sabato 26 maggio 2018

Come stimolare le endorfine in modo naturale per stare meglio?




Bighellonando nel web, obbligato a restare in casa, talvolta si trovano scritti interessanti, delle originalità particolari, delle generiche stramberie e anche altre cose indefinibili, leggere e divertenti - ancorchè camuffate in vesti seriose - che in qualche modo suscitano rinfrancanti momenti di ilarità.
Al riguardo Marta Albè, nell'articolo indicato nel titolo pubblicato su Greenme.it ebbe a scrivere che “Sorridere è un toccasana per la salute e per l’umore. Aiuta il nostro corpo a rilasciare endorfine, non costa nulla e ci fa sentire subito meglio. I benefici di un sorriso sono davvero numerosi. Sorridere riduce lo stress e il rischio di ictus, aumenta la fiducia in se stessi e negli altri e ci permette di fare una pausa per poi ripartire ancora più concentrati con le nostre attività quotidiane".
Navigando senza una particolare meta o obiettivo nel web, quindi, può capitare di trovare portali/siti originali che propongono letture inusuali che in breve approccio catturano e inducono al sorriso.
Con questo spirito vi ripropongo quanto ho casualmente trovato riguardo ad un termine molto diffuso e da tanti di noi frequentemente utilizzato/pensato per stigmatizzare personaggi che ci ruotano intorno o che incontriamo occasionalmente per puro caso; termine vagiegabile nelle sue diverse accezioni, sia positive che non.
Riporto il testo in questione.
Il figlio di puttana propriamente detto è un essere umano nato da madre nota e da padre ignoto, o anche da un'unica madre e da innumerevoli padri. Ma questa è solo l'intepretazione in senso strettamente tecnico. Nella vita quotidiana, infatti, l'espressione trova un largo uso che si estende a diversi aspetti della vita, motivo per cui chiunque può essere un potenziale figlio di puttana. 
Nella lingua italiana si fa risalire la provenienza di questa espressione all'Antica Roma in cui quando si voleva offendere qualcuno lo si additava con l'appellativo di Filii meretricis.
Nella Letteratura antica compaiono figli di puttana anche nell'Iliade e nell'Odissea: il più figlio di puttana di tutti era sicuramente Achille, seguito da Ulisse.
Dante Alighieri, nella sua Commedia, poneva i figli di puttana nel'ottavo girone infernale, e per la legge del contrappasso erano contemporaneamente presi in giro da esattori delle tasse e sodomizzati da Minotauri.
Si stima che in una giornata nascano circa 7 figli di puttana ogni 10 nati, con una tendenza all'aumento. Tale crescita demografica dei figli di puttana si ritiene essere esponenziale, in quanto ogni 15 anni si crea una nuova generazione di figli dei figli di puttana.
Si prevede che in un futuro la popolazione terrestre sarà composta esclusivamente da figli di puttana.
Non esiste solo il figlio di puttana, ma anche la figlia di puttana, anche se in generale è più rara per motivi ancora ignoti.
Questa infatti assume spesso le caratteristiche della madre, occupandosi della proliferazione della specie.
Solitamente un solo figlio riceve dal padre tutti i geni da figlio di puttana. Gli altri figli riceveranno solo una parte di questo patrimonio genetico o addirittura i geni da coglione. Questo permette al figlio di puttana di primeggiare tra i fratelli e dunque di mantenere intatto ed anzi di rafforzare il suo corredo genetico. Durante la vita può comunque accadere che il figlio di puttana incontri un figlio di puttana più grande e più grosso ma quasi mai si arriva allo scontro, se non per motivi molto importanti. In questo caso vale semplicemente la legge del più figlio di puttana.
Il primo a usare questo termine fu un tale Abele che lo disse al fratello Caino dopo essere stato ferito mortalmente da quest'ultimo per una questione di 7 capre. Si noti come in questo primo caso il termine abbia avuto un'accezione piuttosto ristretta, in quanto la madre di entrambi aveva "tecnicamente" a disposizione soltanto 3 esemplari umani, un rettile e due divinità. 
Questo genere di insulto è considerato un complimento se fatto a un soggetto già stronzo per conto proprio.” (fonte: nonciclopedia.wikia.com)

 © Essec

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