lunedì 31 gennaio 2011

Ma libertà non è cambiare padrone.

"E intorno a noi il timore e la complicità di un popolo. Quel popolo che disprezzato da regi funzionari e infidi piemontesi sentiva forte sulla pelle che a noi era negato ogni diritto, anche la dignità di uomini. E chi poteva vendicarli se non noi, non più disposti a chinare il capo. Calpestati, come l'erba dagli zoccoli dei cavalli, calpestati ci vendicammo. Molti, molti si illusero di poterci usare per le rivoluzioni. Le loro rivoluzioni. Ma libertà non è cambiare padrone. Non è parola vana e astratta. E' dire, senza timore, E' MIO, e sentire forte il possesso di qualcosa, a cominciare dall'anima. E' vivere di ciò che si ama. Vento forte ed impetuoso, in ogni generazione rinasce. Così è stato e così sempre sarà" (Carmine Crocco, Come divenni Brigante).

Tratto da "Il sangue del sud" di Giordano Bruno Guerri (Mondadori 2010)

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