martedì 12 marzo 2024
"Marx & Keynes – Un romanzo economico"
L’autore del libro in questione è un docente universitario di economia che, attraverso questo romanzo, effettua di certo un’operazione divulgativa e didattica, improntata su una serie di incontri diretti e fantasiosi fra i famosissimi economisti Marx e Keynes.
Grazie gli immaginari confronti fra i due autorevoli uomini storicizzati, vengono messi in luce i principi fondamentali sui quali si basano le rispettive teorie economiche e sociali.
Pertanto, premesso che è sempre arduo tentare di mettere in contrapposizione dialettica idee – specie estrapolandole dai contesti e dal tempo di riferimento - il romanzo di Pierangelo Dacrema torma utile e aiuta ad analizzare aspetti particolari di questioni economiche che restano attuali.
Dai dialoghi fra i due personaggi escono confronti che mai evidenziano contrapposizioni ma, anzi, con un sempre pacato dialogo consentono di discernere certi aspetti rimasti in ombra nelle loro rispettive teorie.
Succede pure che entrambi gli economisti, dialogando sempre con reciproca buona fede sui singoli punti, vengano anche a modificare – seppur parzialmente - le loro idee; acquisendo e discernendo sui rispettivi chiarimenti e tenendo conto dei mutamenti intervenuti nel lasso temporale intercorso fra le due esistenze (Karl Heinrich Marx muore infatti nel 1883, che corrisponde all’anno di nascita di John Maynard Keynes).
Per seguire lo sviluppo delle teorie economiche oggetto del romanzo occorrerà comunque andare a leggere il libro (Editoriale Jaca Book – 2014 - Milano, costo 12 euro) che, attraverso una scrittura non sempre piana e semplice, passa sotto la lente d’ingrandimento le peculiarità principali espresse da Marx (nel “Capitale”) e Keynes (nella “Teoria generale dell'occupazione dell'interesse e della moneta”).
Al centro della loro ricerca continua ad essere il fine comune, volto al raggiungimento di un benessere sociale equo e le loro teorie rielaborate li portano a concludere sulla necessità dell’abolizione delle monete poste oggi al centro del sistema economico.
Ovviamente, sono tanti i passaggi che consentono di cogliere il maturare degli aspetti problematici connessi alla distribuzione delle risorse economiche, alla debolezza e ai punti forti collegati al capitalismo, allo sviluppo delle tecnologie, all’importanza fondamentale dell’apporto umano in ogni processo produttivo, alle regole di giustizia e di politica sociale che regolano i rapporti e a quant’altro.
Nel romanzo, l’inverosimile pacato sviluppo del pensiero economico da parte dei due protagonisti, appartenenti ad epoche storicamente lontane e diverse, costituisce forse l’aspirazione recondita dello stesso Dacrema che, magari, intenderebbe immaginare un ideale avvicinamento politico di due scuole di pensiero comunque accomunate da un unico ideale: quello socialista.
A prescindere dalla valenza e percorribilità delle teorie conclusive, prospettata nell’operazione romanzate dall’autore, l’architettura del racconto, già mettendo a confronto - e in maniera asettica - le sole teorie di Marx e Keynes, intriga molto.
Ne deriva una vera e propria fattibilità di poter collazionare i due principali rispettivi scritti che, visionati in parallelo, consentono di cogliere con immediatezza i concetti sottostanti ad ogni argomento trattato.
In conclusione, a mio parere, il romanzo si sviluppa e si muove verso obiettivi che lasciano comunque irrisolta l’eterna differenza che è insita fra teoria e pratica. Poiché restano demandate agli uomini e alle classi dirigenti di ogni tempo, il tentare di trovare le soluzioni più idonee e a quel momento politicamente percorribili.
La valutazione in una recensione su una pagina web editoriale indica tre stelle su cinque e recita:
“Non è necessario essere esperti di economia per poter leggere e comprendere il testo, perché attraverso il confronto tra due personaggi importanti e famosi nella storia delle "idee economiche" l'Autore snocciola in maniera piana e comprensiva i fondamenti delle loro teorie, così contrapposte. Davvero originale e felice la trovata di spostare le loro vite nel mondo contemporaneo: i due personaggi vissuti in epoche diverse si incontrano e dialogano tra di loro. Il romanzo sembra oscillare tra il ricorso allo stratagemma delle "vite parallele" e la contrapposizione di due visioni economiche tanto diverse e tratteggiate in maniera sintetica e non certo approfondita, per approdare al vaneggiamento di una visione economica post-monetaria che più che utopistica sembra solo una brillante finzione romanzesca!”
Il volume è anche acquistabile a prezzo ridotto fra gli outlet. A mia parere merita una lettura, a prescindere da ogni convinzione politica che ci riguarda.
Buona luce a tutti!
© ESSEC
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