domenica 17 gennaio 2010

IL BICCHIERE INFRANGIBILE

Personaggi:

Achille (Padrone di casa)

Teresa (sua moglie)

Adalgisa (la domestica)

Un salotto finemente ammobiliato, classico, con pezzi di un certo pregio. Achille è seduto allo scrittoio a fare certi conti, entra Adalgisa ed apre la credenza sullo sfondo.

Adalgisa: (dopo una breve titubanza di fronte ad un servizio di 12 bicchieri) Perdonate, signore, qual è il bicchiere che avete comperato stamane?

Achille: (preso dai propri conti getta una occhiata persa verso Adalgisa) hmm? (realizza la domanda, si allarma e corre verso la credenza) ah! Imbecille d'una donna! Lo hai frammischiato agli altri?

Adalgisa: (titubante) si perché? non avrei dovuto?

Achille: ma ti ho spiegato, santa donna, ti ho spiegato, che il bicchiere infrangibile l'ho comprato apposta, dopo lunghe ricerche, identico a quelli del servizio buono, perché Luigino non beve se non ha il bicchiere uguale al nostro. E pur tuttavia non possiamo dargli il bicchiere del servizio buono perché pare che il suo passatempo preferito sia quello di rompere bicchieri.

Adalgisa: questo lo so bene, signore, sono mesi che mi ritrovo cocci di cristallo dappertutto. Il figlioletto vostro è convinto che i bicchieri siano stati costruiti apposta per essere rotti.

Achille: Non puoi fargliene un torto. A tre anni non può ancora fare il conto del denaro che costano. E perciò io questa mattina, dopo lungo peregrinare per i negozi di tutta la provincia, ho finalmente trovato ed acquistato un bicchiere infrangibile in tutto simile a quelli del servizio buono. Ma se ora tu, benedetta donna, me lo frammischi agli altri, rendi del tutto vano questo mio peregrinare. Te ne rendi conto?

Adalgisa: oh, capisco signore, sono veramente mortificata

Teresa: (entrando) Che è questo baccano? che succede?

Achille: succede che la tua donna, ne ha combinata un'altra delle sue.

Adalgisa: ne sono davvero avvilita, signora. Non ho pensato di mettere da parte il bicchiere infrangibile che vostro marito ha comperato stamane, e ora non si riesce più a distinguerlo più dagli altri che sono in credenza.

Teresa: ma che sarà mai, figurati, ora lo troviamo, il bicchiere solitario. Fammi dare una occhiata.

Achille: ti ripeto che è inutile, sono identici, tutti e dodici, l'ho comprato apposta dopo mesi di ricerche…

Adalgisa: ma se non alla vista, al tatto dovrebbe distinguersi..

Teresa: (toccandone due o tre) Ecco, guarda Achille, è questo qua, tutto risolto.

Achille: fa sentire. (lo tasta con accuratezza e lo guarda in controluce). Si, buonanotte, questo è di puro cristallo, altro che infrangibile. Senti come suona.

Teresa: ma che dici, non senti che il materiale è diverso? Ed anche il suono non corrisponde a quello degli altri.

Achille: No guarda, a me pare piuttosto questo (ne prende un altro).

Teresa: Non ne sei convinto affatto, caro, si vede dalla tua espressione, lo dici solo per spirito di contraddizione nei miei confronti.

Achille: Ma che dici? Come al solito ti sei fissata e ora vuoi dimostrare di avere ragione a tutti i costi

Teresa: piantala Achille, questa è la solita argomentazione che tiri fuori quando non vuoi riconoscere di essere in torto.

Achille: non sono affatto in torto mia cara, il tuo bicchiere è di cristallo, mi dispiace.

Teresa: a si? Ne sei convinto? E allora guarda (scaraventa il bicchiere per terra e và in mille pezzi)

Achille: (raggiante) Ah! Hai visto? Hai visto? Sei la solita testarda pretenziosa. Dimmi adesso, chi aveva ragione.

Teresa: (delusa) Beh, d'accordo non era quello, ma non è nemmeno il tuo

Achille: Ah no eh? quanto sei cocciuta. E allora guarda qua (scaglia il bicchiere per terra, mandandolo in pezzi).

Teresa: (raggiante a sua volta) Ah, ha! Hai visto?

Achille: (deluso a sua volta) questa è bella, allora non era nessuno dei due.

Teresa: pare di no. (tornano a guardare i bicchieri) Adalgisa non ricordi proprio in quale posto lo hai messo, forse è stato il primo che hai sistemato, oppure l'ultimo.

Adalgisa: Certo signora! Che sbadata, ora che mi ci fate pensare, ricordo con certezza di averlo messo in credenza per primo

Achille: se te ne fosti ricordata subito avremmo evitato di rompere due bicchieri

Adalgisa: avete ragione, signore. Almeno ora sappiamo che è questo il bicchiere infrangibile (prende il primo bicchiere con decisione e lo scaglia per terra, rompendolo)

Achille: ci deve essere un metodo scientifico. (pensandoci) ecco!, guardate, se non ricordo male dai miei studi di fisica, osservando questo bicchiere verso una fonte luminosa, e passandone un secondo in controluce tra l'angolo di visuale e la fonte della luce e sovrapponendoli esattamente, che si ottiene?

Adalgisa: scopa!

Achille: macché scopa, cretina. Ecco, ho dimostrato scientificamente che il bicchiere infrangibile è questo.

Teresa: (sarcasticamente perplessa) ah si? (lo prende e lo scaraventa per terra, rompendo anche quello) sei sempre stato una frana in fisica.

Achille: però eccellevo in calcolo. Oramai sono rimasti solo otto, le probabilità di prendere il bicchiere solitario sono aumentate notevolmente. Ecco, deve essere questo, ho sospettato di lui sin dal primo momento, è da un po’ che lo tenevo sott'occhio. (prende un bicchiere e lo scaraventa a terra, mandando anche il quinto bicchiere in frantumi).

Teresa: macché, lascia provare me (e ne rompe un altro)

Adalgisa: deve essere lui, lo riconosco! (ne rompe un settimo)

(ne rompono poi uno a testa, in rapida successione, con espressioni a piacere, finché ne rimangono solo due)

Achille: (dopo una pausa, allarga le braccia come ad imporsi) ormai, è inutile ostinarsi a provare con tutti. E' chiaro che il bicchiere infrangibile è uno di questi due. Proviamo a scaraventarne per terra uno: se si rompe significa che è l'altro quello infrangibile, altrimenti, se non si rompe, lo avremo finalmente trovato. (lo scaglia per terra e lo rompe)

Teresa: (prende l'ultimo bicchiere) Io non ci credo ancora che sia questo.

Adalgisa: proviamo (Teresa fa per scagliarlo)

Achille: No!! Non si sa mai, se non è nemmeno questo, finisce che si rompe (lo prendono in tre fra mille precauzioni e lo ripongono in credenza, la chiudono e se ne vanno in religioso silenzio).


Achille Campanile


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