domenica 4 luglio 2010

Ghe pensa la P2

Ieri il Presidente del Consiglio ha utilizzato Tg1 e Tg5, per fare i suoi monologhi farneticanti sulla democrazia. Il governo Berlusconi sta alla democrazia come Josef Mengele, medico nazista nei campi di Auschwitz, stava alla medicina. Il "Ghe pensi mì" è un ritornello già sentito un anno fa, forse la sua memoria, sul far della senilità, lo ha tradito.
Il Presidente del Consiglio, in sostanza, dice che si occuperà personalmente di democrazia e libertà. Ve lo immaginate come un tesserato della P2 può occuparsi di democrazia?
Certamente a parole ha convinto e rassicurato qualche nonnina preoccupata del fatto che ultimamente, dal passo del San Gottardo a Ragusa, vede sempre più spesso riempirsi le piazze di cittadini insofferenti. Oggi per una fabbrica che chiude, ieri per la libertà di informazione, domani per il no all’acqua privata e al nucleare. Insomma, quel "Ghe pensi mi", oltre qualche nonnina, non può aver ingannato nessun altro. Mi chiedo perché allora il Presidente del Consiglio debba voler offendere l’intelligenza perfino dei propri elettori, parlando di democrazia e libertà? Dopo tutto, Berlusconi non sceglie chi ha a fianco perché è garante dei diritti civili e dell’uguaglianza sociale ma, semplicemente, valutando se questi è uno scaltro faccendiere.
Come può garantire la democrazia un governo che agevola gli evasori e perseguita i contribuenti?
Come può garantire la libertà un governo che blocca i processi riguardanti i propri esponenti, e che inventa uno sgorbio giuridico quale è il legittimo impedimento?
Come può garantire la libertà di impresa un uomo che ha azzerato la concorrenza verso le proprie aziende, distruggendo tre reti pubbliche e mettendo in ginocchio Sky con la bufala del digitale terrestre?
Come può parlare di libertà e democrazia chi ha reso inutile un organo come il Parlamento, attraverso continui decreti e colpi di fiducia?
Cosa intende il Premier per libertà? Forse si riferisce alla libertà di poter delinquere da parte delle Mafie, grazie al ddl sulle intercettazioni? Forse si riferisce alla libertà di non farsi processare come Aldo Brancher, fatto ministro per consentirgli l’utilizzo del legittimo impedimento?
O alla libertà garantita a Cosentino dopo una richiesta d'arresto da parte dei giudici? lo stesso Cosentino che ha alle spalle oltre 40 telefonate intercettate fra il 2002 e il 2004 nelle quali conversa d'affari sul traffico di rifiuti in Campania?
Il "Ghe pensi mì" di ieri sera è l’addio di un disperato. Servono un leader e una coalizione capace di fornire un'alternativa di governo entro l'autunno, perché Berlusconi non andrà oltre. Saranno l’acuirsi della crisi economica e la sua incapacità di risolverla a spazzarlo via.
Da tempo l’Italia dei Valori sta facendo opposizione come alternativa di governo con proposte programmatiche complete e di risposta concreta alla crisi economica che i media, però, non vogliono far conoscere al Paese. Pazienza, ci arrangeremo come sempre, con la Rete.

Blog Antonio Di Pietro (3 luglio 2010)


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