"Accudisco mio padre tutte le mattine e poi lo rivedo la sera, prima di tornare a casa mia, a Bagheria, a due passi dalla sua abitazione. Lo potevo fare anche da direttore generale? Certo, ma la legge mi ha consentito di andare in pensione e ne ho usufruito. L'assegno che ricevo adesso? Seimila 468 euro netti al mese, che al lordo fanno una pensione annua di 125.854 euro".
L'assessore Pier Carmelo Russo, andato in pensione a 47 anni per accudire il padre non autosufficiente, si sente "sotto attacco" dai giornali. In questi giorni il periodico "S" ha messo in copertina il suo volto con su scritto "La pacchia", in riferimento alla sua pensione anticipata a cinque zeri. A difenderlo è sceso in campo lunedì il capogruppo del Pd all'Ars, Antonello Cracolici, mentre Russo ieri ha preso carta e penna e ha inviato una nota a un blog di Bagheria, sottolineando come anche a causa degli attacchi mediatici sia stata rafforzata la sua scorta e annunciando una richiesta di risarcimento a "S", che a sua volta annuncia una controquerela per "l'attacco subìto da Russo".
Insomma, la tensione intorno all'assessorato all'Energia è alta. Russo è andato in pensione nel gennaio scorso grazie a una legge regionale che, caso unico in Italia, consente ai dipendenti della Regione non solo di usufruire di permessi per accudire familiari non autosufficienti, ma anche di chiedere il prepensionamento. Lo scorso mese alla Camera è stato votato un ddl che estenderebbe questa possibilità agli impiegati statali, ma ancora il testo deve essere approvato dal Senato.
Rimane una domanda di fondo. Se Russo ha chiesto di andare in pensione per accudire il padre, come fa adesso a sostenere il familiare svolgendo il compito di assessore? Ecco come ribatte l'assessore: "Premesso che la legge 104, alla quale fa riferimento la norma regionale, prevede l'assistenza anche non continuativa - dice Russo - io mi occupo di mio padre tutti i giorni. Lui abita proprio di fronte a casa mia, a Bagheria. La mattina, prima di venire a Palermo, passo a casa sua per accudirlo e vedere se ha bisogno di qualcosa di urgente. Poi faccio una seconda visita la sera. I miei spostamenti sono registrati dalla polizia".
Ma quanto percepisce Russo da pensionato della Regione? L'ultimo suo incarico è stato quello di segretario regionale, che porta in dote uno stipendio netto di 8.900 euro al mese. "La mia pensione lorda è di 125.854 euro all'anno, che al netto è pari a 74 mila euro - dice l'assessore all'Energia - Il mio assegno mensile netto è di 6.468 euro".
In un comunicato di Palazzo d'Orleans si leggeva però che a Russo sarebbe spettata anche un'indennità lorda annua di 140 mila euro: "È stato un errore, io non ho diritto ad alcuna indennità aggiuntiva. Anzi ho devoluto in beneficenza l'indennità da assessore, poco meno di 300 mila euro lordi, indicando due istituti di volontariato".
I due istituti in questione, però, non hanno ancora ricevuto un solo euro: "Ho incaricato l'amministrazione regionale di devolvere il mio assegno e spero lo faccia al più presto, i due istituti erano solo dei suggerimenti", dice Russo. Che intanto è finito sotto scorta dopo alcuni suoi interventi nel settore "caldo" dei rifiuti (pare per il blocco alle assunzioni al Coinres). Da sabato la tutela è stata rafforzata.
L'assessore Pier Carmelo Russo, andato in pensione a 47 anni per accudire il padre non autosufficiente, si sente "sotto attacco" dai giornali. In questi giorni il periodico "S" ha messo in copertina il suo volto con su scritto "La pacchia", in riferimento alla sua pensione anticipata a cinque zeri. A difenderlo è sceso in campo lunedì il capogruppo del Pd all'Ars, Antonello Cracolici, mentre Russo ieri ha preso carta e penna e ha inviato una nota a un blog di Bagheria, sottolineando come anche a causa degli attacchi mediatici sia stata rafforzata la sua scorta e annunciando una richiesta di risarcimento a "S", che a sua volta annuncia una controquerela per "l'attacco subìto da Russo".
Insomma, la tensione intorno all'assessorato all'Energia è alta. Russo è andato in pensione nel gennaio scorso grazie a una legge regionale che, caso unico in Italia, consente ai dipendenti della Regione non solo di usufruire di permessi per accudire familiari non autosufficienti, ma anche di chiedere il prepensionamento. Lo scorso mese alla Camera è stato votato un ddl che estenderebbe questa possibilità agli impiegati statali, ma ancora il testo deve essere approvato dal Senato.
Rimane una domanda di fondo. Se Russo ha chiesto di andare in pensione per accudire il padre, come fa adesso a sostenere il familiare svolgendo il compito di assessore? Ecco come ribatte l'assessore: "Premesso che la legge 104, alla quale fa riferimento la norma regionale, prevede l'assistenza anche non continuativa - dice Russo - io mi occupo di mio padre tutti i giorni. Lui abita proprio di fronte a casa mia, a Bagheria. La mattina, prima di venire a Palermo, passo a casa sua per accudirlo e vedere se ha bisogno di qualcosa di urgente. Poi faccio una seconda visita la sera. I miei spostamenti sono registrati dalla polizia".
Ma quanto percepisce Russo da pensionato della Regione? L'ultimo suo incarico è stato quello di segretario regionale, che porta in dote uno stipendio netto di 8.900 euro al mese. "La mia pensione lorda è di 125.854 euro all'anno, che al netto è pari a 74 mila euro - dice l'assessore all'Energia - Il mio assegno mensile netto è di 6.468 euro".
In un comunicato di Palazzo d'Orleans si leggeva però che a Russo sarebbe spettata anche un'indennità lorda annua di 140 mila euro: "È stato un errore, io non ho diritto ad alcuna indennità aggiuntiva. Anzi ho devoluto in beneficenza l'indennità da assessore, poco meno di 300 mila euro lordi, indicando due istituti di volontariato".
I due istituti in questione, però, non hanno ancora ricevuto un solo euro: "Ho incaricato l'amministrazione regionale di devolvere il mio assegno e spero lo faccia al più presto, i due istituti erano solo dei suggerimenti", dice Russo. Che intanto è finito sotto scorta dopo alcuni suoi interventi nel settore "caldo" dei rifiuti (pare per il blocco alle assunzioni al Coinres). Da sabato la tutela è stata rafforzata.
Antonio Fraschilla (La Repubblica - Palermo - 26 maggio 2010)
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