giovedì 2 maggio 2024

“Mussolini il capobanda” di Aldo Cazzullo



Il mito di Benito Mussolini forse in moltissimi s’incentra su un'ignoranza della storia che lo riguarda e del contesto socio-politico che lo ha circondato; basato principalmente su slogan e sul sentito dire.
Al riguardo, l’operazione realizzata da Aldo Cazzullo, supportata da un’ampia e diversificata bibliografia (Scurati compreso), con il suo libro “Mussolini il capobanda” mette a punto un documentario letterario del personaggio e del suo tempo che merita d’essere conosciuto e letto molto attentamente.
Non ultimo consente d'intravvedere similitudini inequivocabili che richiamano alla mente famose ciclicità storiche vichiane e fatti d'oggi.
Le ondivaghe e opportunistiche posizioni politiche e l’assoluto egocentrismo sono ben descritte con fatti particolareggiati e circostanziati; così come il continuo sfruttamento di frustrazioni e paranoie di tutti coloro che lo hanno accompagnato nel ventennio e che hanno fortemente agevolato l’avventurosa repentina ascesa del regime fascista.
Nella vita, del resto, ogni contesto storico è conseguente anche alle combinazioni e alle alchimie determinate dal caso. Abbastanza risaputo è che la Marcia su Roma e l’avvento del partito fascista sono stati influenzati dal clima post bellico di inizio novecento che si respirava in Italia, dalla paura dell'alta borghesia per l'avvento del comunismo in Russia e, principalmente, dalla scarsa autorevolezza del Re d’Italia Vittorio Emanuele.
Dagli anni venti alla seconda guerra mondiale sono stati tanti i "Mussolini" capi di governo e, diversamente dalla famosa citazione andreottiana, finì che il potere venne a logorare chi ce l’ha.
L’imperdonabile peccato che ha sempre accompagnato il suo percorso, oltre alla progressiva autoesaltazione avvalorata dai classici servi sciocchi e dagli opportunisti di turno, è stato la costante violenza, esercitata/disposta/applicata in maniera diretta o per iniziative interposte di suoi cani sciolti.
Finito di leggere il volume non si potrà disconoscere la spregiudicatezza delle azioni e scelte operate del capo del fascismo che, per raggiungere il potere e poi mantenerlo, non ha risparmiato di utilizzare mezzi e di ricorrere all'ausilio di delinquenti naturali, del tutto privi di etica o morale.
“Mussolini il capobanda” edito dalla Mondadori nel 2022 (euro 19,00), che avevo acquistato a suo tempo, era riposto fra quelli messi da parte, per dare intanto precedenza ad altri generi. La superficialità dei media e le palesi manipolazioni storiche di molti protagonisti dell’attualità politica che stiamo vivendo, m'hanno indotto a riesumarlo dagli scaffali per trovare spunti e leggerlo quasi voracemente.
Dato per scontato che ogni lettura, a monte, deve essere sempre scevra da preconcetti e va accompagnata dall'onestà intellettuale necessaria, posso assicurare il potenziale acquirente sul fatto che il libro di Cazzullo è sufficientemente ricco di notizie. Il che consente di conoscere meglio la storia e comunque farsi una propria idea informata, non solo sul personaggio Mussolini, ma anche su coloro che hanno ricoperto altri ruoli in quel tempo. Governativi, neutrali indifferenti o d’opposizione.
Molto si viene a conoscere anche sulle vicende che hanno interessato gli ebrei di ogni nazione del continente.
Le conclusioni tratte dall’autore in merito al fascismo, all’antifascismo e all’afascismo oggi di moda, collegabili all’attualità politica e ai personaggi (noti intellettuali inclusi), risultano altrettanto interessanti per continuare con altri approfondimenti e procedere verso eventuali nuove ricerche.

Buona luce a tutti!


© ESSEC

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