mercoledì 22 aprile 2020

Nel duecento una fortuna per il cattolicesimo corrotto dilagante del tempo fu la comparsa di Francesco



RAI Report del 21/4/2020 nell’anticipazione sui contenuti della puntata riporta che “con l’esplosione della pandemia il fronte sovranista che si professa ultracattolico è tornato all’attacco di Papa Francesco. Sui siti della destra religiosa americana non hanno dubbi: il coronavirus è la punizione divina per il tradimento di Bergoglio. È solo l’ultima delle accuse mosse al Pontefice, e arriva dopo i violenti attacchi lanciati contro le posizioni assunte su migranti, divorziati, difesa dell’ambiente e omosessuali. Quello degli anti-bergogliani è un network potente che comprende giornali, siti, associazioni, fondazioni e un fiume di soldi che dagli Stati Uniti negli ultimi anni è approdato in Europa e in Italia. Report svelerà in esclusiva quali sono i gruppi politici italiani sostenuti da Oltreoceano e chi sono i cosiddetti dissidenti da Bergoglio all’interno delle gerarchie vaticane e i leader politici che stanno offrendo sponda.”

Il Prof. Longo scrive sulla sua pagina FB “Il servizio andato in onda lunedì sera sul terzo canale della Rai è stato un programma di grande impatto emotivo e stimolante sul piano sociologico e culturale. Faceva capire fino a che punto la plutocrazia internazionale alleata ai cattolici reazionari e fuori dal Vangelo, sia ostile al Cristianesimo e al Papa che lo rappresenta. Ormai si può affermare con ragione che si è scavato un abisso tra il cattolicesimo e il Cristianesimo del post Concilio di Roma. Si sono capovolti i termini di un tempo nel quale si definivano laici i non chierici; oggi gli oppositori della Chiesa sono invece da cercare tra i chierici delle alte sfere ecclesiastiche e i difensori del neo capitalismo globale che gridano il loro "crucifigge" pagando farisaicamente gli indigenti e i ricchi del populismo contemporaneo. La povertà e la carità che predica Papa Francesco fa paura ai dominatori economici del mondo. Il cristianesimo non è una ideologia - ha detto giustamente Papa Francesco - e dargli del comunista vuol dire non essere né cristiani né comunisti e non avere capito neppure il marxismo, ma rinnegare il valore e i diritti della persona umana. Io chiamo tutti i cristiani e gli uomini liberi a difendere col Papa questi valori insiti nel messaggio cristiano.”

Giordano Bruno Guerri, nel suo bel libro “Antistoria degli italiani”, sottolineò che nel duecento una fortuna per il dilagante cattolicesimo corrotto del tempo fu la comparsa di San Francesco d’Assisi, che consentì il ravvedimento di taluni e in ogni caso di poter rilanciare il messaggio religioso del cristianesimo sperduto.

Oggi, nel 2020, si denota un certo parallelismo fra Papato e Presidenza del Consiglio italiana, fra Papa Bergoglio e Conte.
Se si osservano gli avvenimenti con attenzione si scopriranno, infatti, molte analogie fra i due. Anticlericali entrambi rispetto a come si è inteso il cattolicesimo praticato e l’azione politica fino all’altro ieri. Molti aspetti accomunano, infatti, le problematiche e le sorti che accompagnano la gestione dei rispettivi comparti.
Entrambi, nei loro ambiti, di certo rappresentano dei personaggi scomodi, che sparigliano le carte di sistemi consolidati e poco nobili, lontani dall’assicurare giusta spiritualità in un caso e benessere e giustizia sociale nell’altro.
E’ ormai acclarato che misticismo religioso e mondo laico, ormai e da tempo, presentano e nascondono patologie comuni, frutto di promiscuità, collusioni, interessi, corruzioni, sfruttamento, egoismi, onnipotenze.
Covid 19, in questo caso, sta paradossalmente risultando forse un aiuto. La costrizione e il tempo libero inducono a soffermarsi e, tanti, a osservare la realtà che ci circonda, permettendo di meglio mettere a fuoco e a riflettere su tante questioni quotidiane che non vanno bene e che davamo per scontate.


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