venerdì 15 giugno 2012

"Senza programmi la politica si suicida" la crisi dei partiti spiegata da Maltese

"Non importa chi ma cosa". E' questa la massima che Curzio Maltese offre al pubblico della libreria Ambasciatori di Bologna in cerca di idee e ragionamenti per intepretare la crisi dei partiti. Crisi dei partiti, ma non certo di interesse per la politica vista la quantità di gente che affolla anche questa sala cittadina e che segue l'evento via web. Per questo appuntamento "la Repubblica delle idee" ha scelto infatti il format del "Twitter time", una modalità di interlocuzione che sfrutta il successo del social network "a 140 caratteri" permettendo agli iscritti di formulare le loro domande e rilanciarle in rete "cinguettando".

Tra interventi della sala e richieste via web, i temi di attualità finiscono per essere trattati tutti quanti: dalle nuove nomine Rai alla legge sul finanziamento dei partiti, dal voto che ha salvato il senatore Sergio De Gregorio all'ascesa del Movimento 5 Stelle. Tutto ruota però intorno al desiderio di capire come si esce da questa fase di transizione in cui tutto appare possibile, nel bene come nel male. "E' davvero finita la fase dei partiti azienda e quelli del leader?", "Il Pd sarà in grado di autoriformarsi?", "Come si smascherano il populismo e la falsa democrazia del web"?: le domande sono moltissime, ma alla fine il succo del ragionamento che Maltese sviluppa insieme al pubblico è preciso e sintetico.

"Quello che davvero manca - chiarisce il commentatore politico di Repubblica - sono due programmi distinti che ci illustrino due modelli di economia, di società e di Europa contrapposti. E' quanto sta avvenendo in Francia e in Germania, dove le proposte delle forze conservatrici e di quelle socialiste si stanno divaricando sempre di più. Grillo va ripetendo che bisogna leggere il suo programma, ma la verità è che un programma non ce l'ha. La parte economica manca completamente e non mi pare una mancanza da poco. Pizzarotti sarà pure una brava persona ma non ci ha ancora spiegato come pensa di sanare un buco di bilancio da oltre un miliardo".

"Io - conclude Maltese - sono disposto a votare anche Zeman, uno dei pochi intellettuali rimasti, purché presenti un programma molto semplice ma chiaro che punti a ridistribuire il reddito, istituire una patrimoniale, potenziare lo stato sociale anziché smantellarlo e fare una vera lotta all'evasione che vada oltre i blitz nelle località di vacanza".

Valerio Gualerzi (La Repubblica - 15 giugno 2012)

Nessun commento:

Posta un commento

Tutto quanto pubblicato in questo blog è coperto da copyright. E' quindi proibito riprodurre, copiare, utilizzare le fotografie e i testi senza il consenso dell'autore.