mercoledì 15 luglio 2009

Scudo Fiscale

Il condono valutario (talvolta definito anche "scudo fiscale") è uno strumento grazie al quale chi ha esportato, illecitamente, capitali all'estero, può reintrudurli in Italia pagando un'ammenda la cui entità è solitamente proporzionata all'ammontare della somma esportata.

Il più grande condono fiscale mai attuato nella storia del Vecchio Continente è avvenuto durante l'Impero Romano. Nel 118, l'imperatore Adriano, da pochi mesi al potere come nuovo cesare, decise di conquistare il più rapidamente possibile la simpatia ed il consenso di tutti i cittadini dell'Impero, da quelli che vivevano a Roma fino ai residenti dei piccoli villaggi nelle province più lontane. Per ottenere questo obiettivo varò quello che ad oggi è considerato il più grande condono fiscale di tutti i tempi: con un solo ed impetuoso atto di generosità contabile, Adriano cancellò tutti i debiti erariali dei contribuenti romani degli ultimi sedici anni. L'ammontare del denaro a cui Roma rinunciò, lasciandolo ai contribuenti, fu di oltre 900 000 000 di sesterzi, che quasi rappresentava le entrate fiscali che, complessivamente, l'Impero Romano raccoglieva annualmente. Nessuno fu escluso da questo magnanimo gesto, il quale continua ad occupare, nella storia della contabilità, il posto più alto nella graduatoria degli atti perdonali di carattere tributario mai emanati in Europa.

Principali condoni in Italia dal 1973 al 2003

Wikipedia (15.07.2009)

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