martedì 30 giugno 2009

La "devolution", una parola che sembra inventata da Celentano


Qualche volta è scomodo sentirsi fratelli, ma è grave considerarsi figli unici.

Cara Italia, perché giusto o sbagliato che sia questo è il mio paese con le sue grandi qualità ed i suoi grandi difetti.

È difficile non desiderare la donna d'altri, dato che quelle di nessuno di solito sono poco attraenti.

I giornali sarebbero ansiogeni? Ma la Bibbia non comincia forse con un delitto?

A Milano gli affari si combinano con un colpo di telefono, a Palermo anche con un colpo di lupara.

Era così ignorante che credeva che la cedrata fosse un'opera minore del Tassoni.

Il bello della democrazia è proprio questo: tutti possono parlare, ma non occorre ascoltare.

Le verità che contano, i grandi principi, alla fine, restano sempre due o tre. Sono quelli che ti ha insegnato tua madre da bambino.

La democrazia è fragile, e a piantarci sopra troppe bandiere si sgretola.

Credo che la libertà sia uno dei beni che gli uomini dovrebbero apprezzare di più. La libertà è come la poesia: non deve avere aggettivi, è libertà.

L'uomo, qualche volta, è come le scimmie: ha il gusto dell'imitazione.

Nella storia dell'umanità non cala mai il sipario. Se solo ci si potesse allontanare dal teatro prima della fine dello spettacolo.

La mia generazione trovava eccitante leggere un'edizione della Divina Commedia con le illustrazioni del Doré. Adesso sui muri c'è scritto Culo basso bye bye. Capisce che è un po' diverso?

Dopo tre apparizioni in video, qualunque coglione che viene intervistato dice la sua e anche quella degli altri.

La "devolution", una parola che sembra inventata da Celentano.

Il nostro ? diceva Flaiano ? è un Paese di giocatori del totocalcio.

Ho sempre creduto che, se c'è un posto al mondo dove non esistono le razze questo è proprio l'Italia: infatti le nostre antenate ebbero troppe occasioni di intrattenimento.

La società è permissiva nelle cose che non costano nulla.

Nel cinturone dei soldati del Fuhrer c'era scritto "Gott mit uns", Dio è con noi. Hitler lo aveva arruolato.

Di Berlusconi si è detto tutto, alcuni sostengono abbia fluidi particolari ma per quanto ne so il signore concesse solo a Colleonitre di quelle cose che come le suore e i carabinieri sono distribuiti a coppie.

Conosco tipi che sarebbero brutti anche in Corea.

Si può essere a sinistra di tutto, ma non del buon senso.

Credo nella libertà di espressione, cioè giornali e televisioni liberi di criticare il potere.

Quando sento dire che uno è considerato un innovatore perché decide di leggere il TG in piedi, è come se ti chiedessero se scrivi con la biro o con la macchina, e quanto questo influisce.

Sono un giornalista che ricorre, con una certa frequenza, alle citazioni, perché ho memoria e perché ho bisogno di appoggi: c'è qualcuno al mondo che la pensava, o la pensa, come me.

Se Berlusconi avesse le tette farebbe anche l'annunciatrice.

Enzo Biagi

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