Il boss di Cosa nostra Bernardo Provenzano “non poteva essere catturato perché l’eventualità di una sua collaborazione avrebbe scoperto le carte, sparigliato gli accordi e comportato per i Carabinieri del Ros la possibilità che il loro comportamento sciagurato e illecito venisse scoperto dall’autorità giudiziaria e dall’opinione pubblica” ha detto il pm Nino Di Matteo. Una vicenda per la quale il generale Mario Mori e il colonnello Mauro Obinu sono stati assolti in via definitiva. “Questo era il motivo per il quale non poteva essere arrestato Bernardo Provenzano – dice ancora Di Matteo – il motivo per cui Mario Mori e Antonio Subranni, ai vertici del Ros, non potevano e non dovevano e non hanno voluto catturare Provenzano. Non perché potenzialmente corrotti, o intimiditi, o pregiudizialmente collusi con la mafia, ma perché preoccupati di rispettare il patto con l’ala moderata di Cosa nostra e di garantire la perpetuazione della segretezza” .
Un’inchiesta lunga 10 anni – L’udienza di oggi, tra l’altro, è l’ultima alla quale hanno partecipato i pm Di Matteo e Del Bene: promossi alla procura nazionale antimafia sono stati applicati al processo sulla Trattativa solo fino alla fine della requisitoria. Sono anche gli unici due magistrati che seguono l’inchiesta dall’inizio: dal 2008 era Di Matteo il pm che ordinò le prime iscrizioni del registro degli indagati. “Siamo arrivati al termine della requisitoria, la presenza mia e del collega Francesco Del Bene cessa con l’udienza di oggi. Personalmente è stato per me un impegno, tra le Procure di Caltanissetta e di Palermo durato 25 anni. Ho seguito questo processo fin dall’inizio, dalle indagini preliminari. Un processo che è destinato a portarsi dietro una scia infinita di veleni e di polemiche” ha detto Di Matteo concludendo la sua requisitoria al processo sulla trattativa tra Stato e mafia. I due magistrati non potranno nemmeno più seguire le udienze dedicate alla discussione della difesa. “Man mano che siamo andati avanti ho avuto contezza del costo che avrei pagato per questo processo – dice ancora – e credo di non essermi sbagliato. Hanno più volte affermato che l’azione di noi pm è stata caratterizzata persino da finalità eversive, e nessuno ha reagito. Nessuno ci ha difeso di fronte ad accuse cosi gravi, ma noi lo abbiamo messo in conto. Così avviene in questi casi, in cui l’accertamento giudiziario non si limita agli aspetti criminali ma si rivolge a profili più alti e causali più complesse”. “Siamo veramente onorati di avere avuto l’occasione di confrontarci con la serenità e l’autorevolezza della corte d’Assise – prosegue Di Matteo – abbiamo l’ulteriore certezza che ci fa vivere con coraggio che nessuno ci potrà togliere: quella di avere agito per cercare la verità”. Se questa verità costituisce o meno un reato, toccherà ai giudici deciderlo.



Il vero pericolo di ribeccarci il delinquente

Parlando alla kermesse del Movimento animalista, Silvio Berlusconi ha definito “criminale” la sentenza di condanna che gli impedisce di fare il premier. “Criminale” non è la sentenza, ma questa affermazione. Nessun cittadino di uno Stato può esprimersi in questi termini nei confronti di una sentenza definitiva della Magistratura di questo stesso Stato. Perché vuol dire che non crede alla legittimità della Magistratura, delle leggi, votate o confermate dal Parlamento, sulle quali è chiamata a prendere le sue decisioni, delle Istituzioni e dello stesso Stato che le ricomprende. Un soggetto del genere è, concettualmente, un terrorista e dovrebbe, come coerentemente fecero al loro tempo i brigatisti, darsi alla clandestinità. Invece Silvio Berlusconi pretende di fare il Presidente del Consiglio di uno Stato a cui non crede, che non rispetta, che considera “criminale”.
Sempre in quell’occasione Berlusconi ha affermato che i Cinque Stelle “non hanno valori né princìpi”. Per la verità almeno un valore, espresso in un modo anche troppo ossessivo, nelle parole e nei fatti, i Cinque Stelle ce l’hanno, ed è quello della “legalità”. Capiamo perfettamente perché, in questo senso, un tale valore sia particolarmente ostico per Berlusconi. Vorremmo anche sapere a quali valori si ispira un uomo che è stato dichiarato “delinquente naturale” da un Tribunale della Repubblica italiana, che ha usufruito di nove prescrizioni per i più diversi reati (e in almeno tre casi la Cassazione, quest’organo “criminale”, ha accertato che Berlusconi quei reati li aveva effettivamente commessi, anche se, per il tempo intercorso, non erano più perseguibili), che ha tre processi in corso. Io richiamo spesso, probabilmente con una certa sorpresa di qualche lettore, la figura di Renato Vallanzasca. Perché Vallanzasca non ha mai contestato il diritto dello Stato a punirlo per i suoi crimini, a differenza di Berlusconi e dei terroristi. Vallanzasca ha un’etica, sia pur malavitosa. Berlusconi è solo un malavitoso.

Vorremmo anche sapere che valori umani ha un personaggio che, approfittando delle condizioni di inferiorità della sua vittima, ha truffato una minorenne orfana, in circostanze drammatiche, di entrambi i genitori, come ha accertato la Corte di Appello di Roma che ha assolto Giovanni Ruggeri (Gli affari del Presidente-Avvoltoi sulla preda, Kaos Edizioni), L’Espresso e me che quella truffa avevamo pubblicamente denunciato (sentenza del 2.5.08). E che, in un’occasione più recente, mostrando un altrettale cinismo, ha gettato una minorenne nelle braccia di una puttana.
Berlusconi ha anche definito i Cinque Stelle “una setta”. E’ comico che un partito che prende più di otto milioni di voti sia definito “una setta” da un altro che, se va bene, ne prende la metà.
Purtroppo non c’è niente da ridere. A chi agisce con metodi criminali bisognerebbe rispondere con modi altrettanto e, se possibile, più criminali (“A brigante, brigante e mezzo” diceva Sandro Pertini, come richiamai, ormai tanti anni fa, al Palavobis). Svegliatevi ragazzi italiani, perché se costui riprende, in un modo o nell’altro, il Potere, vi troverete a vivere invece che in uno Stato sicuramente con gravi difetti ma ancora legale, in uno Stato criminale e, per sopravviverci, a farvi, a vostra volta, criminali.



mercoledì 24 gennaio 2018

Scrivere e leggere in fotografia




La Treccani definisce la scrittura come una “rappresentazione visiva, mediante segni grafici convenzionali, delle espressioni linguistiche” e cataloga i vari sistemi in relazione ai tempi ed alla tecnica utilizzata.
In ogni caso lo scrivere fissa sempre il frutto di nostre elaborazioni cerebrali, di pensieri e concettualizzazioni che rendiamo stabili redigendo frasi, appunti ed in genere scritti più o meno complessi.
Con il tempo la razza umana ha elaborato il proprio mondo tramandandosi esperienze e tecniche attraverso  linguaggi e forme d’arte convenzionali che hanno accomunato i diversi gruppi/comunità.
Civiltà si sono sempre più affinate e, attraverso evoluzioni ed involuzioni, i popoli hanno cristallizzato la cultura, tramandandola fra generazioni, attraverso metodologie comuni incentrate nella scrittura.
Anche la fotografia, come ogni altra forma d’arte, può tranquillamente annoverarsi fra le forme di scrittura: del resto noi tutti diciamo comunemente che una foto è il frutto di una lettura e fissazione di luce effettuata attraverso apparecchiature.
Quindi, in qualche modo, anche nel panorama fotografico abbiamo tante tecniche e forme espressive che, oltre a rispondere ai connotati classici riconosciuti e riconoscibili attraverso variabili logiche e sintassi specifiche, consentono di cogliere e comunicare realtà visive e sensazioni.
L’efficacia di una scrittura, sia essa vocale, letterale, artistica e quant’altro può essere più o meno comprensibile, durevole e riconosciuta opera d’arte in relazione ai tanti elementi che la compongono. La relatività, del resto, è l’essenza di ogni manifestazione umana.
Scuole di pensiero e tendenze aiutano a porre intanto delle pietre miliari che convenzioni riconoscono; valori accomunati consentono, quindi, interscambi fra gli esseri viventi, nel tempo e nello spazio.
Tutto si ricollega alle nostre conoscenze, alla capacità di comprensione ed elaborativa del nostro cervello e tutto quello che riguarda la tecnica costituisce un mezzo espressivo che, sapientemente usata, ne facilita gli scopi.
Questo prolisso panegirico, che tende a risultare noioso, in verità vorrebbe sostanzialmente accreditare le tante metafore che spesso usiamo anche in fotografia, per leggere e raccontare ciò che la nostra mente vede, secondo la nostra cultura e la capacità espressiva insita in ciascuno di noi, al dna personale che ci contraddistingue.
Nel ruolo che ricopriamo di direttivi, operatori o semplici utenti, ci muoviamo però tutti in contesti convenzionali, seguendo regole precostituite e riconosciute di norma da maggioranze in vario modo precostituite.
Da tutto questo deriverebbe che il bello assoluto non esiste, come la verità nella vita; perché riusciamo a vedere attraverso i nostri occhi che sono strutturati secondo madre natura e collegati ad un elaboratore corredato da una ram individualmente variabile ed un processore condizionato dalla cultura che deriva dallo studio di tante scuole di pensiero.
Giudici e giudizi ne sono pertanto una conseguenza e il frutto. Così come “prime donne” e “millantatori” costituiranno sempre i corollari che accompagnano i “fessi”.
Che dire ancora se non buona luce a tutti.

© Essec


Archivio blog

Post più popolari ultimi 7 giorni

Questo BLOG non è una testata giornalistica: viene aggiornato con cadenza casuale e pertanto non è un prodotto editoriale (ai sensi della legge n. 62 del 7.03.2001) bensì un semplice archivio condiviso di idee e libere opinioni. Tutto ciò ai sensi dell'art.21 comma 1 della Costituzione Italiana che recita come: TUTTI HANNO DIRITTO DI MANIFESTARE LIBERAMENTE il proprio pensiero con la parola, lo scritto e ogni altro mezzo di diffusione.

Dissertazioni su Street Art, ne vogliamo parlare? A cura di Toti Clemente

Dissertazioni su Street Art, ne vogliamo parlare? A cura di Toti Clemente
Dissertazioni su Street Art. Ne vogliamo parlare?

Post più popolari dall'inizio

Lettori fissi

Visualizzazioni totali

Cagando todos somos iguales

Cagando todos somos iguales
Questo blog non rappresenta una testata giornalistica, in quanto viene aggiornato senza alcuna periodicità. Non può, pertanto, considerarsi un prodotto editoriale, ai sensi della legge n. 62 del 7/03/2001

Un'immagine, un racconto (libro fotografico on line)

Un'immagine, un racconto (libro fotografico on line)
La fotografia è in genere un documento, la testimonianza di un ricordo che raffigura spesso persone e luoghi, ma talvolta può anche costituire lo spunto per fantasticare un viaggio ovvero per inventare un racconto e leggere con la fantasia l’apparenza visiva. (cliccando sopra la foto è possibile visionare il volume)

Etichette

"Sbankor" (2) 10 storie del Cavaliere (10) Abbate Ciccio (1) Abbate Lirio (2) Accolla Dario (1) Accorinti Renato (1) Adinolfi Massimo (1) Aforismi (18) Ai Weiwei (1) Aiosa Lorella (2) Al Capone (1) Alberton Mariachiara (1) Alfano Angelino (2) alias C215 (1) Alice ed Ellen Kessler (1) Alinari Luca (1) Allende Isabel (1) Allievi Stefano (1) Almerighi Mario (1) Amato Fabio (2) Amato Giuliano (2) Ambrosi Elisabetta (1) Amurri Sandra (1) Andreoli Vittorino (4) Andreotti Giulio (4) Andrews Geoff (1) Aneddoti (21) Angela (1) Angelo Rivoluzionario (1) Annunziata Lucia (2) Anselmi Tina (2) Anzalone Morena (1) Articoli (1992) articolo (9) ARVIS (2) Ascione Marco (1) Assange Julian (1) Assante Ernesto (2) Attias Luca (1) Augias Corrado (2) Autieri Daniele (1) Avedon Richard (1) Avveduto Virginia (1) B1 (2) Bachis Roberto (1) Baglioni Angelo (1) Bagnasco Angelo (1) Ballarò (1) Balocco Fabio (1) Banca d'Italia (31) Banche & Finanza (59) Baraggino Franz (1) Barbacetto Gianni (3) Barbareschi Luca (1) Barbera Davide (1) Barca Fabrizio (2) Basile Gaetano (2) Bassi Franco (1) Basso Francesca (1) Battaglia Letizia (9) Battiato Franco (8) Battisti Lucio (1) BCE (1) Beccaria Antonella (1) Beha Oliviero (3) Bei Francesco (1) Belardelli Giovanni (1) Belardelli Giulia (3) Bellantoni Pietro (1) Beltramini Enrico (1) Bene Carmelo (1) Benedetti Carla (1) Benetazzo Eugenio (1) Benigni Roberto (1) Benincasa Giuseppe (1) Benni Stefano (35) Bergoglio Jorge Mario (2) Bergonzoni Alessandro (10) Berlinguer Bianca (1) Berlinguer Enrico (4) Berlusconi Silvio (17) Bernabei Ettore (1) Bersani Pierluigi (3) Bertini Carlo (1) Bertinotti Fausto (1) Bertolini Gregorio (2) Bertolucci Lionello (1) Biagi Enzo (26) Bianchi Enzo (1) Bianchini Eleonora (3) Bianchini Gabriella (1) Bianconi Giovanni (1) Bicocchi Silvano (5) Bignardi Daria (1) Bilderberg (1) Billeci Antonio (2) Billi Debora (1) Billitteri Daniele (1) Bindi Rosy (1) Bini Flavio (2) Biondani Paolo (1) Biscotto Carlo Antonio (1) Bisio Caludio (1) Biussy Nick (1) Bizzarri Sura (7) Blair Cherie (1) Bobbio Norberto (3) Bocca Giorgio (7) Bocca Riccardo (1) Bocconi Sergio (1) Boggi Paolo (1) Boldrini Laura (1) Bolzoni Attilio (2) Bongiorno Carmelo (3) Bongiorno Giulia (1) Bongiorno Mike (1) Bonini Carlo (1) Bonino Carlo (1) Bonino Emma (1) Borghi di Sicilia (1) Borromeo Beatrice (3) Borsellino Paolo (4) Borsellino Rita (1) Borsellino Salvatore (2) Bossi Umberto (2) Botti Antonella (1) Bowie David (1) Bozonnet Jean-Jacques (1) Bracconi Marco (4) Brambrilla Michele (1) Branduardi Angelo (2) Breda Marzio (1) Brera Guido Maria (1) Brusini Chiara (1) Bucaro Giuseppe (1) Buffett Warren (1) Buinadonna Sergio (1) Bukowski Charles (1) Buonanni Michele (1) Burioni Roberto (1) Busi Maria Luisa (1) Buttafuoco Pietrangelo (1) Buzzati Dino (1) Cacciari Massimo (3) Cacciatore Cristian (1) Cacioppo Giovanni (1) Calabresi Mario (4) Calabrò Maria Antonietta (1) Calderoli Roberto (1) Callari Francesco (1) Calvenzi Giovanna (1) Calzona Piero (1) Camilleri Andrea (25) Cammara Nuccia (2) Cammarata Diego (1) Campanile Achille (13) Campi Alessandro (1) Campofiorito Matteo (1) Cancellieri Anna Maria (3) Canfora Luciano (1) Canini Silvio (1) Cannatà Angelo (1) Cannavò Salvatore (3) Cantone Raffaele (1) Canzoni (19) Caponnetto Antonino (1) Caporale Antonello (4) Caprarica Antonio (4) Carbone Chiara (1) Carchedi Bruno (1) Carli Enzo (1) Carlisi Franco (2) Carmi Lisetta (1) Carminati Massimo (1) Carofiglio Gianrico (2) Carpenzano Emanuele (1) Caruso Cenzi (1) Casaleggio Gianroberto (1) Caselli Gian Carlo (5) Caselli Stefano (2) Caserta Sergio (1) Cassese Sabino (1) Castellana Giovanni (1) Castigliani Martina (1) Cat Stevens (1) Catalano Carmela (3) Catalano Massino (2) Catilina Lucio Sergio (1) Cavallaro Felice (2) cazzegio ma non tanto (1) Ceccarelli Filippo (2) Cedrone Giovanni (1) Cei Enzo (1) Celentano Adriano (3) Celestini Ascanio (12) Celi Lia (1) Centro Paolo Borsellino (1) Cerami Gabriella (1) Cernigliaro Totò (1) Cerno Tommaso (1) Cerrito Florinda (2) Cetto La Qualunque (1) Change.Org (1) Chessa Pasquale (1) Chi controlla il controllore? (1) Chiarucci Giancarlo (1) Ciancimino Massimo (3) Ciancimino Vito (2) Ciccarello Elena (1) Cicconi Massi Lorenzo (1) Cicozzetti Giuseppe (1) Cimato Claudia (1) Cimò Valeria (1) Ciotti Luigi (1) Cipiciani Carlo (1) Cirino Mariano (1) Citelli Zino (1) Cito Francesco (4) Civati Giuseppe (1) Claudel Paul (1) Clemente Toti (2) Cocuzza Luigi (1) Colletti Giampaolo (1) Collini Pietro (1) Colombo Furio (4) Colombo Gherardo (6) Coltorti Fulvio (1) Conte Giuseppe (9) Conti Paolo (1) Copasir (1) Coppola Gerardo (11) copyright (1) Cordà Eliane (1) Cordero Franco (1) Cornaglia Carlo (2) Corsi Cristina (2) Corsini Daniele (29) Cortese Renato (1) Cosimi Simone (1) Costamagna Luisella (9) Covatta Giobbe (1) Covid 19 (7) Craxi Bettino (3) Crispi Maurizio (1) Crocetta Rosario (1) Crozza Maurizio (2) Curcio Antonio (3) Cuscunà Salvo (1) Custodero Alberto (1) Cuticchio Franco (1) Cuzzocrea Annalisa (1) d (1) D'alema Massimo (2) D'Alessandro Nicolò (2) D'Amato Daniele (1) D'Ambrosio Simone (2) D'Avanzo Giuseppe (11) D'Eramo Marco (1) D'Esposito Fabrizio (2) D'Orta Marcello (19) da altri blog (1486) Dacrema Pierangelo (1) Dalla Chiesa Carlo Alberto (1) Dalla Chiesa Nando (1) Dalla Lucio (1) Damilano Marco (6) Dandini Serena (1) Davigo Piercamillo (8) De Andrè Fabrizio (4) De Angelis Alessandro (1) De Angelis Attilio (1) De Bac Marcherita (1) De Bortoli Ferruccio (2) De Crescenzi Davide (8) De Crescenzo Luciano (24) De Crescenzo Paola (1) De Curtis Antonio (2) De Francesco Gian Maria (1) De Gasperi Alcide (1) De Gregori Francesco (2) De Gregorio Concita (3) De Luca Erri (2) De Luca Maria Novella (1) De Magistris Luigi (5) De Marchi Toni (1) De Masi Domenico (1) De Riccardis Sandro (1) De Sciciolo Cristiano (1) Deaglio Enrico (3) Dedalus (1) Del Bene Francesco (1) Del Corno Mauro (1) Dell'Utri Marcello (4) Della Valle Diego (1) Deneault Alain (1) Di Bartolo Marica (1) Di Battista Alessandro (1) Di Cori Modigliani Sergio (1) Di Domenico Marco (1) Di Donato Michele (1) Di Feo Gianluca (1) Di Giorgio Floriana (1) Di Maio Luigi (1) Di Matteo Antonino (6) Di Napoli Andrea (10) Di Nicola Primo (2) Di Nuoscio Enzo (3) Di Pietro Antonio (28) Di Romano Arianna (1) Di Stefano Jolanda Elettra (2) Di Stefano Paolo (1) Diamanti Ilvo (28) Didonna Donato (1) Discorsi (1) Documenti (114) Dominici Piero (1) Donadi Massimo (2) Donati Antonella (1) Dondero Mario (1) Dones Merid Elvira (1) Draghi Mario (11) Dusi Elena (1) Eco Umberto (2) Editoriali (1) Eduardo De Filippo (1) Educazione Finanziaria (4) Einstein Albert (1) Elio e Le Storie Tese (1) Email (24) Emanuello Daniele (1) Enigmistica (1) Erika Tomasicchio (1) Ernesto Bazan (2) Esopo (7) Esposito Antonio (1) essec (552) Etica e società (1) Eugenia Romanelli (1) Evangelista Valerio (1) Evita Cidni (3) Ezio Bosso (1) Fabozzi Andrea (1) Fabri Fibra (1) Facchini Martini Giulia (1) Facci Filippo (1) Facebook (28) Falcone Giovanni (5) Falcone Michele (1) Faletti Giorgio (1) Famiglie Arcobaleno (6) Famularo Massimo (1) Fantauzzi Paolo (1) Faraci Francesco (1) Faraone Davide (1) Farinella Paolo (7) Fatucchi Marzio (1) Fava Giuseppe (1) Favale Mauro (1) Favole (11) Fazio Antonio (1) Federica Radice Fossati Confalonieri (1) Federico Vender (2) Fedro (6) Feltri Stefano (6) Feltri Vittorio (1) Ferla Giuseppe (1) Ferrandelli Fabrizio (2) Ferrara Gianluca (1) Ferrara Roberta (1) Ferrarella Luigi (1) Ferro Ornella (2) FIAT (1) Ficocelli Sara (2) Fierro Enrico (2) Filastrocche (1) Finanza (2) Fini Gianfranco (5) Fini Massimo (348) Fiorio Giorgia (1) Fittipaldi Emiliano (2) Flaiano Ennio (1) Flores d'Arcais Paolo (7) Floris Giovanni (2) Flusser Vilem (1) Fo Dario (3) Foà Arnoldo (1) Fontanarosa Aldo (1) Fontcuberta Joan (2) Forleo Maria Clementina (1) Formigli Enrico (1) Fornaro Placido Antonino (1) Fotografia (308) Franceschini Dario (2) Franceschini Enrico (3) Franceschini Renata (1) Franco Luigi (1) Frangini Sara (1) Fraschilla Antonio (1) Friedman Alan (1) Fruttero Carlo (1) Fruttero e Lucentini (1) Furnari Angelo (1) Fusaro Diego (3) Gaarder Jostein (2) Gab Loter (1) Gabanelli Milena (5) Gaber Giorgio (11) Gaglio Massimiliano (1) Gaita Luisiana (1) Galantino Nunzio (1) Galeazzi Lorenzo (1) Galici Marina (2) Galimberti Umberto (10) Galli della Loggia Ernesto (1) Galligani Mauro (1) Gallo Andrea (2) Gallo Domenico (1) Garbo Rosellina (1) Garcin Gilbert (1) Garibaldi Giuseppe (1) Gasparri Maurizio (1) Gattuso Marco (1) Gaudenzi Daniela (3) Gawronski PierGiorgio (2) Gebbia Totò (1) Gelmini Mariastella (2) Genovesi Enrico (3) Gentile Tony (1) georgiamada (1) Gerbasi Giuseppe (1) Gerino Claudio (1) Ghedini Niccolò (2) Giampà Domenico (1) Giamporcaro Concetta (1) Gianguzzi Rosalinda (1) Giannelli (1) Giannini Massimo (31) Giannone Eugenio (1) Giannuli Aldo (3) Giaramidaro Nino (9) Gilardi Ando (1) Gilioli Alessandro (5) Gino e Michele (2) Ginori Anais (1) Giordano Lucio (1) Giordano Paolo (1) Giuè Rosario (1) Giuffrida Roberta (1) Giulietti Beppe (1) Gomez Peter (24) Gonzalez Silvia (1) Google (1) Gotor Miguel (1) Graffiti (2) Gramellini Massimo (9) Granata Fabio (3) Grancagnolo Alessio (1) Grassadonia Marilena (2) Gratteri Nicola (1) Greco Francesco (3) Greco Valentina (1) Grillo Beppe (45) Grimoldi Mauro (1) Grossi Alberto (1) Gruber Lilli (1) Gualerzi Valerio (1) Guémy Christian (1) Guerri Giordano Bruno (3) Gump Forrest (2) Gusatto Lara (1) Guzzanti Corrado (10) Guzzanti Paolo (4) Guzzanti Sabina (1) Hallen Woody (1) Harari Guido (1) Herranz Victoria (1) Hikmet Nazim (1) Hitler Adolf (1) Horvat Frank (1) Hutter Paolo (1) IA (2) Iacchetti Enzo (1) Iacona Riccardo (1) Iannaccone Sandro (1) Idem Josefa (1) IDV - Italia dei Valori (23) Il Ghigno (2) Il significato delle parole (5) Imperatore Vincenzo (4) Imprudente C. (1) Ingroia Antonio (4) Innocenti Simone (1) Invisi Guglielmo (1) Ioan Claudia (1) Iori Vanna (1) Iossa Mariolina (1) Iotti Nilde (1) Iovine Sandro (1) ITC Francesco Crispi (2) Iurillo Vincenzo (1) Jarrett Keith (1) Jodice Mimmo (1) Jop Toni (1) Joppolo Francesca (1) Julia Jiulio (1) Kashgar (1) Kipling Rudyard (1) Kleon Austin (1) L'Angolino (6) L'apprendista libraio (1) L'Ideota (1) La Delfa Giuseppina (1) La Grua Giuseppe (1) La Licata Francesco (2) La Rocca Margherita (1) La Rosa Dario (1) LAD (Laboratorio Arti Digitali) - Palermo (1) Lana Alessio (1) Lannino Franco (1) Lannutti Elio (1) Lannutti Wlio (1) Lanzetta Maria Carmela (1) Lanzi Gabriele (1) Laurenzi Laura (1) Lauria Attilio (2) Lavezzi Francesco (1) Le Formiche Elettriche (19) Le Gru (3) Leanza Enzo Gabriele (1) Lectio Magistralis (1) Lella's Space (1) Lenin (1) Lerner Gad (1) Letta Enrico (3) Letta Gianni (1) Levi Montalcini Rita (1) Lezioni (3) Li Castri Roberto (1) Li Vigni Monica (1) Licandro Orazio (1) Licciardello Silvana (1) Lido Fondachello (1) Lillo Marco (14) Limiti Stefania (1) Lingiardi Vittorio (1) Littizzetto Luciana (8) Liucci Raffaele (1) Liuzzi Emiliano (3) Livini Ettore (1) Lo Bianco Giuseppe (2) Lo Bianco Lucia (1) Lo Piccolo Filippo (1) Lodato Saverio (8) Lolli Claudio (1) Longo Alessandra (1) Lorenzini Antonio (8) Lorenzo dè Medici (2) Loy Guglielmo (1) Lucarelli Carlo (1) Lucci Enrico (1) Lungaretti Celso (1) Luongo Patrizia (1) Luporini Sandro (7) Lussana Carolina (1) Luttazi Daniele (3) M5S (2) Mackinson Thomas (3) Magris Claudio (1) Maier Vivian (1) Maiorana Marco Fato (1) Maltese Curzio (22) Manca Daniele (1) Manfredi Alessia (1) Manna Francesco (1) Mannheimer Renato (1) Mannoia Fiorella (2) Manzi Alberto (1) Maraini Dacia (2) Maratona di Palermo (7) Maratona di Palermo 2023 (1) Marcelli Fabio (1) Marchetti Ugo (1) Marchionne Sergio (3) Marcoaldi Franco (1) Marconi Mario (1) Marcorè Neri (1) Marenostrum (1) Marino Ignazio (2) Marra Wanda (3) Marro Enrico (1) Martelli Claudio (4) Martini Carlo Maria (2) Martorana Gaetano (5) Marzano Michela (2) Mascali Antonella (2) Mascheroni Luigi (1) Masi Mauro (1) Massarenti Armando (4) Massimino Eletta (1) Mastella Clemente (1) Mastropaolo Alfio (1) Mattarella Sergio (2) Mauri Ilaria (1) Maurizi Stefania (1) Mauro Ezio (22) Mautino Beatrice (1) Max Serradifalco (1) Mazza Donatella (1) Mazzarella Roberto (1) Mazzella Luigi (1) Mazzola Barbara (2) Mazzucato Mariana (1) McCurry Steve (1) Meletti Giorgio (3) Meli Elena (1) Mello Federico (4) Melloni Mario (3) Meloni Giorgia (1) Menichini Stefano (1) Mentana Enrico (3) Merella Pasquale (1) Merico Chiara (1) Merkel Angela (1) Merlino Simona (1) Merlo Francesco (5) Messina Ignazio (1) Messina Sebastiano (3) Mesurati Marco (1) Milella Liana (2) Milla Cristiana (1) Mincuzzi Angelo (1) Mineo Corradino (2) Minnella Liana (1) Minnella Melo (1) Mogavero Domenico (2) Monastra Antonella (1) Montanari Maurizio (1) Montanari Tomaso (2) Montanelli Indro (8) Montefiori Stefano (2) Monti Mario (7) Moore Michael (1) Mora Miguel (2) Morelli Giulia (1) Moretti Nanni (1) Moro Aldo (6) Mosca Giuditta (1) Munafò Mauro (1) Musolino Lucio (1) Mussolini Benito (4) Myanmar (1) Napoleoni Loretta (1) Napoli Angela (1) Napolitano Giorgio (10) Narratori e Umoristi (263) Nemo's (1) Nicoli Sara (6) Nietzsche Friedrich (2) Norwood Robin (1) Notarianni Aurora (1) Nuzzi Gianluigi (4) Obama Barak (4) Oian Daniele (1) Oliva Alfredo (1) Onorevoli e .... (282) Oppes Alessandro (1) Orlando Leoluca (4) Ottolina Paolo (1) P.T. (6) Pace Federico (2) Padellaro Antonio (31) Padre Georg Sporschill (1) Pagliai Giovanni (1) Pagliaro Beniamino (1) Pagnoncelli Nando (1) Palazzotto Gery (1) Palminteri Igor (1) Palombi Marco (2) Panebianco Angelo (1) Panizza Ghizzi Alberto (1) Pannella Marco (1) Pansa Giampaolo (3) Papa Bergoglio (2) Papa Francesco (1) Papa Roncalli (2) Pappalardo Pippo (31) Paragone Gianluigi (1) Parise Goffredo (1) Parisi Francesco (1) Parisi Giorgio (1) Parlagreco Salvatore (5) Pasolini Caterina (1) Pasolini Pierpaolo (1) Pasqualino Lia (1) Passaparola (84) Peccarisi Cesare (1) Pellegrini Edoardo (1) Pellegrino Gianluigi (1) Pellizzetti Pierfranco (9) Penelope Nunzia (1) Pericle (1) Personaggi (7) Pertini Sandro (1) Petizioni (1) Petraloro Vito (1) Petrella Louis (1) Petretto Francesca (1) Petrini Diego (1) Petrolini Ettore (4) Piana degli Albanesi (1) Picciuto Salvatore (1) Piccolo Francesco (5) Pignatone Giuseppe (1) Piketty Thomas (2) Pillitteri Nino (2) Pini Massimo (4) Pini Valeria (2) Pink Floyd (2) Pino Sunseri (1) Pinotti Ferruccio (1) Pipitone Giuseppe (5) Pisanu Giuseppe (1) Pitta Francesca (1) Pitti Luca (1) Pivano Fernanda (1) Poesia (39) Politi Marco (2) politica (32) Polito Antonio (1) Pomi Simone (4) Pomicino Paolo Cirino (1) Pompei (1) Popolo Viola (1) Porro Nicola (1) Porrovecchio Rino (2) Portanova Mario (1) Pretini Diego (1) Prezzolini Giuseppe (1) Prodi Romano (3) Puppato Laura (1) Purgatori Andrea (1) Quagliarello Gaetano (1) Querzè Rita (1) Quinto Celestino (1) Raiperunanotte (1) Rajastan (1) Rame Franca (1) Rampini Federico (13) Randazzo Alessia (1) Ranieri Daniela (1) Ranucci Sigfrido (1) Ravello (1) Recalcati Massimo (2) Recensioni (72) Referendum (2) Reguitti Elisabetta (2) Reina Davide (1) Remuzzi Giuseppe (1) Renzi Matteo (12) Report (2) reportage (1) Reportage siciliano (4) Reski Petra (2) Retico Alessandra (1) Revelli Marco (1) Riboud Marc (1) Ricci Maurizio (1) Ricciardi Raffaele (1) Rijtano Rosita (1) Riondino David (4) Riva Gloria (1) Rizza Sandra (2) Rizzo Marzia (1) Rizzo Sergio (9) Roberti Franco (2) Roccuzzo Antonio (1) Rodari Gianni (3) Rodotà Maria Laura (1) Rodotà Stefano (6) Roiter Fulvio (1) Romagnoli Gabriele (1) Rosalio (1) Rosselli Elena (1) Rossi Enrico (1) Rossi Guido (1) Rossi Paolo (1) Rosso Umberto (1) Ruccia Gisella (1) Rusconi Gianni (1) Russo Stefano (1) Rutigliano Gianvito (2) Ruvolo Mariastella (1) Sacconi Maurizio (2) Saggistica (132) Saglietti Ivo (1) Said Shukri (1) sallusti Alessandro (1) Salvati Michele (1) Sander August (1) Sannino Conchita (1) Sansa Ferruccio (3) Sansonetti Stefano (1) Santamaria Marcello (1) Santarpia Valentina (1) Santoro Michele (6) Sardo Alessandro (1) Sargentini Monica Ricci (1) Sartori Giovanni (9) Sasso Cinzia (1) Sava Lia (1) Savagnone Fabio (1) Savagnone Giuseppe (1) Saviano Roberto (12) Savoca Tobia (7) Savona Paolo (1) Scacciavillani Fabio (1) Scaglia Enrico (1) Scalfari Eugenio (33) Scalzi Andrea (1) Scanzi Andrea (9) Scarafia Sara (1) Scarpinato Roberto (10) Schillaci Angelo (1) Scianna Ferdinando (12) Sciascia Carlo Roberto (1) Scorza Guido (2) Scuola (2) Scurati Antonio (1) Segre Liliana (1) Sellerio Enzo (2) Serra Michele (14) Serra Michele R. (1) Serradifalco Massimiliano (1) Severgnini Beppe (12) Sgroi Fabio (3) Shopenhauer Arthur (1) Shultz (1) Sicilcassa (2) SID (1) Sidari Daniela (3) Sideri Massimo (2) Siena (2) Signorelli Amalia (1) Siino Tony (1) Silena Lambertini (1) Simonelli Giorgio (2) Sisto Davide (1) Slide show (66) Smargiassi Michele (3) Snoopy (1) Socrate (1) Soffici Caterina (1) Sofri Adriano (1) Sollima Giovanni (1) Sommatino Francesca (2) Soth Alec (1) Sparacino Tiziana (1) Spencer Tunick (1) Spicola Mila (3) Spielberg Steven (1) Spinelli Barbara (6) Spinicci Paolo (1) Sport (1) Springsteen Bruce (4) Staino Sergio (1) Stasi Davide (1) Stella Gian Antonio (10) Stepchild adoption (1) Stille Alexander (2) Stone Oliver (1) Storie comuni (6) Strada Gino (1) Strano Roberto (1) street art (10) Studio Seffer (1) Superbonus (1) Sylos Labini Francesco (1) Szymborska Wislawa (1) T.S. (1) Tafanus (1) Taormina Carlo (1) Tarquini Andrea (2) Tartaglia Roberto (1) Taverna Paola (1) Tecce Carlo (4) Telese Luca (7) Temi (4) Terzani Tiziano (4) Tholozan Isabella (1) Tinti Bruno (16) Tito Claudio (2) Tocci Walter (1) Tomasi di Lampedusa Giuseppe (1) Tomasoni Diego (2) Tonacci Fabio (1) Toniolo Maria Gigliola (1) Toniutti Tiziano (2) Tornatore Giuseppe (1) Torresani Giancarlo (9) Torsello Emilio Fabio (2) Tortora Francesco (3) Totò (3) Trailer (1) Tramonte Pietro (1) Travaglio Marco (252) Tremonti Giulio (2) Tribuzio Pasquale (5) Trilussa (15) Troja Tony (1) Trump Donald (1) Truzzi Silvia (8) TT&P (1) Tundo Andrea (1) Turati Giuseppe (1) Turco Susanna (1) Turrini Davide (1) Twain Mark (1) U2 (1) UIF - Unione Italiana Fotoamatori (4) Usi ed Abusi (8) Valesini Simone (1) Valkenet Paulina (1) Vandenberghe Dirk (1) Vannucci Alberto (1) Varie (101) Vauro Senesi (3) Vazquez Luisa (3) Vecchi Davide (9) Vecchio Concetto (3) Veltroni Walter (3) Vendola Niki (3) Venturini Marco (1) Verderami Francesco (1) Verdini Denis (3) Vergassola Dario (4) Verrecchia Serena (1) Viale Guido (1) Video (104) Villaggio Paolo (6) Violante Luciano (2) Viroli Maurizio (3) Visetti Giampaolo (1) Vita Daniele (1) Viviano Francesco (2) Vivirito Cettina (1) Volàno Giulio (1) Vulpi Daniele (1) Vultaggio Giuseppe (1) Walters Simon (1) Weinberger Matt (1) Wenders Wim (1) Wikipedia (20) Wilde Oscar (3) WWF (1) www.toticlemente.it (4) You Tube (97) Yourcenar Margherite (1) Zaccagnini Adriano (1) Zaccagnini Benigno (1) Zagrebelsky Gustavo (9) Zambardino Vittorio (1) Zanardo Lorella (1) Zanca Paola (1) Zecchin Franco (2) Zucconi Vittorio (3) Zucman Gabriel (1) Zunino Corrado (1)

COOKIES e PRIVACY Attenzione!

Si avvisano i visitatori che questo sito utilizza dei cookies per fornire servizi ed effettuare analisi statistiche anonime. E’ possibile trovare maggiori informazioni all’indirizzo della Privacy Policy di Automattic: http://automattic.com/privacy/ Continuando la navigazione in questo sito, si acconsente all’uso di tali cookies. In alternativa è possibile rifiutare tutti i cookies cambiando le impostazioni del proprio browser.

Monte Pellegrino visto da casa natia di Acqua dei Corsari

Monte Pellegrino visto da casa natia di Acqua dei Corsari

Collaboratori

Calcolo Devalutazione Monetaria