Ancora una volta devo far riferimento al mio precedente post
che ha suscitato molte reazioni, anche violente e aggressive. Ma non è
dei toni che mi preoccupo quanto di un equivoco di cui evidentemente
sono responsabile: quando molti lettori danno alle parole un senso a cui
chi scrive non pensava neppure, la colpa non è certo di chi legge ma di
chi scrive e non si fa capire. Non dico dunque che sono stato
frainteso, ma che non sono riuscito a essere chiaro. Invitando i
“ragassi” a mollare la brutta compagnia, non mi rivolgevo ai giovani per
spingerli a lasciare l’Italia, ma ai parlamentari del Pd – giovani e meno giovani – perché escano al più presto da questa ambigua maggioranza.
Chiarito e – spero – scusato l’equivoco, passiamo oltre, a una notizia che ho letto ieri sui quotidiani. Per il prossimo 2 giugno, nel piano di risparmi della spesa pubblica, non ci sarà la festa ai giardini del Quirinale. Resterà, invece, la tradizionale parata militare,
sia pure con le progressive riduzioni che hanno consentito negli ultimi
anni di eliminare due terzi dei costi. Si è passati dai 4 milioni di
qualche anno fa a un milione e mezzo di euro. Ora, a parte che anche
quest’anno non sono bruscolini, tutto questo ci conferma che fino a
qualche tempo fa i soldi pubblici si buttavano davvero dalla finestra.
Pare che la scelta del mantenimento della sfilata sia dettata
dall’intransigenza del Presidente della Repubblica sul valore dei
simboli. Ma allora mi sento di avanzare una proposta. Per rappresentare
la Repubblica è proprio necessario mettere in mostra i corpi
dell’esercito? Non sarebbe più significativo far sfilare – che so – i
medici e gli infermieri del servizio sanitario che passano le loro
giornate e le notti a salvaguardare la salute dei cittadini? O dei
magistrati, con le loro scorte, che ogni giorno rischiano la pelle per
riportare la legalità in varie zone? O delle maestre, che per poco più
di mille euro al mese cercano di garantire delle serie basi culturali ai
figli di questo paese avviato all’analfabetismo? Che ne dite? A me
sembra una buona idea. Eviterebbe ogni pericolo di inquinamento
ambientale, ridurrebbe drasticamente le spese e sarebbe rappresentativa della Repubblica,
della sua Costituzione, dei suoi valori, non meno delle tute mimetiche,
dei carri armati, dei reparti dell’esercito e di tutto il suo
modernissimo e costosissimo armamentario.
Giorgio Simonelli (Il Fatto Quotidiano - 4 maggio 2013)
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