giovedì 16 dicembre 2021
A proposito di "diamanti"
Commentando l’evento a caldo, quando era affiorato a maggiore attenzione mediatica, avevo grosso modo scritto che “a proposito di diamanti … sono tanti che nel contemplare i palazzi confondono i vetri con cristalli. L’opacità non sempre è utile, specie se si è chiamati a garantire trasparenza.”
“Il 13 dicembre la trasmissione televisiva Report ha mandato in onda un servizio riguardante la compravendita dei diamanti attraverso i canali bancari proponendo una ricostruzione lacunosa ed erronea degli eventi e sollevando dubbi sull'efficacia dell'azione di Vigilanza e sul ruolo della Banca d'Italia. Questo documento fornisce informazioni per consentire di inquadrare correttamente il ruolo della Banca d'Italia nella vicenda.”
L’approfondimento pubblicato dalla Banca d’Italia sotto il titolo “La compravendita di diamanti attraverso canali bancari e il ruolo della Banca d'Italia” (https://www.bancaditalia.it/media/approfondimenti/2021/diamanti/index.html) e di cui si riporta l’inizio, appare improntato, più che a precisazioni e chiarimenti rivolti alla pubblica opinione, a riequilibrare i fatti secondo logiche da addetti ai lavori, lasciando ampi dubbi sulla trasparente gestione di chiare specifiche questioni che risultano essere state sollevate da un suo dipendente.
Intanto, si osserva che in quanto istituzione nazionale, le competenze assunte dalla BCE non farebbero venir meno gli obblighi verso gli organi inquirenti e giudiziari italiani. Non già e limitatamente per lo scontato aspetto di collaborazione ma per i compiti impliciti alla funzione svolta che impongono segnalazioni alla magistratura su fatti che comportino dubbi di regolarità o palesi illeciti.
Tale aspetto travalica del resto la specificità della funzione ispettiva, atteso che anche le risultanze degli accertamenti di vigilanza comportano sempre delle valutazioni interne (mini commissioni specialistiche) che, dopo attento esame e sentito il parere diretto del capogruppo ispettivo, eventualmente procedono a trasmettere alla Procura di competenza ogni evento meritevole di segnalazione. Non è pertanto l’ispettore che, in quanto pubblico ufficiale, segnala direttamente all’autorità giudiziaria, bensì la struttura Banca d’Italia nel suo complesso.
Al riguardo, a prescindere dala vicenda "diamanti", oggetto di varie attenzioni per ambito di attribuzioni a ciascuna delle tante parti in causa, apparirebbe interessante poter prendere visione della specifica corrispondenza intercorsa fra il dipendente, la struttura interna all’Istituto d’emissione e la stessa BCE per quanto di sua competenza.
Viene detto che aspetti riservati non possono essere esposti, ma nel caso specifico si tratterebbe di assicurare chiarezza ai fatti andati fuori controllo, senza dover procedere a sintesi e opinioni unilaterali, parziali, se non proprio autoreferenziali, come spesso capita a istituzioni ritenute importanti.
In pratica, leggendo attentamente le considerazioni pubblicate, ci si perde in meandri che esulano dal fatto specifico attenzionato e denunciato dal dipendente. A tal fine avrebbe poca importanza se le competenze smembrate fra Consob e altri, deleghino a differenti compiti e azioni.
Collaborare nel fornire supporto e materiale in una indagine, poi, non corrisponde esattamente a un eventuale obbligo di denuncia che di per sé è indissolubile dai compiti di vigilanza sul sistema finanziario nazionale.
Alla luce di quanto fin qui osservato e dal non detto dalla Banca d’Italia, non rimane che attendere la prossima puntata di Report per capirne di più sulla specifica questione e sui Migliori in genere, che pontificano sull’onniscienza.
Per alcuni aspetti, specie per risvolti gerarchici talvolta confusi, questa strana vicenda richiama un po’ quanto è recentemente occorso anche al PM Paolo Storari, nel corso dell’indagine che avrebbe riguardato anche la presunta esistenza di una loggia massonica denominata Ungheria. Anche qui un brutto intreccio di competenze, obblighi, verifiche e eccessive prudenze che, oltre a coinvolgere il Procuratore di Milano, ha financo interessato il CSM ai suoi alti vertici.
Nel nostro Bel Paese sembra che certi canovacci si muovano secondo logiche e palinsesti che spesso si somigliano, così come ormai avviene per i media e per vari programmi televisivi d’intrattenimento.
Buona luce a tutti!
© ESSEC
Toti Clemente 22 Dicembre 2021 At 19:22
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Lo scalpore dell’inchiesta televisiva ha indotto la Banca a delle precisazioni pubblicate sul sito ufficiale e a decisioni forse piu’ prudenti sui provvedimenti disciplinari da assumere nei riguardi del dipendente. Ciascuno potra’ farsi una propria idea sulla vicenda, ma certamente occorrera’ tenere conto anche di quanto venne pubblicato a suo tempo sui media.
Ad esempio puo’ tornare utile la lettura di un paio di articoli postati sul portale web https://soldiexpert.com e specificatamente:
– https://soldiexpert.com/moneyreport/diamanti-esposto-bankitalia/61311/
– https://soldiexpert.com/moneyreport/investire-diamanti/17335/?fbclid=IwAR0xSUfHjd0TEDY6Ou5CmMsHtanh02Pu8jFMjeIzcIkzf2EoIckwIxyHr_8
Magari per cercare un parallelismo con l’approfondimento prima accennato, pubblicato dalla Banca d’Italia sotto il titolo “La compravendita di diamanti attraverso canali bancari e il ruolo della Banca d’Italia” (https://www.bancaditalia.it/media/approfondimenti/2021/diamanti/index.html).
Dannati diamanti...molti colleghi sono stati posti in ...pensione.
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