lunedì 13 luglio 2015

"Cartoline di una Gorgone" - Novembre 2013 - Sovera Edizioni



 

Cartoline di una Gorgone, opera prima di Mariastella Ruvolo edita da Sovera Edizioni nel novembre 2013, è un romanzo autobiografico scorrevole nella lettura, fitto ed intenso, dove il  tempo appare il protagonista centrale.


Una saga siciliana che, raccontando le tappe generazionali di famiglia, descrive le tessere di un mosaico complesso ed armonioso che costituisce, in fondo, il DNA di ciascuno di noi. 


Un racconto che si sviluppa per blocchi, cartoline appunto, tutti legati da un filo conduttore, con scenari e personaggi che sfilano come a teatro, con caratteristiche peculiari e illuminati ciascuno dalle luci del tempo.


Il tutto si articola in un quasi naturale fatalismo che accompagna le diverse figure e che risulta coerente con le logiche che generano i presupposti  nell’incontro ed il matrimonio quasi profetico dei suoi genitori.


Le storie si concentrano nel descrivere i protagonisti e gli accadimenti in chiave positiva. Anche le vicissitudini negative e amare narrate, leggibili come necessità di voler palesare all’esterno il fastidio vissuto, vengono sempre accettati e supportati da nobiltà d’animo; ciò a prescindere dalla unicità e dal ceto del soggetto di turno collegato. Fondamentali, a questo proposito, le figure apparentemente di sfondo che accompagnano la protagonista nel racconto: Nina e Michele.


La perdita dei nonni paterni, a diverso titolo, costituiscono tappe miliari di crescita. In un caso è il venir meno di una figura di riferimento, nell’altro un’apparente incomprensibile non accettazione che potrebbe, comunque, trovare una sua chiave logica. Non sono rari i casi di matrimoni precoci che si consumano lentamente nel tempo, sfociando in indifferenze o disistime lungamente occultate e che talvolta individuano, in maniera inconscia, anche bersagli  innocenti.


Nel racconto, il possesso dilazionato delle cartoline dal nonno appare pure esso emblematico. Sembra infatti rappresentare il desiderio che ossessiona la protagonista nel voler bloccare il tempo, per assicurarsi l’affetto di Nonno Giovanni, rimanendone aggrappata.


Ma il tempo, che è indifferente a noi, macina e nel suo cammino non concepisce l’eterno. La costante legge esistenziale da sempre ci toglie le cose a noi più care, in particolare le figure che ci hanno protetto e che in gioventù credevamo immortali. Il ritrovarsi le tante cartoline e foto in borsa rappresentano infine il passato.


L’ineluttabile irrompere della morte, associata all’accumulo d'esperienze, sembra costituire occasione per la catarsi e lo sdoganarsi verso una visione più realistica del mondo, nell’aprirsi alla vita, per esporsi alla luce del giorno e vedere emergere dalle fitte foschie mattutine un diverso panorama, ricco di colori, sfumature e di tanti dettagli.


Il libro consta di 140 pagine circa e, in caso di acquisto, i suoi 11 euro sarebbero soldi ben spesi.



ESSEC


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