martedì 14 dicembre 2021

L'archivio mentale del fotoamatore



Tutte le belle fotografie che ciascuno di noi non è riuscito a scattare non rimarranno delle occasioni perse.
Le immagini fotografiche che abbiamo nettamente visto ma che, per vari motivi, non abbiamo fissato con un click, restano indelebili nella nostra mente.
Quasi sempre accade poi che la memoria le riporti a galla, in occasioni similari, e succede che una piccola luce si accende per avvertirci.
Per quanto mi riguarda, il non essere riuscito a cogliere l’attimo che l’intuizione prospettava non ha mai alimentato rammarichi.
L’indole fatalista, del resto, accetta l’insuccesso allo stesso modo di un evento possibile che rimane concretizzato dal “Fattore C”, che costituisce anch’esso parte integrante del processo.
Allora può anche capitare che, durante una lunga camminata con la tua mirrorless, alla ricerca di immagini, riesci ad avere la prontezza di cogliere l’immagine che hai prontamente letto in anticipo nella sua possibile evoluzione, come il vedere nettamente un risultato di una foto solo da scattare, semplicemente, perchè già pronta in compomenti e dettagli, e .... titubare fino a far sì che scemi naturalemtne quella scena (il mancato "cogli l'attimo").
Ma, come detto, tutto fa parte del gioco, dell’imprevisto e dell’imprevedibile, e - ancorché rimasta non immortalata - sai bene che anche quell’ultima immagine non è andata sprecata. Anche se non materialmente fruibile per poter essere mostrata: anche quello scatto rimane fissato in eterno nella mente del fotografo appassionato.
Tutto l’insieme di queste fotografie “apparentemente perse” costituiranno elementi della memoria visiva che accompagna ciascun amante della fotografia.
S’assoceranno anche queste a quelle che per noi sono le più belle foto che raccogliamo lentamente nel tempo, attraverso le visioni di mostre, gallerie, musei e soprattutto dai libri.
Tutti noi abbiamo delle predilezioni per le foto scattate dagli innumerevoli maestri che hanno saputo leggere e rappresentare le manifestazioni umane.
Le selezioni rappresentano per ciascuno gli esempi della grammatica e della sintassi prescelte per esprimerci e cercare di comunicare, tutto quello che costituisce il bagaglio del nostro lessico.
Sono le scelte che andremo a privilegiare per il modo di esprimerci, per manifestare le nostre caratteristiche di autore, per raccontare il nostro punto di vista, per esprimere il nostro pensiero al di là delle immagini e a prescindere da chi poi andrà a leggere le nostre personalissime produzioni.
Per quanto ovvio si sorvola su coloro che continueranno esclusivamente a cercare di copiare modelli non propri, che non potranno mai aggiungere nulla di nuovo a quanto è stato ampiamente detto.
Altro destino avrà riservato, con successo o non, ma poco importa per il nostro discorso, chi saprà leggere il solco tracciato da altri e magari, intuendone possibili risvolti, sarà in grado di sviluppare percorsi innovativi.

Buona luce a tutti!

© ESSEC

1 commento:

  1. L'arte fotografica implica una passione infinita che si perfezioni in migliaia di scatti fotografici. Cio che piace, ciò che vedi incontra lo scatto fotografica che non sempre piace, ma è sempre il tentativo di trovere il sublime che cerchi ma non sempre é così. Perché scattiamo allora in continuazione decine di fotografie che non troveranno luce. Scattiamo perché lasciare l'attimo è dimenticare il ricordo e i fotografi vivono di ricordi sia belli che brutt. Molti per ragioni utili di spazio cancellano questi ricordi, dimenticandoli per sempre, altri per ragioni diverse tra cui la mancanza di tempo li tengono in custodia a futura memoria che troveranno ottime in un momento migliore.. è la vita.

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