"Mignotta" è una parola usata specialmente a Roma e di lì diffusa nel resto dell'Italia, ma si tratta di un termine di origine latina, un retaggio ecclesiastico: quando una donna voleva disfarsi della prole illegittima la andava a depositare sulla ruota del convento che si sarebbe preso cura dell'infante esposto alla pubblica carità affinchè qualcuno lo allevasse. Questa è l'origine di cognomi come Esposito, Degli Esposti e simili.
Nei registri ecclesiastici questi bambini erano indicati ciascuno come filius matris ignotae, figlio di madre ignota, semplificato nella forma abbreviata "Fil.M.ignotae", da cui "figlio di una mignotta". Per conseguenza deduttiva la "mignotta", una madre ignota come il milite dell'altare della patria dal corpo non identificato.
I bambini allevati nelle istituzioni caritatevoli simili a prigioni e conventi non erano particolarmente felici e disciplinati e si comportavano da figli di una mignotta.
Del resto la parola corrispondente in lingua, e cioè "puttana", deriva da "puta", che vuol dire semplicemente femmina: come dire che la donna per sua natura è mignotta, ma per fortuna questa sua inclinazione è temperata e corretta da una serie di istituzioni, convenzioni culturali, punizioni che permettono di limitare i danni che la natura innata della donna porterebbe in sè.
Paolo Guzzanti (Mignottocrazia: La sera andavamo a ministre - 2010 - Aliberti Editore)
Nei registri ecclesiastici questi bambini erano indicati ciascuno come filius matris ignotae, figlio di madre ignota, semplificato nella forma abbreviata "Fil.M.ignotae", da cui "figlio di una mignotta". Per conseguenza deduttiva la "mignotta", una madre ignota come il milite dell'altare della patria dal corpo non identificato.
I bambini allevati nelle istituzioni caritatevoli simili a prigioni e conventi non erano particolarmente felici e disciplinati e si comportavano da figli di una mignotta.
Del resto la parola corrispondente in lingua, e cioè "puttana", deriva da "puta", che vuol dire semplicemente femmina: come dire che la donna per sua natura è mignotta, ma per fortuna questa sua inclinazione è temperata e corretta da una serie di istituzioni, convenzioni culturali, punizioni che permettono di limitare i danni che la natura innata della donna porterebbe in sè.
Paolo Guzzanti (Mignottocrazia: La sera andavamo a ministre - 2010 - Aliberti Editore)
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