venerdì 20 febbraio 2009

"Lodo Bellillo"

Ci voleva Sabrina Ferilli per spiegare il fallimento del Pd. C’è chi lo attribuisce all’invincibilità di Berlusconi (che però ha perso due elezioni su cinque contro Prodi, non a caso prepensionato).
Chi al presunto “antiberlusconismo” veltroniano (mai visto). Chi all’alleanza con Di Pietro (che continua a guadagnar voti proprio con l’antiberlusconismo). La verità è che il Pd è parso fin dall’inizio come qualcosa di stantio, discorsi astrusi, facce muffite, immagine tetra e sfigata. Qui Sabrina la popolana vera ha colto nel segno con la lettera a Veltroni a proposito del voto della Camera che ha salvato con l’insindacabilità l’ex deputata Katia Bellillo dal processo per diffamazione che le aveva intentato l’attrice. I giornali l’han presentata come una rissa fra “compagne”. Invece è una questione di principio. Bellillo aveva accusato Ferilli di aver «preso soldi da testimonial» contro la legge sull’eterologa e di aver poi dichiarato di preferire l’adozione alla fecondazione assistita. Poi, tanto per cambiare, aveva smentito tutto. Poi aveva invocato l’immunità, dicendo di aver parlato «nella cornice della mia attività parlamentare». La Camera, come sempre, gliel’ha concessa con 357 Sì, compresi quelli di metà Pd.
Se Ferilli avesse insultato Bellillo, sarebbe già stata condannata (a meno che non si fosse fatta eleggere anche lei). Ma qui è Bellillo che ha insultato Ferilli, dunque è intoccabile, anche se non è più deputato. L’immunità, per i mandarini, è come la pensione: è per sempre.

Marco Travaglio - http://www.unita.it/rubriche/Travaglio

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