giovedì 25 luglio 2024

"Zolletta. Buongiornouncazzo" di Florinda Cerrito



Un libro molto ben confezionato e alquanto unico nel suo genere, anche per l’eccellente equilibrio dei contenuti letterari con l’originale grafica, quasi fumettistica (non intesa in senso riduttivo, anzi).
Una lettura che scorre veloce e che, tra un sorriso e l’atro per le figure e le efficaci didascalie, induce anche a riflessioni successive come accade nei racconti delle barzellette sui carabinieri.
“Sorvolo strade, quartieri, città, campi, pianure, mari, boschi, a volte zampetto solamente sopra i tetti delle case, tra un ramo e l’altro come il Barone Rampante, attraverso nuvole, sola o abbracciata a qualcuno” dice di sé Zolletta.
In verità attraverso il suo alter ego Florinda, con il suo libro “Zolletta, buongiorno un cazzo”, affronta con apparente leggerezza una serie di tematiche, per sviluppare molteplici riflessioni su valori e l’esistenzialismo umano.
Il femminismo manifestato attraverso Zolletta è una chiara chiave di lettura che, se per un verso, consente di sottolineare tipici aspetti di una atavica società patriarcale, dall’atro fornisce efficaci metodologie di analisi, assolutamente indipendenti da genere ed età. Zolletta si racconta, mettendo in risalto e senza inibizioni, esperienze e sogni.
Il libro di Florinda, per i tanti concetti che incorpora, potrebbe essere considerato quasi una summa (tipo un piccolo bignami) di trattati scientifici di sociologia scritti dai vari Galimberti, Recalcati, Crepet, Morelli, e via dicendo, citando solo italiani. Con il vantaggio della visione alla Wim Wnders, nell’osservare il tutto dall’alto, ma con la vista da falco, attraverso i voli ampi e panoramici come quelli narrati da Italo Calvino per il suo Barone Rampante.
In ogni caso, la centralità del dubbio, che prevale in ogni considerazione, assicura onestà intellettuale nelle osservazioni, che garantisce la relatività necessaria per non omologare tutto quel che accade in certezze.
Zolletta/Florinda ama dormire, perchè è l’unica condizione che le permette di sognare (e qui potremmo forse scomodare Sigmund Freud). Confessa infatti: “Sogno fino a quando aprendo gli occhi, sento tutto il peso corporeo materializzarsi e quello dell’esistenza. Pervasa da un effetto bradipo, mi muovo lentamente sotto le coperte. Da uno stato embrionale mi evolvo verso uno stato di quasi umana appartenenza. Ci metto quindi un tot a svegliarmi e se per caso qualcuno, in questa fase di lento risveglio, mi dice buongiorno Zolla, purtroppo rispondo quasi sempre ..... #buongiornouncazzo!”
Nel libro stampato da Serradifalco Editore (pagg. 152), non mancano argomenti riguardanti più direttamente la politica, le condizioni e le disparità sociali persistenti, la pseudo democrazia occidentale e sullo stato dei contesti culturali vigenti.
C’è di tutto e di più, materiale sufficiente affinché ciascuno possa trovare conforto e spunti per attente riflessioni, non ultimo anche per ridimensionare il fenomeno dell’astensionismo elettorale.
All’opera prima di Florinda Cerrito con Zolletta Zolla, che sta intanto riscuotendo un meritato successo, sicuramente seguirà un nuovo racconto. Perchè Zolletta, con ironia e sagacia, parla di tutto a tutti e, come lei stessa preannuncia nel libro, ha ancora moltissime altre cose da dire.

Buona luce a tutti!


© ESSEC

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