E’diventato indispensabile fare un inventario aggiornato dei nemici di Silvio Berlusconi. Ormai la lista è lunga e si rischia di non capirci più niente senza avere notizie attendibili delle new entry. L'inventario non segue una scrupolosa cronologia ma si attiene alla stagioni politiche:
1) i comunisti, non solo quelli che aderiscono e diriggono i due partiti che si fregiano del simbolo della falce e martello, ma anche quelli che, sotto mentite spoglie, militano nel Partito democratico;
2) la sinistra, sinonimo di comunisti, con la quale non è possibile avere alcun dialogo, perché è rappresentata da bugiardi, appprofittatori, spargitori di fango a buon mercato e così via;
3) l’opposizione, sinonimo di comunisti e di sinistra, della quale fanno parte il Partito Democratico e l’Italia dei Valori.
4) le toghe rosse che hanno un solo obiettivo da quando è sceso in politica, disarciornarlo e tradire la volontà del popolo; a causa di ciò, sono sovversivi, golpisti, autori di complotti anche recenti per sostituire il Presidente del Consiglio, eletto democraticamente con una personalità non eletta dal popolo;
5) Il Parlamento, a causa delle sue regole fatiscenti, perché impedisce al governo di governare, imponendo tempi e modalità dannose, alle quali bisogna contrapporre gli strumenti di dissuasione cone i decreti legge e le mozioni di fiducia in modo da ridurne il ruolo;
6) I direttori dei giornali, con alcune eccezioni, ed i giornalisti che spargono notizie false e/o notizie che screditano l’Italia e inducono al pessimismo i cittadini, provocando un calo dei consumi e l’aggravarsi della crisi economica. Bisogna combattere i giornali togliendo loro la pubblicità, senza la quale chiudono battenti. Un compito che spetta alle aziende private e pubbliche che promuovono la loro immagine attraverso i giornali disfattisti.
7) Il servizio pubblico svolto dalla Rai che in alleanza con i giornali disfattisti crea scoramento e sparge pessimismo, inquinamento l’immagine dell’Italia e del Governo. In particolare i giornalisti del TG3 che attaccano il governo italiano, tradendo il servizio pubblico, che non dovrebbe essere di parte ma dare notizie e basta, quelle di servizio, per l’appunto.
8) Il Gruppo editoriale Repubblica-L'Espresso per la campagna denigratrice ai danni del Capo del Governo, ispirata all'inizio dall'opposizione del Pd, e poi proseguita in autonomia, "dall'evasore fiscale svizzero Carlo De Benedetti e dall'evasore Ezio Mauro, direttore di Repubblica" (secondo Silvio Berlusconi).
9) La signora Veronica Lario, moglie separata, che si è fatta irretire dai giornali comunisti ed è caduta in trappola, sposando le loro tesi denigratorie, notizie destituite di fondamento che sono state costruite al solo fine di offuscare l’immagine del Presidente, amato secondo gli ultimi sondaggi dal 68,5 per cento degli italiani.
10) Alcuni parroci che, al pari della signor Veronica Lario hanno sposato la tesi dei giornali rossi, contribuendo alla denigrazione del Paese. E accanto ai parroci alcuni esponenti della Conferenza Episcopale italiana, a cominciare dal Vescovo di Mazara del Vallo, Mons. Mogavero, e del direttore del quotidiano della Chiesa italiana L'Avvenire, dottor Boffo.
11) L’editore australiano Murdoch, proprietario di Sky, perché è stato svantaggiato dall’aumento dell’Iva e si è voluto vendicare, usando i giornali del suo gruppo in Gran Bretagna e negli Stati Uniti.
12) La stampa estera, a cominciare dalle grandi testate internazionali, che pubblicano in Germania, Spagna, Francia, Usa ecc.
13) La Commissione europea, in particolare i Commissari e i loro portavoce, che lanciano notizie che creano dissenso nei confronti del governo italiano.
14) La lista, per ora, si chiude qui. Promettiamo aggiornamenti H24.
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