Cara “maggioranza silenziosa”, ancora una volta
torni a far parlare di te. Ancora una volta dagli Usa attraversi
l’oceano e sbarchi nel Belpaese, tirata per la giacca dal premier Renzi.
Già, perché sei l’alibi perfetto. Trump vince a
valanga? Gli autorevoli editorialisti, analisti, commentatori, gli
iperscientifici sondaggisti toppano clamorosamente le previsioni? Beh, è tutta colpa tua:
la “maggioranza silenziosa” che si nasconde nella provincia americana,
che sta chiusa in casa e non risponde a intervistatori e ricercatori e
se lo fa mente; ma poi, in cabina elettorale, mette la croce dove meno
te lo aspetti. Maledetta “maggioranza silenziosa”, muta, omertosa, capace di terremotare i destini del mondo senza schianti né lamenti. Sei davvero così? Esisti davvero?
O sei piuttosto il segno della totale distanza dalla realtà? Non
silente, ma resa silente, da chi non ha interesse a farti parlare,
perché conta solo la “minoranza loquace” dei Palazzi del Potere e i suoi
interessi?
Parli solo nell’urna – dicono – o meglio, ti fanno parlare solo lì, e
a quel punto tutti a stupirsi, a dar la colpa a te che non favelli
prima, invece che a se stessi che non ascoltano. Prima in Gran Bretagna
con la Brexit, poi negli Usa con Trump.
Ed eccoti al fine in Italia. Il referendum rosicchia poltrone, fa
temere cadute e così il premier si accoda: “La maggioranza silenziosa
degli italiani sta con noi”, dice nel suo ultimo travestimento
elettorale. Puntare su se stesso, sul “mi dimetto, non mi dimetto” non
ha funzionato, e così il Ponte sullo Stretto, i bonus in manovra, la
propaganda anti-europeista, il nuovo (Verdini) contro il vecchio (D’Alema),
le lettere agli elettori…: il No nei sondaggi continua a crescere. E
allora non gli resta che scommettere su di te: la “maggioranza
silenziosa” degli astensionisti e di chi non risponde alle indagini
demoscopiche voterà Sì. Andrà così? Quel No maggioritario nei sondaggi è
falso come la vittoria della Clinton e ha ragione lui? Lo vedremo il 5 dicembre.
Nel frattempo, fa riflettere che a evocarti sia il leader più chiassoso di sempre:
possibile abbia dietro te, una maggioranza taciturna? Che la sua
onnipresenza non ti dia la forza di manifestarti? Che manco i suoi
numerosi e fidi segugi giornalistici riescano a stanarti? Che il suo
controllo dell’informazione non ti offra microfoni per liberarti
dall’afonia? E possibile che i tanti che aderiscono ai comitati del No,
che affollano le manifestazioni del M5S e gli spettacoli di Travaglio,
siano solo una minoranza gufa e rosicona?
Soprattutto, fa riflettere che a evocarti sia il segretario del Pd,
partito di sinistra (?) che ora si troverebbe sostenuto dalla stessa
“maggioranza silenziosa” che “si vergognava a dire che votava per lo
scudocrociato” (cit. Davide Ermini). Davvero, come per la Dc, ti vergogni oggi a dire che stai con Renzi?
Certo non è una grande soddisfazione, né per te dover sempre censurare
le passioni, né per gli ex Pci, dover pendere dalle tue labbra dopo
averti combattuto per decenni.
Cara “maggioranza silenziosa” sei dunque così? Esisti o sei solo un
alibi, l’ennesima araba fenice (dove sia nessun lo sa) nella grande
opera buffa composta dal premier?
Luisella Costamagna (Il Fatto Quotidiano - 16 novembre 2016)
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