Un'arma potentissima che può far viaggiare il virus a una velocità di oltre 160 chilometri orari producendo effetti estesi anche nel tempo. Non si parla di armi batteriologiche, ma più semplicemente di banali starnuti e colpi di tosse dei quali uno studio della Virginia Tech del Maryland ha ora calcolato la capacità vettoriale di contagio. Secondo la ricerca, quando si ha l'influenza stagionale, un solo starnuto è in grado di "contaminare" con il virus influenzale per ore un'intera stanza, ma anche la carrozza di un treno, la cabina di un aereo o l'abitacolo di un bus.
Gli studiosi statunitensi hanno rilevato che le goccioline microscopiche infette emesse con un colpo di tosse o un semplice starnuto restano sospese nell'aria, galleggiando in concentrazioni abbastanza alte da conservare la capacità di contagio, e di diffusione della malattia, per diverse ore. La scoperta, sottolinea il britannico Journal of the Royale Society Interface che ha pubblicato lo studio, dà ragione al vecchio consiglio della nonna di evitare le sale d'attesa del medico di famiglia, a meno che non ci si voglia ammalare.
Precedenti ricerche sull'argomento avevano preso in considerazione le goccioline più grandi; lo studio della Virgina Tech si concentra su quelle più piccole, minute al punto da sembrare innocue, ma in realtà capaci di restare in sospensione area quanto basta per diffondere germi nell'aria per ore o persino giorni. Per dimostrarlo, i ricercatori statunitensi hanno raccolto campioni d'aria nella sala d'attesa di una clinica, in tre aule di un asilo nido e negli abitacoli di tre differenti aerei di linea.
Alla fine, la metà dei campioni conteneva piccole goccioline infette da virus influenzale. Nello specifico, un metro cubo d'aria conteneva in media 16mila particelle di virus, la gran parte delle quali aveva una dimensione tale che le avrebbe concesso di restare sospesa ore e ore.
Nella "potenza" di vettore, dati alla mano, lo starnuto batte di gran lunga il colpo di tosse: il virus "sparato" può raggiungere infatti una velocità di 160 km orari e contenere 40mila goccioline di saliva. Nel colpo di tosse, invece, le particelle infette sono circa 3mila e viaggiano al massimo a 80 chilometri all'ora.
(La Repubblica - 02 febbraio 2011)
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