L’iniziativa di una piattaforma multimediale on line, quale contenitore di informazioni, commenti e idee, d’ordine tecnico-professionale, intorno alla parola ‘Verde’,
si colloca nel quadro delle sempre più insistenti istanze conoscitive,
divulgative e formative sulla sostenibilità ambientale delle scelte
produttive e distributive del Paese. In questo approccio è implicita la
trasformazione della nostra società, in termini di coerenti
comportamenti individuali e collettivi.
Verde è, nelle nostre intenzioni, sinonimo di rinnovamento, rigenerazione, risveglio.
È quindi applicazione di spirito critico alle non poche questioni che
vedono l’Italia in una complessa fase di trasformazione e di gestione
degli squilibri accumulati.
La linea editoriale non è quindi confinata a temi prettamente naturalistici, ma intende aprirsi a questioni di più ampia portata, quali il funzionamento dell’economia circolare, l’efficienza dei servizi pubblici, l’impiego di tecnologie sostenibili, nei diversi comparti della vita economica e sociale. Un ruolo rilevante assume la buona finanza a sostegno dell’economia verde.
D’altro canto è questa la linea lungo la quale si muove la politica
europea sul vasto tema della sostenibilità, con normative specifiche,
che il nostro ordinamento è chiamato a recepire e attuare con
determinazione.
Bisogna anche sapere di più di singoli progetti a vantaggio del territorio, quali
la creazione di bacini idrici, l’estensione delle coltivazioni
biologiche, la diffusione di nuove tecniche colturali, o l’affermazione
di sistemi organizzativi dell’impresa più efficaci, quali le reti, le
filiere produttive, gli hub di servizi. Un più efficiente coordinamento
delle risorse produttive sollecita la ricerca di nuove modalità di
comunicazione intorno alle iniziative di volta in volta nascenti, al
fine di potenziarne l’efficacia.
Appartiene allo scenario prefigurato anche la mitigazione del danno sociale prodottosi a seguito della lunga crisi, con l’esclusione di parti rilevanti della popolazione da servizi di base, quali quelli digitali e bancari.
Un’economia verde deve infatti coinvolgere il massimo numero di
individui, proprio perché arricchendo le dinamiche sociali, si formi la
maggiore condivisione possibile a favore di un più attento utilizzo delle risorse.
Un argomento importante è la costruzione di smart city o di smart community nelle quali i benefici di servizi digitali integrati si risolvono, oltre che in vantaggi individuali, anche in un più efficiente uso dei beni pubblici, quali la qualità dell’aria, dell’acqua, della terra e del cibo.
Anche le iniziative collegate alla cashless society,
alla società senza contante, si raccorda al tema della sostenibilità,
con la diffusione di nuove tecnologie a supporto di servizi di
pagamento, privati e pubblici, a minor costo e ad elevato livello di
sicurezza.
Incidere sui profili comportamentali richiede che si ampli l’offerta di politiche incentivanti,
non limitate a benefici d’ordine monetario, ma fondate anche su
passaggi culturali, in favore di azioni maggiormente consapevoli e
virtuose.
Come metodo puntiamo, sia sull’approfondimento di specifici
argomenti, sia sulla trasversalità delle discipline, i collegamenti tra
le quali possono essere di stimolo per una maggiore capacità critica in
campi, quali l’educazione ambientale, quella finanziaria, quella digitale. Il tema della fiducia
farà da sfondo alla ricostruzione di relazioni, profondamente incise
dai dissesti bancari degli ultimi anni, ragione per la quale il
rinnovamento del sistema bancario è centrale per gli esiti di uno
sviluppo sostenibile.
A tale riguardo, deve essere affrontato con spirito innovativo il
modello di business di una Banca Verde®, che altri paesi stanno
sperimentando con successo. Un anno fa, è stato introdotto nel Testo
Unico Bancario l’articolo 111 bis, che specifica l’inquadramento
normativo degli operatori bancari di finanza etica e sostenibile.
Di conseguenza, sarà dedicata attenzione alla diffusione di nuovi
strumenti di finanziamento diretto e ad altri espressamente destinati a
sostenere progetti di miglioramento ambientale o di spinta verso
l’innovazione agro alimentare.
Appartiene a pieno diritto a questa prospettiva anche una migliore capacità di leggere i dati statistici dell’economia e della finanza sostenibile, per misurare nel tempo questo irrinunciabile processo di rinnovamento.
La narrazione di casi di nuove iniziative imprenditoriali avviate con queste finalità e le interviste ai protagonisti mireranno a rafforzare l’istanza di concretezza che animerà la piattaforma.
Lo sviluppo degli approfondimenti su base tecnico/scientifica sarà affidata ad esperti, prestando attenzione alla formula divulgativa da
utilizzare per la fruibilità anche di argomenti complessi, da esporre
in maniera chiara, sintetica, con esempi e analisi critiche.
Le tecniche espositive mireranno ad articoli snelli, eventualmente
proponendo la ripartizione in più puntate degli argomenti di maggiore
complessità. Essi verranno raggruppati in cinque categorie:
sostenibilità, green banking, educazione finanziaria, storie di imprese,
recensioni di libri e di film dedicati ai caratteri della nostra
società.
I primi contatti volti a verificare l’interesse verso l’iniziativa ci
incoraggiano a passare dalla fase progettuale a quella sperimentale
della piattaforma, con l’intento di canalizzare in maniera innovativa le
fin troppo disperse azioni narrative, che al momento si sperimentano.
Il blog, unito al sito, ci aiuterà a capire meglio gli spunti di
riflessione provenienti dai nostri lettori, per tenere costantemente
allineati i contenuti alle finalità della piattaforma.
Economia & Finanza Verde
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