lunedì 3 novembre 2014

Francesco Viviano: “Io, Killer mancato”


Si potrebbe forse facilmente dire che il giudizio è influenzato dalle origini socio-territoriali di chi recensisce, ma “Io, killer mancato” è un  libro economico molto bello, edito da Chiarelettere nel settembre 2014, che nessun palermitano dovrebbe fare a meno di leggere.
Una classica dimostrazione reale di come i luoghi comuni siano spesso sconfessati dai fatti. Come talvolta basta un nulla per cambiare il destino degli uomini. Di come onestà, umiltà, intelligenza e determinazione forse anche associate a un po’ di fatalismo possano talvolta produrre eccellenze insospettabili.
Francesco Viviano condensa in meno di centocinquanta pagine una serie di avvenimenti, personaggi e fatti, collegandoli e raccontandoli con quella naturale leggerezza che è solo propria e caratteristica del buon giornalismo.
Un racconto di una vita che sembra un romanzo, scritto come un editoriale, privo di fronzoli e ricco di notizie che ancor oggi risultano fresche ed attuali.
La scrittura fluida e coinvolgente induce a non abbandonare la lettura e a rileggere con attenzione i vari capitoli, scoprendo talvolta risvolti che spesso inducono a riflettere un po’ su ciò che si è letto.
Viviano, che racconta il suo vissuto affiancandolo ai cruenti avvenimenti mafiosi succedutisi a Palermo nell’ultimo trentennio, cita un ampio ventaglio di personaggi che ha avuto modo di incrociare nel suo tortuoso percorso di vita; li illumina con efficacissimi “occhi di bue”, accentuandone, nei contrasti, luci ed ombre più o meno note di ciascuno.
Tantissimi personaggi vengono accostati in un ristretto territorio siciliano: Falcone, Riina, Bolzoni, Provenzano, D'Avanzo, Greco, Borsellino, Ciancimino, Mancino, Dell’Utri, Manganelli, Madonia, Francese, La Barbera, Lo Piccolo, Grasso, Brusca, Boris Giuliano, Mori, Montana, Russo, Cassarà, Giaccone, De Mauro e molti altri. Raccontandone concomitanze e coincidenze nei tempi e ruoli, con qualche chicca, che in questi casi intriga e non guasta mai.
Al di là dei contenuti, un libro che merita di essere letto, non ultimo per quanto racconta sul dietro le quinte che si nasconde nell’operato di un brillante reporter e delle caratteristiche innate insite nel DNA di Francesco Viviano, che lo rendono attendibile e bravo.

Essec

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