Vorrei capire che cosa importa a me se, per dire, il direttore di un settimanale per vegetariani è uno che ogni sera si fa una fiorentina al sangue. Al massimo, smetterò di comperare quel settimanale, ammesso che lo abbia mai letto e che abbia mai influito sulla mia vita e penserò che il direttore è un ipocrita, come un po’ siamo in fondo tutti. Leggermente diverso è scoprire che una persona responsabile del governo dell’intera nazione, dunque anche di governare me e la mia famiglia indipendentemente dalle nostre simpatie politiche e dai nostri voti, è un mascalzone, un bugiardo patologico, un puttaniere e uno che vuole impedire a me di criticarlo per come si comporta. E’ chiara la differenza? Ma il trucco è sempre quello classico, tentato dal prestigiatore Bettino Craxi per salvarsi: se riesco, sollevando un colossale polverone, a convincervi che sono tutti ladri, nessuno è ladro. Ecco dove il qualunquismo dei vaffanculisti serve al gioco di quelli che si difendono sostenendo che “sono tutti uguali” (meno noi, naturalmente, noi siamo garantiti extra vergine).
Vittorio Zucconi ("Tempo Reale" - Il blog del Direttore - 29 agosto 2009)
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