martedì 31 marzo 2009

E una madonna che sorride .....?

Pare che in Italia, solo nell'ultimo secolo, ci siano state ben quattrocento Madonne piangenti e non una, dico una, che sorride. Perchè mai tutto questo? Perchè la fede tende alla tragedia e rifugge dalla commedia. Oppure perchè è molto più difficile far ridere una statua che farla piangere. Questi fenomeni avvengono quasi sempre in provincia e nei periodi d'instabilità politica. Evidentemente i santi, dall'altro mondo, seguono con molta attenzione le vicende politiche riportate dai nostri quotidiani e dai telegiornali e, non potendo intervenire in diretta, si esprimono come possono, facendo cioè piangere le loro immagini terrestri. Lo scettico non è un uomo che non crede, ma semplicemente un individuo che mette in dubbio la realtà, giacchè per lui il "credere" e il "non credere" sono sullo stesso piano emotivo. I responsi scientifici, se condotti in modo non rigoroso, lo lasciano del tutto indifferente Che il sangue o che le lacrime di una qualsiasi effigie sacra siano vere, o che le statue non nascondano cunicoli interni o altri marchingegni, per lui non ha alcuna importanza: si tratta sempre di riscontri privi di significato. Per testimoniare l'avvenuto miracolo, i reperti dovrebbero essere prelevati contemporaneamente al miracolo. In altre parole, lo scettico mette in dubbio che il sangue sottoposto a esame sia lo stesso di quello versato dalla statua e teme che la statua sia stata cambiata un attimo prima di essere esaminata ai raggi x. D'altra parte, come dargli torto? Un qualsiasi prestigiatore di mezza tacca sarebbe in grado di operare trucchi del genere. Ma allora, così ragionando, non dovrei neanche credere al miracolo di San Gennaro. E infatti non ci credo: il fatto che a sciogliere il sangue ci siano ben undici santi, di cui dieci a Napoli e uno nelle vicinanze (per la cronaca San Pantaleone), mi ha sempre fatto nascere qualche dubbio.
La stupidità è il motore del mondo. I politici, gli uomini di marketing, i religiosi, i personaggi dello spettacolo campano tutti, chi più chi meno, slla stupidità umana. Che cosa è, infatti, la pubblicità se non una forma di plagio collettivo? E su cosa si basa l'audience di un programma televisivo se non sul cattivo gusto della maggioranza? E fino a che punto sono sinceri i discorsi dei politici nel periodo elettorale? Perchè poi tutto questo non faccia ridere le statue, resterà sempre un mistero.

Luciano De Crescenzo (Il Caffè sospeso: saggezza quotidiana in piccoli sorsi - Mondadori)



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