Wojtyla è stato un uomo prima ancora che un Papa, per questo era, ed è, così amato. Ha commesso, come tutti, degli errori, anche importanti, alcuni forse non perdonabili. Ognuno può cercare la verità, se vuole, o astenersi e trasformarlo in una icona pop. Ferruccio Pinotti e Giacomo Galeazzi hanno ripercorso la storia politica di Giovanni Paolo II, da Marcinkus, allo scandalo della pedolifia, dalla guerra santa contro l'Unione Sovietica all'appoggio a Pinochet. Il ritratto ha più ombre che luci, a qualcuno potrà non piacere. La beatificazione e i "Santo subito" sono una coperta corta, forse era meglio aspettare.
Intervista a Ferruccio Pinotti, autore di Wojtyla Segreto
Wojtyla, Marcinkus, Calvi e lo IOR - Sono Ferruccio Pinotti, sono un giornalista d’inchiesta autore di numerosi libri di indagine su temi scomodi, come Comunione e Liberazione, la Lobby di Dio recentemente, Opus Dei segreta, L’Unto del Signore, cioè i rapporti tra Berlusconi e il Vaticano, Poteri Forti sul caso Calvi – Ambrosiano, Colletti Sporchi sul tema del riciclaggio e dei poteri criminali.
In questo libro io e il collega vaticanista de La Stampa di Torino Giacomo Galeazzi, affrontiamo alcuni nodi estremamente critici della beatificazione di Giovanni Paolo II.La prima domanda è quale sia il rapporto tra il pontificato di Giovanni Paolo II e l’attuale pontificato di Ratzinger. Si tratta di una successione molto stretta in quanto Ratzinger era stato identificato da Giovanni Paolo II come suo successore già durante la fase della malattia e il comune lavoro di distruzione della teologia di Liberazione in America Latina e di copertura della pedofilia ecclesiastica e degli scandali presenti in tutto il mondo. Ma Ratzinger è il continuatore della politica di Wojtyla anche per l’appoggio indiscriminato e quasi ossessivo a movimenti integralisti e reazionari come l’Opus Dei, Comunione e Liberazione, Neocatecumenali, Focolarini, Legionari di Cristo, che sono stati commissariati da Ratzinger per i pesanti abusi sessuali, ormai comprovati, però tuttavia non sono stati certamente cancellati dalla galassia dei movimenti vaticani più vicini al Pontefice.
La protezione di Wojtyla di un discusso personaggio come mons. Marcinkus affonda le sue radici molto tempo indietro, nel senso che è Wojtyla che nomina Marcinkus alla guida dello IOR, è Wojtyla che gli consente di accentrare un potere fortissimo nella gestione della potente e ricca banca vaticana, è Wojtyla che protegge Marcinkus in tutte le sue operazioni più sporche compiute con il banchiere piduista e massone Roberto Calvi.
Questo perché aveva delle finalità politiche in quanto lo IOR e Marcinkus dovevano essere le casseforti per finanziare le operazioni sporche del Vaticano, volute e avallate da Giovanni Paolo II, pensiamo ad esempio al finanziamento di Solidarnosc e dei movimenti anticomunisti in Polonia e in tutto l’Est europeo, pensiamo all’appoggio alle dittature sudamericane che contrastavano la teologia di Liberazione e qualsiasi movimento di rivolta. Quindi Wojtyla non ha esitato a servirsi di Marcinkus e di Calvi per compiere delle operazioni molto gravi, ad esempio gli atti del processo Calvi e la testimonianza del giudice Tescaroli che noi abbiamo raccolto dimostrano come persino denaro della mafia sia stato riciclato nel Banco Ambrosiano e di lì riversato nelle casse di Solidarnosc e del movimento polacco. Una vasta operazione che vedeva attorno a sé anche buona parte delle cancellerie occidentali, sicuramente quella americana. Noi abbiamo ricostruito in particolare il rapporto tra Zbigniew Brzezinski, il potentissimo polacco consigliere per la sicurezza nazionale durante la presidenza Carter, ma anche molto ascoltato durante la presidenza Reagan che, d’intesa con Wojtyla, non solo ha creato le basi per il suo pontificato mobilitando l’episcopato americano durante il conclave che lo ha eletto, ma ha disegnato una strategia di distruzione dell’impero sovietico fondata proprio sulla religione. Quindi una offensiva ad Est attraverso la cattolica Polonia e Solidarnosc e un’offensiva a sud attraverso l’appoggio alla resistenza afgana dei mujahidin all’invasione sovietica, fenomeni che poi genereranno Al Qaeda.
Quindi Wojtyla non esita a servirsi cinicamente di Calvi e dell’Ambrosiano, a svuotarne le casse, noi abbiamo riproposto una testimonianza raccolta da me anni fa alla vedova di Roberto Calvi la quale ci diceva in via esclusiva che il marito si inginocchiò al Papa in un incontro riservato durante il quale il Papa gli disse “Se tu mi aiuterai in Solidarnosc sulla Polonia io ti affiderò le finanze vaticane”.
Quindi un uso assolutamente sconsiderato, cinico, che poi dopo vedrà una protezione attiva di Wojtyla nei confronti di Marcinkus quando esploderà il caso dell’Ambrosiano nel senso che il Vaticano si è sempre opposto alle richieste di estradizione di Marcinkus, anche solamente alla possibilità di interrogarlo sul clamoroso crack dell’Ambrosiano. Quindi questo dimostra la piena coscienza di Wojtyla.
Ferruccio Pinotti (Blog Beppe Grillo - 4 maggio 2011)
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