domenica 12 gennaio 2025
"Esiste un tempo esterno e un tempo interno" di Luciano De Crescenzo
Come accade a molti di noi che amiamo appuntare sui social o su spazi web personali, sono gli incontri ordinari che spesso inducono a riflessioni, facendo talvolta intravedere, in vissuti d'altri, situazioni in cui ci si rispecchia.
Il recente pezzo “Dai diamanti non nasce niente, dal letame nascono i fior”, come è evidente, trae origine da esperienze direttamente ascoltate come confidenze, ma anche solo percepite, per quanto non esplicitamente detto e fatte intuire.
La lettura del libro “Mirabilis” di Ersilia Vaudo, incentrato sull’evoluzione della nostra idea dell’universo, conduce a ricollegare i fili, a riequilibrare pesi e misure, anche in funzione del principio di relatività che sovrasta il tutto.
Da cosa nasce cosa e una ricerca di curiosità nel web hanno inevitabilmente riportato all’attenzione il geniale e, per me, mitico e poliedrico Luciano De Crescenzo, anche come divulgatore filosofico.
Nel suo blog "Mangia, vivi, viaggia", lo scrittore Gianluca Gotto, in occasione della scomparsa del genio, spentosi alla veneranda età di 90 anni, venne a scrivere l’articolo intitolato “Luciano De Crescenzo: Il tempo non esiste! La vita va allargata, non allungata” che sintetizza perfettamente i pensieri che affiorano spesso nella mente di ciascuno (specie in età matura).
Gotto scrive, al riguardo: “Io lo conobbi proprio grazie a una sua riflessione sul tempo. Ero un ragazzo e mi capitò per puro caso di guardare il suo film ‘32 dicembre’, lo spezzone in cui interpretava un astronomo-filosofo. Parlando con un uomo unicamente interessato al capodanno che di lì a poche ore si sarebbe festeggiato nella sua Napoli, disse qualcosa che suonò strano e innovativo alle mie orecchie, ma anche assolutamente vero".
Veniva detto:
“E a te chi te l’ha detto che oggi è il 31 dicembre? Ti debbo dare una brutta notizia: non solo non esiste il 31 dicembre ma non esiste nessuna giornata del calendario per cui tu possa dire “oggi è il 31 dicembre”.
Sarebbe più corretto dire che è sempre il 32 dicembre! Che ora è, Alfonso?
Ora sono le sette.
A Napoli, sono le sette. In questo momento a Calcutta è mezzanotte. Se tu ti trovassi a Calcutta, festeggeresti la mezzanotte di Calcutta o aspetteresti quella di Napoli?
Aspetterei la mezzanotte di Napoli.
Perché tu sei convinto che la mezzanotte di Napoli sia “più mezzanotte” di quella di Calcutta! Il problema è che il tempo non esiste. È tutta una convinzione: tu festeggi il 31 dicembre perché sei nato cristiano; fossi nato musulmano, festeggeresti il 28 febbraio; fossi nato copto, festeggeresti il 18 agosto; se fossi nato maronita festeggeresti il 30 settembre. Non esiste un giorno che segni la fine dell’anno!”
A chiusura del suo articolo Lotto ripropone il testo del concetto emblematico del “De Crescenziano” pensiero sulla concezione/percezione del tempo, espresso con queste comprensibili e semplici parole:
“Il tempo è un’emozione ed è una grandezza bidimensionale, nel senso che puoi viverlo in lunghezza o in larghezza. Se lo vivi in lunghezza, in modo monotono e sempre uguale, dopo 60 anni avrai 60 anni.
Se invece lo vivi in larghezza, con alti e bassi, innamorandoti e magari facenso pure qualche sciocchezza, magari dopo 60 anni avrai solo 30 anni.
Il problema è che gli uomini studiano come allungare la vita, quando invece dovrebbero studiare come allargarla.
Vedi, esiste un tempo esterno e un tempo interno. Il tempo esterno è quello degli orologi, dei calendari, ed è uguale per tutti. Il tempo interno, invece, è un fatto personale nostro, come il colore degli occhi e dei capelli, ed è diverso da persona a persona. Ecco perché ci sono persone che hanno 60, 70 o 80 anni ed hanno l’impressione di averne 20.
La verità è che non è un’impressione: ne hanno davvero 20.”
Buona luce a tutti!
© Essec
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