martedì 29 dicembre 2009

Capre


E giusto dire ai figli: Imparate le lingue!

Si farà l'Europa e guai a chi non sarà in grado di farsi capire.

Rowohlt, un importante editore tedesco, ha pubblicato uno svelto volumetto, Sprachbuch Italien, di rapida consultazione e aggiornatissimo sull’evoluzione che ha subìto, in tempi anche recenti, il dolce idioma.

Già i risguardi dell'operetta annunciano il tono realistico e disinvolto del libro dovuto alla collaborazione di quattro specialisti: ecco una rapida scelta delle frasi ritenute, suppongo, di uso comune: Non te la prendere, Mi prendi per il culo?, Guarda che sono cazzi acidi, Ho i coglioni pieni, Tu sei fuori di testa, Hai avuto un colpo di culo, Cornuto, non mi prendere in giro, E’ stupendo, Vedete di andarvene affanculo, Porca miseria, Che tenerezza.

Gli autori conoscono bene la materia e vogliono soccorrere lo straniero che capita nel Paese dove fioriscono i limoni: sciopero, si dice: Streik; alla faccia tua: Dir zum trotz; imprecare: Fluchen; fregarsene: Auf etwas pfei fen; incazzarsi: Sich rgern; cavolate: Dummheit; fidanzata: Verlobte; pomiciare: Knutschen; la cazzata: Bl dheit)); vaffanculo è un po' complicato: Lech mich am Ar sch, zieh' Leine; mentre pisciare è elementare: Pissen, semplicemente.

Naturalmente nel luogo adeguato: cesso: Klo, e magari dopo essersi fatto uno spinello: Joint.

E tanto facile capirsi.


Enzo Biagi (I come italiani)


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