Che dalle parti di Mountain View di questi tempi si siano concentrati soprattutto su Google Books non è certo una novità. La notizia di oggi però riguarda un accordo che la grande G ha stipulato con On Demand Books, la società ideatrice della Espresso Book Machine, una super stampatrice in grado di produrre 300 pagine in 4 minuti, che dai prossimi giorni potrà avere accesso all’immenso archivio digitale della società di Brin e Page. E non è tutto. Google, infatti, ha anche confermato il recente acquisto di ReCaptcha, il noto software anti-spam la cui tecnologia potrà essere sfruttata per migliorare la scannerizzazione dei testi.
DAL DIGITALE ALLA CARTA – Se non amate perdere la vista davanti allo schermo di un Pc e preferite assaporare un buon libro scorrendone le pagine con le vostre mani, Google ha pensato anche a voi. Grazie all’accordo con la società distributrice della «macchina per libri espressi», infatti, l’immenso patrimonio della più vasta libreria pubblica digitale del mondo potrà essere facilmente trasferito su carta. La «caffettiera da letteratura», che nel 2007 si è aggiudicata il premio del Time come invenzione dell’anno, consentirà di avere in una manciata di minuti la versione cartacea del libro dei vostri desideri: dall’introvabile trascrizione di un manoscritto mai più ristampata, al manuale di cucina dello chef più ricercato. Il tutto con una pratica rilegatura e una semplice copertina rigida per un complessivo costo dei materiali che non supera i 3 dollari. E con una macchina da poco meno di 100 mila dollari – ma esistono anche configurazioni più economiche – si potranno stampare fino a 60 mila testi in un anno. Da domani, insomma, oltre 2 milioni di libri di dominio pubblico – nel catalogo on demand saranno, infatti, disponibili solo testi che non devono più sottostare alle leggi di copyright nel paese in cui vengono stampati – potranno rapidamente tornare dalla versione digitale a quella della più classica tradizione gutenberghiana, con prezzi che si aggireranno intorno agli 8 dollari a pubblicazione.
DUE IN UNO – Ma big G non si ferma qui. Dalle pagine del suo blog , infatti, ha annunciato anche l’acquisto di reCaptcha, una start-up che fornisce appunto i Captcha, tecnologia piuttosto nota per la sua funzione anti-spam. Si tratta del sistema che propone parole distorte, facilmente leggibili dall’occhio umano ma non da un software di riconoscimento ottico dei caratteri, la cui decifrazione è richiesta per effettuare determinati log-in. In questo caso però Google non punta solo a un miglioramento della sicurezza. Con l’utilizzo di reCaptcha l’obiettivo principale è il potenziamento della scannerizzazione su larga scala, necessaria per progetti come Google Books e Google News Archive Search, consentendo la digitalizzazione anche di quei lemmi che altrimenti un lettore automatico immagazzinerebbe in maniera errata
DAL DIGITALE ALLA CARTA – Se non amate perdere la vista davanti allo schermo di un Pc e preferite assaporare un buon libro scorrendone le pagine con le vostre mani, Google ha pensato anche a voi. Grazie all’accordo con la società distributrice della «macchina per libri espressi», infatti, l’immenso patrimonio della più vasta libreria pubblica digitale del mondo potrà essere facilmente trasferito su carta. La «caffettiera da letteratura», che nel 2007 si è aggiudicata il premio del Time come invenzione dell’anno, consentirà di avere in una manciata di minuti la versione cartacea del libro dei vostri desideri: dall’introvabile trascrizione di un manoscritto mai più ristampata, al manuale di cucina dello chef più ricercato. Il tutto con una pratica rilegatura e una semplice copertina rigida per un complessivo costo dei materiali che non supera i 3 dollari. E con una macchina da poco meno di 100 mila dollari – ma esistono anche configurazioni più economiche – si potranno stampare fino a 60 mila testi in un anno. Da domani, insomma, oltre 2 milioni di libri di dominio pubblico – nel catalogo on demand saranno, infatti, disponibili solo testi che non devono più sottostare alle leggi di copyright nel paese in cui vengono stampati – potranno rapidamente tornare dalla versione digitale a quella della più classica tradizione gutenberghiana, con prezzi che si aggireranno intorno agli 8 dollari a pubblicazione.
DUE IN UNO – Ma big G non si ferma qui. Dalle pagine del suo blog , infatti, ha annunciato anche l’acquisto di reCaptcha, una start-up che fornisce appunto i Captcha, tecnologia piuttosto nota per la sua funzione anti-spam. Si tratta del sistema che propone parole distorte, facilmente leggibili dall’occhio umano ma non da un software di riconoscimento ottico dei caratteri, la cui decifrazione è richiesta per effettuare determinati log-in. In questo caso però Google non punta solo a un miglioramento della sicurezza. Con l’utilizzo di reCaptcha l’obiettivo principale è il potenziamento della scannerizzazione su larga scala, necessaria per progetti come Google Books e Google News Archive Search, consentendo la digitalizzazione anche di quei lemmi che altrimenti un lettore automatico immagazzinerebbe in maniera errata
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