giovedì 4 settembre 2014

PALERMO, 12 MAGGIO 2007. VIGILIA DELLE ELEZIONI PER IL SINDACO.

Si vota per il sindaco di Palermo. Il candidato del centrosinistra è di nuovo Leoluca Orlando, questa volta con l'Italia dei valori di Antonio Di Pietro. Il candidato del centrodestra è Diego Cammarata, sindaco uscente. Il presidente di seggio della sezione 460 nel quartiere Cruillas, Gaetano Giorgianni, si reca nella sede elettorale di «Azzurri per Palermo» che sostiene Cammarata. Fa presente che ha 45 anni ed è disoccupato. Il consigliere comunale Gaspare Corso gli promette, in caso di vittoria, un posto da ausiliario del traffico. Segue brindisi per suggellare il patto. Poi si organizzano: immetteranno nelle urne 260 schede già votate per Cammarata. Corso le scrive, la cognata le piega.
Giorgianni si reca al seggio alle 5.30, non c'è ancora nessuno, infila le schede nelle urne e le sigilla.
Diego Cammarata vince le elezioni tra accuse di brogli diffusi. Orlando protesta, ma il risultato non cambia.
Gaetano Giorgianni, reo confesso, viene arrestato nell'ottobre del 2008. Non è diventato ausiliario del traffico.

Enrico Deaglio (Patria, 1978-2008 - Fonti, curiosità e spunti di ricerca a cura di Andrea Gentile - ilSaggiatore - 2009)


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