lunedì 26 agosto 2024
La vera amicizia non richiede poi tante cose
Trascorrere una giornata con amici al giorno d’oggi è quasi un lusso riservato a pochi.
Sono ormai moltitudini le conoscenze di ciascuno, ma non sempre adatte per condividere interessi e avviare confronti costruttivi.
Questo fine settimana ho potuto incontrare amici che non vedevo da tempo ma coi quali intrattengo rapporti virtualmente attivi.
Che si fa? Dove andiamo? La facciamo un’escursione fotografica a Burgio? Perché no?
Stabilito il giorno ci si ritrova per l’appuntamento.
Prima una sosta al bar, poi un rapido giro a vedere installazioni artistiche e murales e tutti in macchina alla volta di Burgio.
Per arrivare al paese occorre percorrere parecchi chilometri, con strade sconquassate e piene di trappole invisibili.
Parti del tracciato stradale nascondono di continuo insidie per smottamenti, frane e buche inverosimili.
Il commento generale che torna in mente si sofferma più volte sulla follia salviniana di voler realizzare il ponte sullo stretto. Ma come? Le infrastrutture e tutte le strade interne sono in condizioni pietose e questi pazzi pensano a realizzare il ponte? Folli totali!
Durante il tragitto per ben due volte almeno, dislivelli invisibili producono scarti di aderenza sull’asfalto sconnesso e marcio, procurando sobbalzi inauditi con rischi di perdita di assetto e, senza esagerare, di ribaltamenti veri e propri.
Il segnale antifurto localizzatore installato nell’auto ebbe a segnalare alla centrale un avvenuto incidente, tanto erano stati violenti i contraccolpi subiti dalla vettura.
In qualche modo, e rallentando ulteriormente l’andatura che era già prudente, raggiungemmo Burgio.
Non c’era anima viva. Il ristorante che avevamo scelto per il pranzo era chiuso per ferie. Un sole a picco e nessuna persona che circolasse in giro.
A un tabaccaio che era aperto in piazza si chiesero informazioni su un eventuale locale per il pranzo alternativo e le indicazioni furono precise.
Solo che ci indirizzarono verso una strada senza uscita che rese difficoltosa le manovre per riuscire da quel cul de sac.
Tutti ricordavamo un paese diverso, per averlo già visitato in primavera, ma la realtà e l'insopportabile calura mettevano in evidenza la fallacità della memoria umana.
Stabilita l’inospitalità del luogo e valutate l’impossibilità d'alternative, decidemmo di allontanarci da quel posto per cercare altri luoghi che fossero più ospitali.
Il territorio sostanzialmente era uniforme e non ci volle molto per cercare di guadagnare la costa.
Stabilimmo Sciacca come prossima meta, nonostante i mugugni di qualcuno che reclamava per un pranzo immediato.
Perseverammo nel proposito di raggiungere la localita' marina e fu la salvezza per tutti.
In un ottimo ristorante, accogliente e pulito, avemmo modo di gustare un pranzo a menu fisso nel prezzo ma di qualità elevata.
Un antipasto costituito da sei specialità della casa, un primo piatto, dei secondi a base di pesce piastrato e un misto di frittura, un raviolo di ricotta e melone bianco, vino d'insolia, acqua minerale e caffè finale.
Andammo via satolli, trasferendoci al porto nel tentativo di tirar fuori qualche buona foto. Ci sparpagliammo in giro ma senza molta fortuna. Era sabato e i pescherecci erano tutti fermi in rada.
Tornati al luogo dell’appuntamento iniziale convenuto abbimo il tempo per parlare ancora delle nostre cose.
All’imbrunire si sciolse il raduno che aveva consentito di rivederci dopo tempo e di scambiare la piacevolmente compagnia, anche se limitata a quelle poche ore.
La vera amicizia non richiede poi tante cose, bastano anche queste piccole occasioni per goderne i vantaggi e rinverdire i rapporti.
Buona luce a tutti!
© ESSEC
Nessun commento:
Posta un commento
Tutto quanto pubblicato in questo blog è coperto da copyright. E' quindi proibito riprodurre, copiare, utilizzare le fotografie e i testi senza il consenso dell'autore.