La rubrica di oggi va di diritto a Licio Gelli. Licio Gelli è il signore che in Italia, e forse non solo in Italia, tutti hanno sentito nominare ma quasi nessuno sa davvero chi sia. Ha ricominciato a circolare e si è ripreso spazio sulle pagine dei giornali.
Per esempio, l’ex Presidente della Commissione parlamentare P2, Tina Anselmi, dice che è di nuovo pericolosissimo. Gelli cerca di vendere Villa Wanda, la sua famosa Vi Wanda che invece, secondo me, dovrebbe annettersi lo Stato come monumento nazionale, per mandarci le scolaresche in gita. Perché ricordo che a Villa Wanda, con il ritrovamento degli elenchi P2 di Castiglion Fibocchi, vicino ad Arezzo, è successo qualcosa di molto significativo per gli ultimi anni di questo Paese.
E lo stesso Gelli si è fatto vivo informando che, per esempio, c’e un buco di 14 minuti nella ricostruzione dell’incidente aereo di Ustica. E tutti si domandano come faccia ad essere così preciso proprio Licio Gelli su questa materia così controversa, così oscura, lui l’ex venerabile che adesso viene visto Via Veneto. i servizi segreti lo danno in giro per l’Italia; e insomma manca solo che Licio Gelli venga qui, a “Va’ pens ro”, e la frittata sarebbe veramente fatta.
Io naturalmente colgo l’occasione per l’invito: Gran Maestro, se mi ascolta, venga, non Le chiederò nemmeno tutti i nomi, parleremo della gente che mi indicherà Lei, vedremo le partite di calcio. Non ci faccia mancare la Sua presenza, anche per la sua salute che qualcuno – mi pare proprio il giudice che doveva tenerLa in galera – “giudica” cagionevole, bisognosa di aria e benessere. Venire a “Va’ pensiero” pare che faccia bene, la gente si sente meglio.
Detto questo, devo confessare che una sorta di ammirazione, una sorta di fascino nei miei confronti il Venerabile l’ha sempre esercitata. Perché una persona che in un’Italia così cialtronesca si prende la cura, con una pazienza certosina, di farsi i suoi bravi elencucci, di tenere un archivio di quel livello formidabile (alla lettera, “che mette paura”), beh e una persona che merita in qualche modo un certo tipo di stima “tecnica”.
Dov’è che ha sbagliato Gelli? Probabilmente nel lasciarsi sfuggire gli elenchi di mano. Ad un certo punto gli elenchi di Gelli erano diventati gli elenchi della Sip. Adesso io non vorrei che per la P3, che lui sta preparando, succeda la stessa cosa – con questo non che la Sip non sia ugualmente pericolosa, lo sappiamo benissimo per la faccenda delle bollette gonfiate e solo “sbagliate” il cui rimborso ci spetterebbe e che non vedremo mai – ma insomma tra la Sip e Gelli c’e ancora quella differenza che sappiamo.
Allora io chiedo a Gelli di comportarsi meglio, anche stimando l’equidistanza che Gelli ha dimostrato, per esempio, in una materia delicata come la televisione. Gelli è uno dei pochi che è stato così equilibrato da coinvolgere – mi dicono – “personalmente” sia l’emittenza pubblica che quella privata, e di questo gli va dato atto. E dunque chiedo per i prossimi elenchi, per la prossima P3 di Gelli, un aiuto dai telespettatori: scrivete e indicate ilnome che vorreste leggcre (o che vorreste aggiungere) negli elenchi nuovi di Gelli. Indicate i nomi che vorreste vedere, depennate i nomi della volta scorsa: insomma contribuite, aiutatelo ad aiutarci, sta lavorando per noi.
Si riunirà una commissione composta da una persona di cui naturalmente per discrezione non vi posso dire il nome, che vaglierà le lettere, gli elaborati e che assegnerà i seguenti premi per le lettere più giuste, più intelligenti:
1) premio: l’iscrizione ai nuovi elenchi di Gelli – e sapete che una cosa del genere può cambiarvi la vita;
2) premio: l‘iscrizione ai nuovi elenchi di Gelli però a vostra insaputa – e questa e una formula che all’epoca funzionava molto;
3) premio: una copia fresca di stampa dell’ultimo libro di Pietro Longo, Uomilli e batraci, sottolitolo “I Paralipomeni della Batracomiomachia II”.
Oliviero Beha ("Antenne rotte")
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