Gesindel, Hansel Gretel. Storico. Nato a Monaco il 7.3.1918 da poverissima famiglia. Autodidatta. Lavorò prima come aiuto-sguattero poi come cameriere nelle più note birrerie della sua città natale. Chiamato alle armi nel 1939, combatté in Russia guadagnandosi i gradi di sergente. Tornato in patria divenne pompiere e fotografo dilettante. Pubblicò (1946) un libro di versi “Radfahren” (Pedalare). Nel 1948 la sua attenzione venne attirata da una foto pubblicata su Life, dove si vedeva il generale Patton sconvolto dalla vista delle cataste di cadaveri in un campo di concentramento tedesco. Il suo occhio esercitato notò una incongruità d’ombre e subito nacque in lui il sospetto di un fotomontaggio. Superando innumerevoli e anche pericolosi ostacoli, Gesindel cercò prove alla sua intuizione. Nel 1958 pubblicò “La falsa verità”; in appendice al libro, due chiarissime fotografie denunziavano le fonti del montaggio: la prima fa vedere il generale Patton mentre attraversa le latrine della v armata e la seconda mostra le rovine della “Puppen Gebäude”, la più grande fabbrica di manichini di Düsseldorf. Nel 1958 dà alle stampe “Nichtraucher” (Non fumatore): sotto l’ironico titolo l’A. allude al fatto che dalle ciminiere dei forni crematori non usciva alcun fumo in quanto tutte le foto e le documentazioni inerenti l’Olocausto non erano altro che mistificazioni, falsificazioni, fotomontaggi. Nel 1970 gli venne conferita la laurea “honoris causa” dall’università di Città del Capo. Nel 1988 diede alle stampe “L’infame congiura”. Con questo ponderoso scritto di 4768 pagine, Gesindel, considerato uno storico revisionista, revisionò il suo stesso pensiero. Egli infatti ripudia le sue tesi precedenti affermando l’inequivocabile esistenza dell’Olocausto. Sostiene però che Hitler, il nazismo e i campi di sterminio non siano altro che il prodotto di un’infame congiura sionista. Con la perdita di appena sei milioni di correligionari, gli ebrei hanno infatti guadagnato prestigio in tutto il mondo: uscita dai ghetti, attraverso quella congiura diabolica, ora dettano legge. Catturato nel 1997 da un gruppo estremista di neo-nazisti della Bassa Sassonia, venne sommariamente processato e fucilato. Le sue ultime parole furono: “Tanto voi non esistete”.
Andrea Camilleri (Favole del tramonto - 2000 - Edizioni dell’Altana)
Ironia tarantiniana oserei dire.
RispondiEliminaSembra appunto un corollario del suo ultimo film, Bastardi senza gloria: strepitoso!
Camilleri è un precursore di tante cose ....... hai letto gli altri suoi scritti postati sul blog? Distillati di ironia, comicità, inventiva, fantasia e ..... chi più ne ha più ne metta: sicilianità genuina ed erudita!
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