Carissimi amici, so purtroppo che negli stereotipi diffusi fra l’opinione pubblica, la nostra professione è spesso sotto accusa; gli statali vengono accusati di essere fannulloni, godono di lunghi periodi di vacanza e hanno una busta paga invidiabile, non solo perchè è una busta paga abbastanza sicura , ma perchè si crede che a fine mese gli insegnanti siano tutti contenti, pronti a sperperare tutto quel ben di Dio che il Ministero, bontà sua, ci ha beneficiato. Non si parla mai della sindrome di esaurimento emotivo dovuta alle numerose implicazioni relazionali che dobbiamo supportare a diversi livelli, non si parla mai dell’enorme responsabilità civile e penale del docente, non si parla mai di quello che effettivamente percepiamo come stipendio e di quello che non percepiamo perchè per la scuola non ci sono mai fondi a sufficienza, non si parla mai delle ore che regaliamo, del lavoro che portiamo a casa, di quanto sia difficile oggi questa professione in un mondo in cui i genitori demandano l’educazione esclusivamnete alla scuola, ritenendola responsabile di tutto……………… Abbiamo tutti contro, perfino lo Stato. Credo sia giunto il momento di recuperare un sano ed equo rapporto di legittimazione del ruolo, di autorevolezza e di rispetto, indispensabili per la nostra crescita professionale Lavoro per la scuola da più di un ventennio e quando con amici e conoscenti mettiamo in rapporto i nostri stipendi, l’espressione di sgomento e di stupore domina sui loro volti. Devo sottolineare che ogni mese il nostro Ministero ci offre una vasta gamma di ritenute, comprese quelle regionali , che non si sa dove vadano a finire, sicchè indovinare al centesimo quanto possa essere lo stipendio mensile, è pura utopia. Le aliquote vengono sommate con una facilità tale che alla fine, quando leggi il netto corrisposto, ti ritrovi con un pugno di mosche in mano. Lo scorso mese,ciliegina sulla torta, ho trovato un ennesimo regalo con la voce “conguaglio fiscale”: ben 290 euro di trattenute in più……. e devo anche ringraziare il Ministero per avermi dilazionato il debito in due rate , sicchè nel mese di marzo avrò il piacere di avere ancora il conguaglio fiscale a carico. Penserete: e va bè ma questi insegnanti avranno anche straordinari, ore aggiuntive, avranno un rimborso quando vanno in gita con la classe……. Ma certoooooooo che NO !!!!!!!!!!!!!! Ogni visita guidata ci porta come minimo dalle 4 alle 6 ore di straordinario non dovuto, perchè facente parte della funzione docente, senza contare l’enorme responsabilità alla quale andiamo incontro. Neanche un centesimo di ringraziamento!!!! E le altre ore per progetti, commissioni,supplenze, incarichi vari……. si pagano ovviamente se i fondi ci sono, se rientri nelle priorità dell’Istituto e comunque non prima di un anno dopo aver erogato il servizio. Ma cosa importa tanto abbiamo lo stipendio a fine mese,no? Dove non scappa nulla, tutto è trasparente, tranne le alchimie prodotte per dimezzarcelo. Per cui a conti fatti……………….NON RESTANO CHE POCHI SPICCIOLI!!!!!!!!! Ma perchè mai devo dare l’anima 6/8/10 ore al giorno, in base agli impegni, portarmi anche il lavoro a casa per sentirmi poi dire: scusate ma non ci sono i fondi per pagare o siamo lieti di comunicarle che il suo conguaglio fiscale è stato dilazionato su due mesi per evitare che venga ad elemosinare sotto il ministero? Con i tagli programmmati dal Governo, il prossimo anno scolastico alcune colleghe perderanno il posto, pur insegnando nella nostra scuola da diversi anni; altre saranno spostate in altri plessi per esigenze di copertura dei posti mancanti,perdendo la continuità con la classe e con il team. Questa è dunque la sicurezza che abbiamo? Sono questi i motivi dell’invidia che ci tiriamo dietro? Per riuscire ad essere insegnanti di ruolo ci vogliono anni e anni di gavetta e quando finalmente si riesce ad ottenere il posto tanto desiderato , per mantenerlo devi anche fare i salti mortali e incrociare le dita per non perderlo…………. Le apparenze ingannano,credetemi!!!!!!!!!
ciao carissimo,
RispondiEliminapiacere di conoscerti.Vedo che parli tanto anche della mia cara Sicilia che mi manca tanto.
Grazie per aver riportato il mio post nel tuo almanacco.
Spero che qualcuno possa leggerlo e riflettere sulle condizioni delle insegnanti di oggi.
A risentirti presto
Lella