sabato 13 giugno 2009

Giorgia Meloni (Roma, 15 gennaio 1977)

Giorgia Meloni (Roma, 15 gennaio 1977) è una politica e giornalista italiana, Ministro della Gioventù e presidente di Azione Giovani.
Di origini sarde, è nata e cresciuta nel popolare quartiere della Garbatella a Roma. È giornalista professionista. Inizia il suo impegno politico a 15 anni fondando il coordinamento studentesco Gli Antenati, che partecipava alla contestazione contro il progetto di riforma della pubblica istruzione dell’allora ministro Iervolino. Nel 1996 diviene responsabile nazionale di Azione Studentesca, il movimento studentesco di Alleanza Nazionale, rappresentando tale movimento in seno al Forum delle associazioni studentesche istituito dal ministero della Pubblica Istruzione. In tale veste è autrice della proposta per l'apertura pomeridiana delle scuole finalizzata allo svolgimento di attività extra-curricolari, poi accolta dal ministro Berlinguer (DPR 567), della proposta di legge per il comodato gratuito dei libri di testo, nonché artefice della campagna nazionale contro la faziosità dei libri di testo scolastici. Nel 1998 viene eletta consigliere della Provincia di Roma per Alleanza Nazionale, rimanendo in carica fino al 2002. Nel 2000 diviene dirigente nazionale di Azione Giovani. Nel febbraio 2001 Gianfranco Fini, presidente di Alleanza Nazionale, la nomina coordinatrice del comitato di reggenza nazionale di Azione Giovani. Nel 2004 viene eletta presidente di Azione Giovani durante il congresso nazionale di Viterbo. Nel 2006 a 29 anni, viene eletta alla Camera dei deputati nella lista di Alleanza Nazionale nel collegio Lazio 1, divenendo la più giovane donna parlamentare della XV Legislatura. Dal 2006 al 2008 è uno dei vicepresidenti della Camera dei deputati: la più giovane di tutta la storia della Repubblica Italiana. Il 29 agosto 2007 ha lanciato la campagna «Mai più Yahoo», invitando a non utilizzare più i servizi del famoso motore di ricerca reo di aver passato al governo cinese i dati dei dissidenti che utilizzavano i suoi servizi. Il 9 novembre 2007 la Meloni ha anche lanciato la campagna «Oltre il muro dei diritti negati. Libertà in Cina, Tibet e Birmania», e in svariate dichiarazioni aveva chiesto, inascoltata, il boicottaggio dei giochi Olimpici a Pechino. Nel 2008, poco dopo l'insediamento della XVI Legislatura diventa, a soli 31 anni, Ministro della Gioventù del Governo Berlusconi IV, e mantiene la presidenza di Azione Giovani. Il 1° agosto 2008 la nomina (da lei proposta) del suo vice presidente in AG, Paolo Di Caro, a direttore generale dell'Agenzia nazionale per i giovani, provoca una serie di critiche da parte di esponenti del PD. Critiche che la Meloni respinge al mittente, motivando la sua posizione. Nell'agosto 2008, in occasione della cerimonia d'apertura dei Giochi olimpici di Pechino, la Meloni ha invitato gli atleti azzurri a boicottare la cerimonia o quantomeno a manifestare in qualche maniera il proprio dissenso verso le dure repressioni del governo cinese nei confronti del popolo tibetano. Invito tuttavia non condiviso dal premier Silvio Berlusconi né dal ministro degli esteri Frattini, designato a rappresentare l'Italia a Pechino. Anche la delegazione degli atleti azzurri a Pechino non ha appoggiato la posizione della Meloni. C'è stato in particolare un botta e risposta col pugile Clemente Russo, il quale, riferendosi alla ministro, ha dichiarato: «Certi politici, anche se sono vicini alle mie idee, sono incompetenti. Non vedo perché disertare la cerimonia di apertura, tanto valeva boicottare i Giochi. Ma lei diserterebbe l'occasione della vita?» La ministro ha risposto a Clemente Russo in una lettera nella quale sostiene di non aver mai chiesto di non gareggiare, ma solo un gesto di solidarietà. Alla fine delle Olimpiadi comunque Russo ha dedicato la sua medaglia d'argento ai «cinesi che soffrono» e ha dichiarato: «Abbraccerò e ringrazierò la ministro Meloni perché mi ha fatto l'in bocca al lupo prima dell'inizio dei Giochi e mi ha portato fortuna: mi aveva predetto una medaglia e l'ho vinta». Il 31 agosto 2008, intervistata sul problema del consumo di droga tra i giovani, Meloni ha affermato che esiste in proposito una vera e propria emergenza. E ha dichiarato che «è vitale far capire ai ragazzi che chi si impasticca dalla mattina alla sera non è un vincente, ma un mezzo fallito. Il vero ribelle è chi non si droga». Nel gennaio 2009, in visita nella Repubblica Ceca per commemorare la morte del giovane studente di Praga Jan Palach che nel 1969 si diede fuoco per protestare contro l'invasione della Cecoslovacchia da parte dell'Unione Sovietica, Giorgia Meloni ha presentato un progetto bilaterale italo-ceco rivolto a giovani artisti europei dedicato alla sua figura. Ha quindi dichiarato in proposito: «Il messaggio che Jan Palach lascia ai giovani d'Europa è un esempio di grande amore verso la propria terra e contemporaneamente di ricerca disperata di libertà, perché senza libertà non vale la pena per una vita di essere vissuta»; e ha definito lo studente di Praga «forse il più giovane tra i padri dell'Europa, per questo è importante che i giovani italiani e d'Europa lo conoscano» per rafforzare il loro senso di identità e appartenenza alla comunità europea.

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