martedì 4 novembre 2008

Curiosità

Curiosità fuori luogo (Armando Massarenti)

Fernando e Guglielmo fanno una scommessa con lo scapolo don Alfonso. Mentre entrambi fingeranno di partire per la guerra, le loro fidanzate, Fiordiligi e Dorabella, verranno presentate a due nobili “albanesi”, in realtà gli stessi Fernando e Guglielmo che, travestiti, vogliono verificare il grado di fedeltà delle loro donne. Dopo molte resistenze, le donne cedono infine ai due albanesi e ne accettano le proposte di matrimonio. Tutti avrete riconosciuto la trama di “Così fan tutte”, ed è inutile raccontarne il lieto fine, in cui, ovviamente, tutti si riappacificano con tutti. Ma concentriamoci sul metodo utilizzato per verificare la fedeltà delle donne.
E’ davvero così efficace? Oppure Mozart e De Ponte hanno reso la faccenda un po’ più facile di quanto non sia? Forse la sapeva più lunga Cervantes, che nel “Don Chisciotte” inserisce “la novella del curioso fuori luogo”: è la storia di un nobile, Anselmo, che gode della gioia di un matrimonio d’amore con una donna onesta e dell’amicizia di un amico fedele da sempre, Lotario. A un tratto lo prende la curiosità di verificare se la moglie Camilla, sottoposta a tentazione, sarebbe disposta a tradirlo. Alfonso chiede quindi all’amico di fingere di sedurre sua moglie, per vedere cosa succede. Lotario si rifiuta innumerevoli volte, ma l’altro insiste finchè questi accetta: rimanendo solo con la moglie dell’amico, però, Lotario non a il coraggio di parlarle sconvenientemente, né lei gli dà motivo di diventare intimi. Il tempo passa e, a forza di rimanere soli insieme, così come vuole lo sposo che è sempre in viaggio, i due si innamorano davvero e diventano amanti. Quando Anselmo tornerà dal viaggio, saprà dal suo sodale che sua moglie è stata irreprensibile. Ma ovviamente non è più vero. E così il protagonista, avendo procurato a se stesso ciò che più teme, vive nell’ignoranza della propria rovina.
Che morale ne possiamo trarre? Quella sulla universale infedeltà delle donne è solo la più stupida e trita, e rischia di alimentare una squallida rinascita maschilista. Ci sono idee filosofiche più interessanti. Una riguarda la verità e le diverse conseguenze del conoscerla. Un’altra la difficoltà di verificarla. Valori come la fedeltà e la fiducia sono troppo preziosi e fragili per dover essere messi continuamente alla prova. Chi li interroga senza discernimento, trasforma assai facilmente le sue richieste in poco piacevoli profezie che si autoavverano.

Armando Massarenti – da: “Il lancio del nano e altri esercizi di filosofia minima” – Ed. Il Sole 24 Ore

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