domenica 3 novembre 2019

A.F.A. Sezione di Palermo



Certo di associazioni e circoli siamo pieni. Quasi tutti abbiamo tratto conclusioni creandone o transitandovi in alcuni semplicemente.
In genere le esperienze, almeno si dice, aiutano a crescere ma è certo che qualunque “aggregazione” è fatta di uomini e donne che, in relazione alle caratteristiche e qualità, possono determinare il successo o l’insuccesso.
Di recente, con un gruppo di amici sufficientemente collaudati, si è dato vita a una costola di un’associazione preesistente, allo scopo di non disperdere un gruppo che aveva già trovato un buon equilibrio di “pacifica coesistenza” nel convivere in una comune passione.
Confluiti da diverse esperienze, ci si era ritrovati in un’associazione storica palermitana che, per ragioni economiche e altro, era arrivata al punto che non poteva più continuare a mantenersi.
Dopo diverse ipotesi sperimentate per tenere in piedi in qualche modo - e con ipotesi organizzative e strutturali diverse - la baracca, si decise di dare vita a un’avventura nuova che, oltre a mantenere il gruppo “vagabondo”, tendesse a creare nuove opportunità e occasioni di incontri e di crescita.
Da qui è nata la Sezione palermitana dell’A.F.A., che ha già visto premiare l’impegno profuso con l’arrivo di nuovi soci, anch’essi appassionati di fotografia e pure loro alla ricerca di luoghi e persone nuove per svolgere attività “costruttive”.
Riducendo, quindi, al minimo i costi gestionali e, conseguentemente, di adesione all’associazione, ci si è concentrati nel convogliare idee e iniziative da sviluppare, immaginando le soluzioni su come realizzare le tante idee possibili.
Tutti gli associati sono qui abilitati a portare l'innovazione che necessita per mantenere vivo l’impegno e l’interesse; le proposte vengono argomentate, collegialmente discusse e viene infine deciso sul come portare avanti l'ipotesi di lavoro selezionata.
Costante rimane l’opportunità e la possibilità del più ampio e libero confronto, senza preclusione o pregiudizio alcuno.
Ciascuno, con le variegate proposte e sottoponendo altresì all’esame le proprie produzioni visive, illustra, esplicita, manifesta le proprie teorie/visioni sottoponendosi e accettando serenamente eventuali possibili critiche o di ascoltare i diversi punti di vista degli altri soci che, a turno, si pongono come osservatori e critici attenti.
Siamo già al secondo anno di attività e, oserei dire, che le prospettive augurano al momento un orizzonte alquanto luminoso.

 © Essec


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