«Barbareschi ha premuto il rosso, cioè contrario al deliberato della Giunta, così come era stato concordato da tutto il Fli. Poi ha messo il telefonino sulla lucetta rossa e ha scattato una foto. Che cinema... quindi ha lasciato il telefonino sopra la lucetta rossa. Ho capito che stava per fare qualcosa e ho toccato il braccio di Buonfiglio, facendogli segno di guardare lì. Alla fine, mentre il presidente Fini stava dicendo "votazione chiusa", Barbareschi ha cambiato premendo il bianco, e dunque votando l'astensione, così come è apparso sul quadro generale d'Aula». Angela Napoli, deputata di Futuro e Libertà e capogruppo di Fli in commissione Antimafia racconta così all'Adnkronos il voto di Luca Barbareschi, giovedì a Montecitorio sulla proposta di restituire gli atti sul caso Ruby alla Procura di Milano.
«RESPONSABILITÀ» - «Quando è apparsa la lucetta bianca sul quadro - aggiunge Napoli - in mezzo a tutti i rossi, dagli scranni in alto alle mie spalle ho sentito gridare dai banchi del mio gruppo: "Chi è stato?". Io ho subito detto: Barbareschi. Perché l'avevo visto. Ma lui mi ha mostrato la foto che aveva sul cellulare. A quel punto gli ho risposto che era uno sciocco». «Il voto - rimarca l'esponente di Fli - è quello che appare sul quadro e viene registrato. Quando ha capito che aveva fatto un'eresia, Barbareschi ha detto "ho sbagliato" ed è andato giù a dirlo agli stenografi. Ma il suo voto non è stato cambiato e non sappiamo se si sia realmente avvicinato a loro e abbia detto qualcosa». «Da venerdì - spiega - non l'ho più sentito. Ammesso che effettivamente abbia voluto scherzare - conclude Angela Napoli - ritengo che questo non sia però il momento di farlo, perché credo che in ogni parlamentare, considerata la situazione politica, debba prevalere il senso di responsabilità». (fonte: Adnkronos)
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