sabato 24 ottobre 2020

"Accadde domani - Scritti quasi profetici" di Luciano De Crescenzo

 

In tanti ci si avventura a voler scrivere sulle quotidianità del nostro mondo, molti articoli trattano sui vari argomenti, ma sono pochi quelli che riescono a concettualizzare pienamente le questioni per poi trarne anche delle considerazioni interessanti. 

Certo su quanto mi accingo a dire si evidenzierà, ancora una volta, la mia grande ammirazione per l’intellettuale De Crescenzo, ma tant'è.

Chi andrà a leggere il libro “Accadde domani. - Scritti quasi profetici” ne avrà la prova e si renderà subito conto di quanto erano ampie le dissertazioni di Luciano De Crescenzo. Un saggista, narratore, fantasista, regista, autore, etc. che, in modo semplice, attraverso un breve articolo sapeva anche rendere comprensibile a tutti la teoria della relatività di Albert Einstein.

Il prodotto editoriale realizzato dalla figlia Paola (Mondadori Libri – 2020) raccoglie una serie di articoli che, abbracciando un ampio arco temporale, evidenziano una certa preveggenza di fenomeni di costume solo in embrione e acute ironie sulla politica e la società in genere.

Per creare un parallelismo con l’attualità sociale dei nostri giorni, mi piace soffermarmi sull’articolo di pag. 129 intitolato “La democrazia spiegata a un marziano”. Rimandando il lettore al testo originale, riporto alcuni brani dello scritto.

 

Marziano: Quale sistema di governo avete?

Luciano: La democrazia.

M: E che cos’è la democrazia?

L: Un sistema che serve a eleggere i governanti dello Stato. In un giorno dell’anno prestabilito si va tutti a votare.

M: E chi va a votare?

L: Tutti gli italiani che hanno più di 18 anni.

M: Anche gli stupidi?

L: Anche gli stupidi.

M: E poi che succede?

L: Che vengono scelti i governanti. Noi li chiamiamo “Parlamentari”.

M: Ho capito e, una volta scelti, questi parlamentari che fanno?

L: Governano.

M: E cioè?

L: Fanno le leggi e nominano gli amministratori che devono gestire gli enti pubblici, tipo la Rai, l’Inps, l’Enel e via dicendo.

M: Si, ho capito, ma così facendo, non restano in qualche modo obbligati nei confronti di chi li ha nominati?

L: Certo che restano obbligati. Perché vedi, marziano mio, un partito per farlo funzionare come si deve ha bisogno di un sacco di soldi, e allora può accadere che qualcuno degli eletti, per disobbligarsi di essere stato nominato, che so io …. Amministratore delegato delle ferrovie ….

M: Non ho capito, delegato a che cosa?

L: A raccogliere i soldi per ………….

 

Domande e risposte continuano ancora nell’articolo e alla fine, alla domanda del marziano che chiede: “E questa è democrazia?”, Luciano mestamente e fanciullescamente risponde: “Praticamente, si”.

 

Ora, sotto la cappa catastrofica di un Covid 19 che fa tanta paura, sono portato a fare delle semplicissime considerazioni.

Abbiamo oggi un Presidente del Consiglio di estrazione civica, peraltro nominato e assurto casualmente al ruolo e che non si era mai occupato di politica attiva.

Lasciando perdere l'ampio consenso popolare che lo sostiene, in un contesto politico ed economico completamente avverso, è indubbio che questa figura di cittadino normale sta mostrando maggiore "padronanza gestionale" rispetto all’isteria dei tanti politicanti che gli ruotano attorno e che lo dovrebbero, almeno alcuni, pure "professionalmente", sostenere.

Appare altresì sorprendente che, davanti ad una pandemia acclarata e diffusa a livello mondiale, neanche l’opposizione politica riesca a trovare una logica costruttiva o quanto meno intellegibile sulle proposte praticabili e, nel caso, alternative. O che taluni politici più sgamati, da sempre concentrati al mantenimento del potere e dei relativi benefici, continuino a tenere d’occhio principalmente le disponibilità liquide presenti nei bilanci delle loro “Fondazioni di riferimento” ovvero ai tanti affari che si potrebbero incrementare attraverso ulteriori debordi di debito pubblico, MES compreso, ovviamente per il "rilancio dell'economia". 

Per i meno esperti in politica che si ritrovano casualmente ad occupare gli scranni del parlamento può ancora valere quello che qualcuno una volta ebbe a dire: "perdona loro, perchè non sanno quello che fanno".

Se al marziano fossero state spiegate anche queste cose, sicuramente avrebbe concluso che i marziani siamo proprio noi, nel vero senso italiota del termine.

Nel chiudere, rimando alla lettura del libro che raccoglie variegati articoli che, pur spaziando dal 1977 al 2002 dimostrano un’attualità incredibile o delle vere e proprie profezie come quelle di un oracolo.

 

  © Essec

 

P.S. - Il mio solito lettore, che spesso vede in anteprima i miei post, in questo caso ha perso tempo e io avevo la fregola di pubblicare. In ogni modo, alla fine mi ha fornito la "chicca" attesa che accolgo e che mi fa piacere riportare, per impreziosire il pezzo. "Ti propongo la frase di Churchill sulla democrazia (che può avere sapore consolatorio). Winston diceva: E’ la peggior forma di governo, eccezion fatta per tutte quelle altre forme che si sono sperimentate finora". 


 

 

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