sabato 4 maggio 2013

Il 2 giugno facciamo sfilare chi rappresenta davvero la Repubblica

Ancora una volta devo far riferimento al mio precedente post che ha suscitato molte reazioni, anche violente e aggressive. Ma non è dei toni che mi preoccupo quanto di un equivoco di cui evidentemente sono responsabile: quando molti lettori danno alle parole un senso a cui chi scrive non pensava neppure, la colpa non è certo di chi legge ma di chi scrive e non si fa capire. Non dico dunque che sono stato frainteso, ma che non sono riuscito a essere chiaro. Invitando i “ragassi” a mollare la brutta compagnia, non mi rivolgevo ai giovani per spingerli a lasciare l’Italia, ma ai parlamentari del Pd – giovani e meno giovani – perché escano al più presto da questa ambigua maggioranza.
Chiarito e – spero – scusato l’equivoco, passiamo oltre, a una notizia che ho letto ieri sui quotidiani. Per il prossimo 2 giugno, nel piano di risparmi della spesa pubblica, non ci sarà la festa ai giardini del Quirinale. Resterà, invece, la tradizionale parata militare, sia pure con le progressive riduzioni che hanno consentito negli ultimi anni di eliminare due terzi dei costi. Si è passati dai 4 milioni di qualche anno fa a un milione e mezzo di euro. Ora, a parte che anche quest’anno non sono bruscolini, tutto questo ci conferma che fino a qualche tempo fa i soldi pubblici si buttavano davvero dalla finestra. Pare che la scelta del mantenimento della sfilata sia dettata dall’intransigenza del Presidente della Repubblica sul valore dei simboli. Ma allora mi sento di avanzare una proposta. Per rappresentare la Repubblica è proprio necessario mettere in mostra i corpi dell’esercito? Non sarebbe più significativo far sfilare – che so – i medici e gli infermieri del servizio sanitario che passano le loro giornate e le notti a salvaguardare la salute dei cittadini? O dei magistrati, con le loro scorte, che ogni giorno rischiano la pelle per riportare la legalità in varie zone? O delle maestre, che per poco più di mille euro al mese cercano di garantire delle serie basi culturali ai figli di questo paese avviato all’analfabetismo? Che ne dite? A me sembra una buona idea. Eviterebbe ogni pericolo di inquinamento ambientale, ridurrebbe drasticamente le spese e sarebbe rappresentativa della Repubblica, della sua Costituzione, dei suoi valori, non meno delle tute mimetiche, dei carri armati, dei reparti dell’esercito e di tutto il suo modernissimo e costosissimo armamentario. 
 
 
 

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