giovedì 30 giugno 2011

Chopin e i piani ispettivi


Chopin era il nome di un amabile yorkshire che il Caposervizio era avvezzo portare con se anche a lavoro. Di regola l’educatissimo cagnolino usava accovacciarsi in un lato della scrivania, magari al calduccio, quasi sempre nel contenitore di documenti e dei tanti rapporti in corso di definizione. Presenziava sornione ai colloqui pre e post ispettivi ed a tutte le convocazioni routinarie del reparto; in genere sembrava assente, ma ogni tanto gli vedevi aprire un occhietto, quasi avesse avuto contezza della delicatezza dell’argomento, altre volte si metteva a scodinzolare irrequieto in quel suo spazio privilegiato confondendo un pò le carte. Era diventato talmente famoso e considerato uno dei nostri che, quando venivano rese pubbliche le composizioni dei gruppi ispettivi annuali, a qualcuno che restava insoddisfatto gli sentivi dire stizzito: “questa è stata opera di Chopin”.
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Gli italiani e la povertà nata dalla ricchezza

Questa storia che gli italiani stiano diventando poveri, di una povertà insopportabile, mi convince fino a un certo punto. Nei ’50, a parte una sottile striscia di alta borghesia che si guardava bene dall’ostentare, eravamo tutti più poveri della media di coloro che oggi sono considerati tali.
Certo, avevamo molte meno esigenze. I bambini non venivano iscritti ai corsi di tennis, di nuoto, di danza. Noi ragazzini giocavamo a pallone nei terrain vague dove anche ci scazzottavamo allegramente (era la nostra “educazione sentimentale”) e tornavamo a casa la sera con le ginocchia nere e sbucciate (chi mai riesce, oggi, a vedere un bambino, vestito col suo paltoncino, come un cane di lusso, con le ginocchia sbucciate?). A nuotare (parlo di Milano) si andava all’Idroscalo oppure, durante le vacanze scolastiche, accompagnati dalla mamma (il padre rimaneva in città, perché allora per mantenere la famiglia bastava uno solo) sulla Riviera di Ponente. Gli adulti non sognavano i Caraibi, non sapevamo nemmeno che esistessero. Vivevamo in un mondo circoscritto. La fabbrica o l’ufficio, a Milano, erano quasi sempre vicino a casa. In altre zone del Paese invece si doveva fare anche 30 chilometri. Allora si inforcava la bicicletta, che a quei tempi era un mezzo di locomozione (negli anni Trenta avevano la targa, come le automobili) e non un gadget per tipi snob.
In compenso non c’era bisogno di fare jogging. Eppoi la povertà aiuta la povertà. Passava lo strascè (“strascè, strasciaio”) e gli buttavi dalla finestra qualche vecchio lenzuolo bucato. Passava l’arrotino e ti affilava i coltelli per poche lire. Veniva il contadino (la città era ancora compenetrata con la campagna) e ti portava le uova, i pomodori, la frutta. Essere poveri dove tutti, più o meno, lo sono non è un dramma e nemmeno un problema. Quando uno ha da abitare, da vestire, da mangiare (nessuno nei ’50 moriva di fame, anche se la minaccia paterna, dopo la marachella, “Stasera vai a letto senza cena”, non era da prendere sottogamba), gli amici, la ragazza e, più tardi, una moglie e dei figli, cosa gli manca per essere non dico felice (parola proibita, che non dovrebbe essere mai pronunciata), ma almeno sereno?
La povertà nasce con la ricchezza. Quando una fetta consistente della popolazione la raggiunge. Innanzitutto per la concreta ragione che tutti i prezzi dei beni essenziali si alzano. Lo si vede bene nella Russia di oggi dove accanto agli Abramovich ci sono professori universitari che col loro stipendio ci comprano un mezzo pollo. Nei ‘50 e nei primi ‘60, in Italia, un pasto completo in trattoria con una bottiglia di buon Barbera costava 250 lire che, anche fatta la tara dell’inflazione, non hanno nulla a che vedere con i 25/30 euro con cui si paga oggi una pizza. Gli affitti erano abbordabili, oggi bisogna strangolarsi di mutui per andare ad abitare nell’anonimato dell’hinterland.
Inoltre scatta il meccanismo dell’emulazione, dell’invidia, su cui del resto si basa l’intero nostro modello di sviluppo. Raggiunto un obiettivo bisogna inseguirne immediatamente un altro e poi un altro ancora – a ciò costretti dall’ineludibile meccanismo produttivo, che ci sovrasta – e, sempre inappagati, non possiamo mai raggiungere un momento di equilibrio, di quiete, di serenità. Ludwig von Mises, il più estremo ma anche coerente teorico dell’industrial-capitalismo, rovesciando venti secoli di pensiero occidentale e orientale, ha affermato: “Non è bene accontentarsi di ciò che si ha”. Ha interpretato lo spirito del tempo coniugato con le esigenze del sistema. Ma poiché “ciò che non si ha” non ha limiti abbiamo creato il meccanismo perfetto dell’infelicità.

Massimo Fini (Il Fatto Quotidiano, 18 giugno 2011)

Chi controlla il controllore? - 2

Premesso che equilibrio e onestà intellettuale sono gli elementi base per coloro che, preposti a verifiche e controlli, sono poi chiamati a redigere rapporti ispettivi vincolanti, un aneddoto che ricordo volentieri e che talvolta rispolvero per suscitare un po’ di sana ilarità è quello di quel vicedirettore calabrese che rappresentava sostanzialmente l’anima della banca in quel momento oggetto d’ispezione. Dopo qualche mese, un po’ disperato per il giudizio ampiamente negativo che si andava sempre più delineando per la sua azienda, venne a cercarmi per dirmi: “e pensare che di cognome fa clemente”; senza battere ciglio ebbi a rispondergli: “fortuna vostra che di nome faccio pure salvatore”.

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martedì 28 giugno 2011

La politica del conte Ugolino. Con o senza B.

Quello che ci aspetta nei prossimi due anni lo conosciamo già. Lo abbiamo visto tante volte nella vita politica e intellettuale italiana. I roditori che diciassette anni fa erano saliti sul rutilante Rex che doveva portare l’Italia verso non si sa quali meravigliosi lidi, dopo averne saccheggiato le stive, abbandoneranno la nave che sta per affondare. No, non si butteranno in mare. Il coraggio del suicidio, nemmeno quello politico, non gli appartiene. Non sono sorci, son uomini. Prima che la nave vada sotto la linea di galleggiamento armeranno scialuppe di salvataggio, protenderanno passerelle, lanceranno gomene verso quella dei probabili vincitori.

Fuor di metafora sarà uno smottamento lento, graduale, prudente (non si sa mai), la sagra dell’“io l’avevo detto” (vedi, per tutti, il fondo di Galli della Loggia sul Corriere di venerdì) per potersi trovare, al momento opportuno, se non fra i vincitori almeno nelle loro immediate vicinanze. E saranno accolti come il “figliol prodigo”.

Non per carità cristiana, ma perchè la classe dirigente italiana è un sistema di oligarchie il cui obbiettivo primario è la propria autoconservazione. Quella politica e intellettuale è l’unica, vera, classe in termini marxiani rimasta su piazza. La presidenza di un Ente pubblico, l’ingresso in un prestigioso Consiglio di amministrazione, la conduzione di un talk show non si nega a nessuno. In modo che al prossimo giro, a parti invertite, sia restituito il favore.

Questa è la democrazia liberale, bellezza. Non quella immaginata da Stuart Mill o da Locke che voleva valorizzare meriti, capacità, potenzialità dell’individuo, ma quella reale, vera, praticata, che pretende affiliazioni a questo o a quel gruppo di potere ed emargina chi conserva quel tanto di rispetto di se stesso per rifiutarsi a questi umilianti infeudamenti e che sarebbe il cittadino ideale di una democrazia, se esistesse davvero, e ne diventa invece la vittima designata.

Ma le lotte più feroci non si avranno fra gli sconfitti, ma fra i vincitori, scene dantesche, da Conte Ugolino, in cui non si esiterà ad azzannare il cranio del compagno di ieri pur di affermare la propria primogenitura nell’aver affondato il Rex e il Corsaro che lo capitanava. Abbattuto il Corsaro, certamente il Paese godrà di un restyling estetico, perchè l’uomo, negli ultimi anni, era diventato da neurodeliri, da autoambulanza oltre che da cellulare, ma nulla, nella sostanza, cambierà. Perchè il problema dell’Italia non è di uomini, anche animati da buona volontà, ma di un sistema marcio fino al midollo, che si è incistato nelle nostre fibre più intime, di una metastasi che nulla, se non un evento realmente traumatico, può estirpare, di un Paese che ha perso, non solo nella classe dirigente ma nel suo popolo, ogni etica, ogni valore condiviso che non sia il Dio Quattrino. Un Paese così non lo ha inventato il Corsaro, anche se ha contribuito a potenziarlo con le sue Tv, se lo è trovato già bell’e pronto e lo ha utilizzato, al peggio.

Intanto alla Festa della Repubblica per i 150 anni dell’Unità d’Italia il presidente Napolitano ha ricevuto Hamid Karzai, l’emblema della corruzione “democratica” che l’Occidente ha portato in Afghanistan, e ha elogiato le Forze Armate, sia italiane che alleate, per il coraggio e lo spirito di sacrificio con cui difendono la pace nel mondo. Non più tardi di domenica questi coraggiosi “missionari di pace”, non avendo il fegato di affrontare i guerriglieri talebani nemmeno ad armi impari, hanno chiamato in soccorso gli aerei della Nato che, bombardando a casaccio un villaggio, hanno assassinato dodici bambini afgani. Un giorno questo sangue innocente, sparso a piene mani in una guerra ignobile, ci ricadrà sulla testa.

Massimo Fini (Il Fatto Quotidiano, 4 giugno 2011)



venerdì 24 giugno 2011

Parlamentari attaccati alla legislatura Se B. cade, perdono la pensione

Da Scilipoti a Belcastro, a Sisto: 350 parlamentari non hanno maturato il diritto al vitalizio e non si possono permettere che le Camere si sciolgano

Se tra una settimana Francesco Pionati improvvisamente dovesse decidere di far mancare il suo sostegno al governo, molti si chiederebbero perché. Ma la motivazione potrebbe essere ritrovata nella sua anzianità parlamentare: tra esattamente 6 giorni, infatti, matura il diritto alla pensione. O meglio a quello che ora si chiama vitalizio. Stiamo ovviamente ragionando in base a un’ipotesi che in questo momento non sembra essere nell’agenda politica, ma la questione “arrivare al vitalizio” in Parlamento esiste. E non è secondaria per la tenuta del governo. Sono, infatti, 246 i deputati e 104 i senatori (dati elaborati da Openpolis, www.openpolis.it) che devono ancora maturare il diritto alla pensione, e quasi tutti lo matureranno solo se finiranno il loro mandato parlamentare e dunque se la legislatura avrà il suo termine “naturale” nel 2013. Eccezion fatta per Pionati e altri 12 deputati, che viceversa avrebbero bisogno di un ulteriore mandato e 5 senatori, di cui uno raggiunge la pensione tra 63 giorni, il Pdl Sanciu, e 4 hanno bisogno di una rielezione.

La pensione? Non prima del 2013
Nel dettaglio si tratta di 84 deputati del Pdl, 36 leghisti, 83 Democratici, 6 dell’Udc, 5 del Gruppo Misto, 12 dell’Idv, 13 Responsabili (quasi il 46% del totale, visto che sono 28) e 7 futuristi. A Palazzo Madama, troviamo in questa situazione 38 senatori del Pdl, 34 Democratici, 11 leghisti, 7 dell’Idv, 6 del Gruppo Misto, 5 dell’Udc, Svp e Autonomie, 2 di Coesione nazionale e uno non specificato. Che si “giocano”, infatti, non solo la loro indennità (così si definisce lo “stipendio” di un parlamentare), che per un deputato equivale a 11.703,64 euro lordi e per un senatore a 12.005,95 (al netto 5.486,58 euro per un deputato e 5.613,63 per un senatore), ma anche la possibilità di avere una pensione. Da sottolineare che questa è la prima legislatura in cui le matricole del Parlamento non arrivano alla pensione, se le Camere si sciolgono anzitempo. Prima, infatti, bastavano 2 anni e mezzo (e le pensioni erano anche più alte). A stabilirlo sono stati i nuovi Regolamenti emanati nel luglio 2007 (durante il governo Prodi), che prevedono che per avere la pensione bisogna aver fatto almeno 5 anni di effettivo mandato e aver compiuto 65 anni. Per ogni anno in più di mandato, diminuisce di un anno l’accesso alla pensione. Oggi, dunque, il vitalizio minimo corrisponde al 20 per cento dell’indennità lorda: quindi 2340,73 euro per i deputati e 2401,1 per i senatori.

Scorrendo la lista dei deputati che devono finire la legislatura per garantirsi la vecchiaia (alla Camera i numeri sono più risicati e la maggioranza più a rischio, dunque i posizionamenti anche individuali hanno più conseguenze) si trovano alcune nuove conoscenze balzate agli onori della cronaca degli ultimi mesi. Immancabile Domenico Scilipoti, tra i voti decisivi per la fiducia a Berlusconi del 14 dicembre. Oppure Souad Sbai, tra le più pronte a tornare dai futuristi al Pdl. Tra i pidiellini appesi alla legislatura va menzionato almeno Francesco Paolo Sisto, l’avvocato che era stato mandato d’ufficio ad Annozero a difendere il premier. O Elio Vittorio Belcastro, passato dall’Mpa ai Responsabili, in soccorso di Berlusconi e poi a Sud, dopo aver mancato la poltrona di sottosegretario. Senza contare il folto drappello di giovani Democratici, portati in Parlamento da Veltroni, da Marianna Madia a Matteo Colaninno.

Quelli dello scampato pericolo
Esiste poi un drappello piuttosto nutrito e abbastanza interessante di parlamentari che hanno maturato il diritto al vitalizio nell’appena trascorsa primavera, giorno più, giorno meno: molti di loro infatti provenivano dalla legislatura precedente che è durata solo due anni. Secondo i dati elaborati da Openpolis, sono 103 deputati (39 del Pd, 32 del Pdl, 5 della Lega, 9 dell’Udc, 6 Responsabili, 4 furisti, 2 dell’Idv e 4 del Misto) e 40 senatori (20 del Pd, 8 del Pdl, 6 della Lega, 3 dell’Idv e 3 del Gruppo Misto). Anche qui, andando a scorgere la lista dei deputati che hanno appena scavallato il termine per arrivare al vitalizio, si può avere qualche spunto in più per leggere gli ultimi sommovimenti politici. E infatti troviamo personaggi come Aurelio Misiti, che ha appena guadagnato una poltrona da sottosegretario per passare dall’Mpa al gruppo Misto, a sostegno di Berlusconi. Senza contare Bruno Cesario, altro socio fondatore dei Responsabili alla vigilia della fiducia di dicembre. Oppure Giampiero Catone, recentemente premiato con un sottosegretariato per aver scelto di votare la fiducia di dicembre contravvenendo alle indicazioni di quello che era allora il suo gruppo (Fli). Merita una citazione Remigio Ceroni, che per compiacere Berlusconi voleva persino cambiare l’articolo 1 della Costituzione.

Più anni, più guadagni
Ma in realtà il gioco delle pensioni è ancora più complicato di così: infatti per ogni anno di mandato in più si conquista un 4 per cento del vitalizio. Fino ad arrivare al tetto massimo che si raggiunge ai 15 anni di mandato. 7022,184 euro per gli ex deputati e 7203, 3 per gli ex senatori. Per cui di fatto, ogni parlamentare ha un interesse economico immediato e futuro a restare in Parlamento il più possibile. Che vuol dire anche garantirsi la rielezione con i cambi di casacca e i riposizionamenti più opportuni. Una notazione finale: la Camera spende per pagare i vitalizi degli ex deputati ben 138 milioni e 200 mila euro, mentre il Senato 81 milioni e 250 mila euro.

Wanda Marra (Il Fatto quotidiano del 23 giugno 2011)

domenica 12 giugno 2011

Quattro motivi (più uno) per votare

L'anteprima (rispetto al voto referendario di oggi e di domani) si è svolta ad "Annozero" di giovedì scorso. È stata l'ultima apparizione di questo "talk show" televisivo dove, per l'occasione, Michele Santoro aveva convocato i ministri Brunetta e Castelli da un lato e Bersani e Di Pietro dall'altro. Sullo schermo apparivano poi i cancellieri del Tribunale di Milano e i figli dei magistrati uccisi dalle Brigate rosse trent'anni fa, i cui ritratti campeggiano sulla facciata del palazzo di giustizia milanese. C'era anche il figlio dell'avvocato Ambrosoli, ucciso dalla mafia su commissione di Michele Sindona. Travaglio aveva letto il suo intervento sul legittimo impedimento con il racconto di quanto avviene nelle democrazie "serie" nei rapporti tra magistratura e politica e quanto avviene in Italia. Il confronto è devastante. C'era stata anche l'apparizione di Beppe Grillo che - dopo il suo consueto attacco contro la casta politica - incitava i suoi grillini a partecipare al voto referendario.

Dopo l'esordio di Santoro sui suoi rapporti con la Rai, lo spettacolo - perché di grande spettacolo si è trattato - è cominciato con le riprese sulla riunione dei "Servi liberi" promossa da Giuliano Ferrara martedì scorso al cinema Capranica di Roma. Comparivano i volti e si ascoltavano le frasi dei direttori dei giornali berlusconiani e soprattutto di Ferrara, della Santanché e di Alessandra Mussolini.

Non è stato un rilancio ma un funerale del berlusconismo la riunione del Capranica officiata dai suoi più ferventi seguaci. Basta averli ascoltati per arrivare a questa conclusione. Ma alla stessa conclusione si è arrivati seguendo ad "Annozero" il dibattito tra i due ministri e i due oppositori. Brunetta e Castelli sembravano due maschere buffe del teatro napoletano trasportate al Nord. Bersani e Di Pietro hanno avuto facile gioco. Chi avesse avuto dubbi su come è stata ridotta la democrazia italiana dopo 17 anni di berlusconismo non può averne più: quel dibattito è un documento e dopo averlo ascoltato riesce inconcepibile concepire che quei due personaggi siano due ministri della Repubblica.

Fine dell'anteprima. Chi non l'ha vista se ne procuri la registrazione, ne vale la pena.

* * *

Oggi e domani si vota sui quattro quesiti referendari. Si vota "sì" oppure "no" oppure non si vota affatto con l'intenzione di far fallire i referendum.

Bisognerà a tempo debito riformare la legislazione referendaria introducendo il referendum propositivo accanto a quello abrogativo e togliendo il "quorum". Se una legge vigente non piace o se un gruppo consistente di cittadini vuole proporre una legge, il "quorum" non ha senso come non avrebbe senso per le elezioni politiche e amministrative dove infatti non è previsto.

Ma questo riguarda il futuro. Al momento il "quorum" è previsto e chi vuole che vinca il "sì" deve come prima condizione fare quanto può perché sia raggiunto. Chi punta sull'astensione sa che si gioverà dell'astensionismo fisiologico che oscilla da sempre tra il 15 e il 20 per cento. Basterà dunque che l'astensione attiva sia del 35 per cento per vanificare la massa dei "sì". Così avvenne anche per la procreazione assistita.

I "sì" e i "no" che vanno a votare giocano dunque con un braccio legato rischiando di perdere con un 50 contro un 35. Sarà questo il risultato? Noi crediamo e speriamo di no perché crediamo che i quattro quesiti meritino il "sì". Ed anche per gli effetti politici che una vittoria referendaria potrà provocare.

Dopo la sconfitta al primo turno delle amministrative e quella ancor più cocente nei ballottaggi, l'ottenimento del quorum e la vittoria dei sì completerebbe la serie con effetti imprevedibili. Escludo le dimissioni di Berlusconi, ma non escludo l'implosione sia del Pdl sia della Lega. Implosione già in corso in entrambi quei partiti, resa ancor più acuta dalla situazione economica, dalla precarietà dei mercati finanziari, e dalle richieste dell'Europa ai paesi con bassa crescita ed elevato debito pubblico.

* * *

In entrambi questi due dati di fatto - bassa crescita ed elevato debito pubblico - l'Italia è in testa rispetto a tutti gli altri paesi dell'Unione europea, preceduta soltanto dalla Grecia, dal Portogallo e dall'Irlanda. E qui, sulla politica economica e fiscale, campeggia la personalità di Giulio Tremonti. Anzi il problema Tremonti, perché negli ultimi mesi e in particolare dopo la batosta delle amministrative, il ministro dell'Economia è diventato un problema sia per Berlusconi sia per Bossi. Un problema pressoché irrisolvibile.

Sia Berlusconi sia Bossi hanno bisogno, per tener compatti i loro seguaci, di alleviare la pressione fiscale che grava sulle fasce medio-basse e sulle imprese medio-piccole. Tremonti si dichiara disposto a questi alleggerimenti ma li colloca nel 2014. Nel frattempo preannuncia l'esatto contrario: dovrà prelevare dai contribuenti 40 miliardi di denaro fresco per portare in pareggio il deficit e il bilancio. Ha deciso di spalmare questo prelievo su quattro esercizi: 3 miliardi quest'anno, 8 nel 2012 e 15 in ciascuno dei due anni successivi.

La crescita? Aspetterà. Gli sgravi? Aspetteranno oppure concederà qualche briciola tra un anno purché avvenga a costo zero.

Il termine costo zero significa dare con una mano e recuperare con l'altra. Dare in basso e recuperare in alto, esattamente il contrario di quanto desidera il Cavaliere. Il quale tuttavia qualche cosa ha ottenuto: potrà proclamare che entro il prossimo luglio il governo (Tremonti consenziente) approverà la legge di delega fiscale per attuare una riforma orientata all'abbassamento delle tasse.

Vero? No, falso. Tremonti ha accettato la delega fiscale che però procederà di pari passo con la manovra di 40 miliardi e degli sgravi a costo zero e Berlusconi e Bossi hanno dovuto fare buon viso a questa condizione. I decreti delegati procederanno dunque a passo di lumaca a cominciare dal 2012 e non produrranno alcun beneficio sui consumi, sui redditi medio-bassi, sulla condizione dei giovani e del Mezzogiorno. Ma neppure nel Nord. Nessun beneficio, anzi nel Nord semmai qualche onere maggiore.

Il solo beneficio per B. e B. sarà di carattere lessicale: potranno dire e proclamare che si approverà immantinente la delega fiscale per abbassare le tasse sperando che il colto popolo e l'inclita guarnigione siano composti da imbecilli. Questa è la loro speranza. Piuttosto esile. Nemmeno i "Servi liberi" ci crederanno. Ormai la gente vuole fatti e poiché i fatti saranno addirittura di segno contrario la gente sarà sempre più arrabbiata.

* * *

Come si risolve il rebus della crescita senza abbandonare il rigore? Che significa "costo zero" in linguaggio concreto?

Non è un rebus di impossibile soluzione; basterebbe ridurre equamente le diseguaglianze e stipulare un patto sociale e generazionale; tutelare la sicurezza del lavoro flessibile ma non precario; portare la tassazione delle rendite a livello europeo e detassare i redditi medio-bassi e le imprese medio-piccole.

Passare gradualmente dalla tassazione sul reddito personale a quella sulle cose è una buona filosofia fiscale e Tremonti fa bene a indirizzare la sua riforma su questa strada, ma non è aumentando l'Iva che ci si arriva. L'Iva colpisce i consumi e genera inflazione, mentre i consumi dovrebbero essere rilanciati per poter rilanciare anche gli investimenti.

Per tassare le cose invece delle persone bisogna scegliere la via delle imposte reali completandole con una patrimoniale ordinaria a bassa aliquota (per molti anni fu dell'1 per cento quando Luigi Einaudi ne scriveva negli anni Venti dell'altro secolo) allo scopo di mantenere la progressività delle imposte che rischierebbe di perdersi passando dalle persone alle cose.

Su questi pilastri si può costruire il patto sociale e generazionale ed in questo quadro il federalismo acquista un senso nazionale e cementa l'unità del Paese combinando efficienza e solidarietà. La condizione affinché questa rinascita avvenga è che abbia termine al più presto l'ubriacatura populista e sia ripristinata la legalità.

L'appuntamento referendario di oggi e domani costituisce una tappa importante di questo cammino. Questa volta non è mancato l'incitamento della Chiesa a partecipare al voto. Nelle ultime ore quell'incitamento esplicito lanciato dal Papa è stato diffuso dalle parrocchie, dalle Comunità e dai monasteri soprattutto femminili. I giovani dal canto loro hanno usato in massa gli strumenti delle tecnologie. C'è stata una mobilitazione intensa e capillare e questo è di per sé motivo di conforto e di speranza. Se il risultato sarà positivo un grande passo avanti sarà stato compiuto.

Eugenio Scalfari (La Repubblica - 12 giugno 2011)


giovedì 9 giugno 2011

Referendum, Italia in piazza gli ultimi due giorni di eventi


Ancora 48 ore di campagna referendaria: si moltiplicano le iniziative in giro per la penisola. Ecco un'agenda delle iniziative organizzate da partiti, associazioni e società civile. Da sabato 11 silenzio elettorale. Continuate a mandare le vostre segnalazioni a referendum@repubblica.it 1 a cura di FLAVIO BINI


GIOVEDI' 9 GIUGNO


Treviglio (Bergamo), dalle 6.40 alle 8, stazione centrale - Banchetto referendario

Napoli, dalle 11 alle 24 in piazza Bellini - La piazza diventa "Piazza Quattro Sì", con eventi e informazione sui referendum del 12 e 13 giugno

Milano, piazza dei Mercanti dalle 11.30 alle 16 - Banchetto informativo sui referendum

Roma ore 13, piazza di Spagna - "Gavettonata" pro referendum

Roma ore 15, via Sant'ambrogio 4 - "Il miglio nudo". Corsa nudista verso Montecitorio

Roma ore 16.30, piazza San Lorenzo in Lucina - Iniziativa informativa e coreografica per il Sì al referendum sul nuclerare promossa dal vicepresidente del Pe Angelilli, dall'assessore della Regione Lazio Malcotti e dai giovani del Pdl Officina Futura

Bari dalle 15 alle 20, libreria Feltrinelli - Letture sull'acqua bene comune

Milano, dalle 16 in via Durando 10 - Bovisa città aperta: incontro di informazione e approfondimento critico su acqua pubblica ed energia nucleare

Milano dalle 16 alle 21, Ovale del Campus di Architettura e Design (Bovisa) - "Bovisa città aperta": incontro di informazione critica su acqua pubblica ed energia nucleare. Spettacolo con comici di zelig e musica con Daniele COntardo (Modena City Ramblers)

Misterbianco (Catania), ore 16.30 in piazza Berlinguer - Carovana referendaria

Giarre (Catania) ore 16.30, sala degli specchi - Incontro dibattito sui refrendum

Bologna, dalle 17 alle 21.30 in piazza Maggiore - Banchetto informativo sull'acqua

Ferrara ore 17, Museo civico di Storia Naturale - Pomeriggio dedicato al nucelare

Foggia dalle 17 al teatro Umberto Giordano - Festa per l'acqua: arte e musica verso il referendum

Cagliari, alle 17 in piazza Garibaldi - Biciclettata per promuovere i "Sì"

Roma ore 17, parco la Cacciarella - "Assemblea pubblica: 4 sì per dire no"

Roma ore 17, sala consiliare municipio Roma XVI - Incontro-dibattito: "...è necessario difendere i beni comuni, l'Italia può farcela"

Roma, dalle 17 presso l'Area Verde di Via Cesena-Via Urbino - Tavolo di volontari del quartiere con volantini ed Informazioni sui Referendum

Acireale (Catania) ore 17, via Nicolosi - "Un altro sviluppo è possibile", incontro dibattito sul nucleare

Tarquinia (Viterbo) ore 17 in piazza Cavour - "4 volte Sì": chiusura della campagna referendaria

Bolzano dalle 17 alle 23, Piazza Matteotti - Festa con musica a favore del sì

Milano, dalle 17 alle 24 in via Durando 10 - Incontro di sensibilizzazione sui temi referendari

Napoli, dalle 17 alle 19 - "Noli me tango": donne in nero e tango blitz referendario. Partenza dalla Funicolare in Via del Parco Margherita

Monza ore 17,30, Camera del Lavoro - Tavola rotonda "Un quorum e una valanga di sì"

Palermo, dalle 17.30 alle 20.30 Via San Basilio 37 - Aperitivo e dibattito sui temi del referendum del 12-13 Giugno

Merano (Bolzano) ore 17.30, Piazzale della Stazione - Biciclettata per la città con i simboli di tutte le forze che appoggiano i referendum.

Venezia ore 17.30, campo S. Geremia - Presidio verso i referendum

Bari ore 17.30 - Grande concerto in Piazza Ferrarese

Bari, dalle 18 alle 22 in piazza Mercantile - Gabezo informativo sui referendum

Cinisello Balsamo (Milano) piazza Gramsci ore 18 - "La piazza dei 4 Sì": aperitivo, clownerie, musica e
spettacolo teatrale

Ascoli ore 18, libreria Rinascita - Proiezione del film "L'acqua dei Sibillini, sangue della terra"

Agrigento dalle 18 alle 24, villa Bonfiglio - Concerto per il referendum

Trento ore 18, Piazza Dante - Concerto in piazza pro referendum

Genova ore 18, piazza San Lorenzo - Evento "Risate per l'acqua"

Finale Ligure (Savona) dalle 18 all 21, Piazza Vittorio Emanuele - Silenzio e digiuno per i rferendum su acqua e nucleare

Savona ore 18, Corso Italia - Flash mob di Sinistra Ecologia e Libertà dal titolo "Tutti giù per terra": malori, decontaminazioni e soccorsi per dire no al nucleare e si ai quattro referendum

Sanremo, dalle 18 corteo dalla fontana dello Zampillo verso piazza Bresca e poi piazza San Siro. Intrattenimento musicale

Mestre, ore 18 a 'il Palco' (davanti al cinema Toniolo) - Incontro pubblico e dibattito sul referendum

Teramo, dalle ore 18 - Biciclettata pro referendum nel centro di Teramo (partenza dai giardini di Porta Madonna)

Siracusa, ore 18 - Biciclettata per il Sì contro il Nucleare e per l'Acqua Bene Comune: partenza da Viale S. Panagia e arrivo in piazza Archimede. A seguire proiezioni e musica al Circolo Arci Buzz (Via Perasso)

Napoli, dalle 18 nel centro storico - "Ma la notte... Sì": la notte insonne del centro storico per i referendum, con musica e balli

Torino 18.30, via Vandalino ang.via Crea - Manifestazione "4 SI" organizzata da Nuova Sinistra per Torino

Barletta ore 18.30, Corso Vittorio Emanuele (presso la statua di Eraclio)- Partenza biciclettata con arrivo in via Mura San Cataldo nei pressi della Cattedrale per la serata musicale con un DJ set di Pepsee, Riky R Love.

Brindisi, ore 18.30 - Critical Mass Pro Referendum: in bici per i quattro Sì

Molfetta (Bari) ore 18,30, piazza Paradiso - Chiacchierata sui referendum con gli anziani dell'Auser

Cosenza, presso salone di rappresentenza del Comune di Cosenza, ore 18.30 - Manifestazione "4 Sì per la democrazia"

Ortona (Chieti), dalle 18.30 alle 20 - Volantinaggio e dibattiti informativi nel centro storico. Alle 21 incontro-dibattito presso il Frantoio sociale in c.da San Donato

Roma 18.30, piazza Ormea - Assemblea aperta a tutti i cittadini per illustrare i 4 quesiti referendari

Milano, dalle 19.00 all'Arco della Pace - Concerto per sostenere i referendum: classica, jazz, rock... tutti uniti per votare Sì

Isernia, alle 19 in Piazza Celestino V - "Acqua, Sole ed Uguaglianza in Concerto": chiusura della campagna Referendaria per i 4 Sì

San Nicola la Strada (Caserta) ore 19, associazione culturale "Vivere insieme" - Incontro per illustrare i quesiti referendari e spiegare le ragioni della partecipazione al voto

Roma ore 19, piazza Madonna dei Monti - “Il Referendum Sì vince insieme”, evento per la chiusura della campagna per il Sì al Referendum del 12 e 13 giugno.

Roma ore 19, Roma Scout Center - Orientiamoci ai referendum

Pontinia (Latina) dalle 19 parco dell'unità d'Italia - Festa di chiusura della campagna elettorale

Solofra (Avellino) ore 19, Piazza Umberto I - Grande manifestazione pubblica sul referendum

Schio (Vicenza) ore 19.30, C. S. A. Arcadia, via lago di Tovel - Speattcolo teatrale "Acquamana"

Molfetta ore 19.00 Corso Umberto (Altezza Liceo Classico) - "Arte e musica a sostegno dei referendum",

Milano, dalle 19.30 in via delle Ande 15 - Apericena con musica e interventi

Novoli (Lecce) ore 19.30 nella Saletta della Cultura “Gregorio Vetrugno” (via Matilde) - Incontro con gli Ingegneri senza Frontiere per illustrare le ragioni del Sì ai due quesiti sull’acqua

Mottola (Taranto), ore 19 presso la Chiesa Battista - Iniziativa a favore dell'"Acqua Bene Pubblico"

Galatina dalle 19.30, piazza Alighieri - Festa di promozione della campagna referendaria con musica, pittura, installazioni e performance di artisti

Cava de' Terreni (Salerno) ore 19.30, Piazza Lentini "Fiaccolata per il sì"

Terni 19.30, Piazzaa della Repubblica - Happening contro il nucleare

Roma dalle 20, Via Alberto da Giussano 58 (Pigneto) - Spettacolo teatrale "Italia sì? Italia no? Italia sì sì sì sì

Roma, dalle 20 al teatro Centrale Preneste (Via Alberto da Giussano 58) - No-stop di artisti che si mobilitano per i referendum

Brindisi ore 20, Piazza San Sepolcro, Festa conclusiva della campagna referendaria

Buccinasco (Milano) dalle 20 in via Manzoni 10 - Aperitivo per i referendum al bar 'La Piazzetta' con il Dj set dei Puppies Sound

Corsico (Milano) dalle 20 in via Vittorio Emanuele II - Aperitivo per i referendum alla birreria Boccale

Cerreto Sannita (Benevento), ore 20 - Manifestazione pro Referendum

Gargnano (Milano) ore 20.30, Sala Castellano - Incontro pubblico in vista dei referendum popolari del 12 e 13 giugno su acqua pubblica e nucleare. Intervengono Mario Agostinelli, prof. Piero Giorgi, Ettore Brunelli

Casazza (Bergamo) dalle 20.30, Bottega equosolidale del Caracadè - “4 chiacchiere per dire 4 sì al referendum”

Braone (Brescia) ore 20.30, aula magna scuola primaria - Assemblea pubblica "Votiamo informati"

Massa Lombarda (Ravenna) in Piazza Matteotti dalle 20.30 - "Quando soffia il vento del sì": arte, danza, musica per i quattro sì

Milano ore 20.30, Piazza Duomo - Biciclettata per i nove referendum

Cento (Ferrara) ore 20.45 Palazzo del Governatore - Incontro per capire meglio i quesiti referendari

Parre (Bergamo) dalle 20.45, oratorio - Incontro pubblico sui referendum

San Donato Milanese, ore 20.45 presso la sala Consiliare (Via C. Battisti) - Incontro pubblico sul tema "Quali conseguenze in una società dove la legge non è uguale per tutti"

Crema (Cremona), ore 20.45 presso la Sala Alessandrini (via Matilde di Canossa, 18) - Conferenza sui temi energetici

Corsano (Lecce) Piazza S. Giuseppe, Concerto finale con la partecipazione dell'Officina Zoè, Maristella Martella (Tarantarte) ed altri gruppi.

Orbassano (Torino) ore 21, piazza Umberto I - Serata conclusiva della campagna referendaria "2 sì per l'acqua bene comune".

Riolo Terme (Ravenna) ore 21, sala consigliare - Iniziativa pubblica sui quesiti referendari organizzata da Sel

Torino ore 21 sala Ex-Fergat (Via Millio 20) - Incontro dal titolo "Noi abbiamo le idee chiare"

Brescia ore 21, sala oratorio di Santa Maria in Silvia (Via Sardegna) - Concerto refrerendario di Giorgio Cordini

Monteprandone (Ascoli Piceno) dalle 21 in piazza dell’Aquila - Discussione sul referendum e musica

Cesano Boscone (Milano) ore 21, sala della trasparenza di via Libertà - “Energia, acqua, legittimo impedimento - Le ragioni del sì”.

Vistrorio (Torino) ore 21 - Incontro "Acqua, nucleare, giustizia... abbiamo le idee chiare"

Messina ore 21 da Piazza Cairoli a Piazza Municipio - Fiaccolata per l'acqua pubblica

Firenze ore 21, Piazza Santa Maria Novella - Festa regionale di fine campagna referendaria

Milano ore 21, oratorio della parrocchia di San Gaetano - Incontro pubblico sui referendum nazionali e cittadini

Tribano (Padova) ore 21, piazza Martiri della Libertà - Incontro pubblico "L'acqua è un bene comune? Ovvero: meglio pubblica o privata? Serve all'Italia il nucleare?

Foggia ore 21, Piazza Cesare Battisti - Festa per l'acqua

Milano ore 21, via Jacopino da Tradate 9 - Incontro sull'acqua pubblica con il consigliere comunale Basilio Rizzo

Chieri (Torino) ore 21, Sala delle Concerie - dibattito sul referendum contro il legittimo impedimento

Foligno (Perugia) dalle 21 alle 23, P.za dell'Erba - Chiusura campagna referendaria con interventi di membri di IdV, SEL, PD e Rifondazione.

Torino ore 21, largo Saluzzo (San Salvario) - Iniziativa "Con la testa e con il quorum"

Centallo (Cuneo) ore 21, biblioteca civica - Acqua: cosa succede dopo i referendum?

Cecina (Livorno) ore 21.15, biblioteca comunale - Dibattito sui temi referendari con Pancho Pardi (senatore IDV) e Andrea Manciulli (segretario regionale pd)


VENERDI' 10 GIUGNO

Benevento, dalle 10 alle 24 presso la sede del "Quinto Elemento" (via S. Pasquale) - "Un'occasione comune: acqua, natura, cultura, musica..." con dibattiti, letture e musica dal vivo

Fuorigrotta (Napoli), dalle ore 10.30 alle 13 - Flusso Umano Pro Referendum verso la Rai in Via Marconi, con partenza da piazza S. Vitale

Napoli, dalle 11 alle 24 in piazza Bellini - La piazza diventa "Piazza Quattro Sì", con eventi e informazione sui referendum del 12 e 13 giugno

Venezia ore 15, c/o S. A. L. E - Incontro "Commons: un nuovo paradigma oltre il privato e oltre il pubblico"

Napoli ore 16-19, metropolitane linee 1 e 2 - "Irruzioni Metropolitane" brevi sketch teatrali nei vagoni delle metro

Roma, via Capoprati 12 dalle ore 16 - Biciclettata verso il Referendum

Caserta ore 16.30, stazione ferroviaria - Flash mob referendario

Anagni (Frosinone) ore 17 - Chiusura campagna refendaria lungo il centro storico: banchetti informativi, musica, video

Bronte (Catania) dalle 17 - Banchetto informativo in vista dei referendum

Bagheria (Palermo) dalle 17, Corso Umberto I - Bagheria si mobilita

Monterotondo (Roma) ore 17, circolo legambiente - aperitivo pre-referendario

Formello (Roma) ore 17, scuole elementari in Viale Umberto I - "Energeticamente, la festa di Legambiente di Formello"

Velletri ore 17.00, piazza Mazzini. - Marcia per l'acqua

Sinnai (Cagliari) dalle 17 nei locali della Biblioteca (ex municipio) - Esposizione della mostra realizzata nel 1978 contro il nucleare e la militarizzazione della Sardegna

Bari dalle 17 alle 20, incrocio stradale tra via Orazio Flacco e Via Giovanni XXIII - Volantinaggio organizzato da Libertà e Giustizia (Guarda tutti gli altri appuntamenti organizzati da LeG)

Pontedera (Pisa) dalle 17 alle 24, piazza Cavour - Festa di chiusura della campagna referendaria

Casale Monferrato (Alessandria) dalle 17 alle 22 in piazza Mazzini - "Sì vota": concerti per la chiusura della campagna referendaria

Arcore (Monza) dalle 17 alle 20.30 - Banchetto informativo presso la stazione FS

Messina dalle 17 alle 20, Piazza Cairoli - Manifestazione di chiusura della campagna referendaria

Pinerolo (Torino) dalle 17.30, Piazza Facta - Festa popolare per la chiusura della campagna elettorale

Pretoro (Chieti) dalle 17.30 - Inziativa pubblica in piazza per spiegare i quesiti referendari

Campobasso ore 17.30, piazza Municipio - Critical mass per i referendum

Torino ore 17.30, centro studi Sereno Regis 8 (via garibaldi 13) - Presentazione del libro L'Umanità di uno scienziato. Antologia di Giulio Alfredo Maccacaro Un'ultima occasione per riflettere su Salute, ambiente e democrazia prima dei referendum del 12 e 13 giugno

Catania, alle 17.30 in piazza Roma - "Come un fiume in festa": allegra passeggiata pro referendum

Napoli, dalle 18 alle 22 in tutto il centro storico - "Samba-parade per il centro storico: tingiamo di arancione i referendum"

Sulmona (L'Aquila) dalle 18 alle 20, piazza XX Settembre - Iniziativa di chiusura della campagna referendaria

Cividale del Friuli (Udine) dalle 18 alle 24, Piazza Paolo Diacono - Manifestazione di chiusura con burattinai e Banda Rithm & Blues

Vignola (Modena), dalle 18 in pizza dè Contrari - Serata conclusiva della campagna referendaria per l'acqua pubblica: spettacolo di burattini, tigellata, danze sull'acqua e concerto live con gli Audio2 Acoustic Duo

Perugia ore 18, caffè di Perugia, traversa di Corso Vannucci - Incontro "La legge è uguale per tutti?"

Nocera (Salerno) Ore 18 - Critical mass per l'acqua pubblica (raduno biciclette alle 18 in piazza municipio) / Ore 20: al termine della critical mass, festa dell'acqua pubblica (in piazza municipio)

Marsala ore 18, sala degli angeli Chiesa Madre - Incontro sui referendum organzizato a Azione Cattolica e Unione Giuristi Cattolici Italiani

Ostia antica (Roma) ore 18, parco dei Ravennati - "Quattrovoltesì", concerto "La Storia siamo noi" con repertorio di canatutori italiani

Roma ore 18, piazza San Giovanni - Ciclopasseggiata per l'acqua pubblica

Cagliari, dalle 18 alle 22 - Manifestazione finale della campagna referendaria con corteo da piazza S. Michele a Piazza del Carmine.

Caltavuturo (Palermo) ore 18, piazza Cav. Vittorio Veneto - Manifestazione conclusiva della campagna referendaria “Una festa comune per l’acqua di tutti”.

Latina, ore 18 piazzale ex Autolinee - Batti il quorum: tutti insieme con l'ombrello per formare la scritta "Sì", con musica e interventi sul referendum

Firenze, in Piazza Annigoni (Mercato di Sant'Ambrogio) dalle 18 alle 24 - Chiusura della campagna referendazia, con informazioni sui quesiti e intrattenimento per grandi e bambini e alla musica

Pisa dalle 18, piazza della pera - Manifestazione dei mille colori per i 4 Sì ai referendum

Cosenza, ore 18 in Piazza Loreto - "Maratona per l'acqua" a sostegno del Si per i referendum

Monfalcone (Gorizia) in piazza della Repubblica dalle 18 alle 21 - Concerto e comizio

Trecastagni Etneo (Catania) dalle 18 alle 23, piazza Marconi - Concerto per 4 sì ai referendum

Borgosatollo (Brescia), ore 18 in piazza Castello - Biciclettata referendaria

Gorizia, giardini di Corso Verdi dalle 18.30 alle 21 - Concerto e comizio

Brindisi, ore 18.30 - Critical Mass PRO REFERENDUM: in bici per i quattro Sì

Fermo, dalle 18 allo Chalet Batida (ex Big Fish) - "La partita del Quorum": torneo di calcetto sulla spiaggia, aperi-cena e letture con accompagnamento musicale e concerto

San Canzian d'Isonzo (Gorizia) dalle ore 18 - Biciclettata con partenza dal P.e.e.p. e arrivo a San Canzian d’Isonzo con bicchierata finale

Chiaravalle Centrale (Catanzaro) dalle 18 alle 24, Piazzale Liceo - Serata “Musica per i referendum”

Nocera inferiore (Salerno), piazza municipio dalle 18 alle 21 - Critical Mass e Festa dell’Acqua

Ortona (Chieti), dalle 18.30 alle 20 - Volantinaggio e dibattiti informativi nel centro storico

Roma dalle 18.30 alle 23.30, La città dellUtopia (Via Valeriano 3F) - Serata dedicata all’acqua alla vigilia dei referendum

Misterbianco (Catania) alle 18.30 in piazza Mazzini - Comizio di chiusura della campagna referendaria. Alle 21 in piazza Giovanni XXIII happy hour referendario

Tagliacozzo (L'Aquila), ore 18.30 in Piazza Duca degli Abruzzi - Incontro pubblico a Tagliacozzo: "Dire Sì a un futuro senza nucleare e con l'acqua pubblica, on è una scelta ideologica o di partito. È una scelta di civiltà!"

Jesi (Ancona) ore 18.30, Porta Valle - Biciclettata per l'acqua pubblica

Guastalla (Reggio Emilia) ore 18.30, parco I maggio - “4 sì per il futuro”. Evento di chiusura della campagna referendaria

Milano, dalle 18,30 all'Arco della Pace - Chiusura della campagna referendaria con musicisti e attori: da Eugenio Finardi a Claudio Santamaria, dagli Area a Simone Cristicchi

Melegnano (Milano) ore 18.30, pub Cavaliere Servito - Presentazione del libro "Enigma nucleare: 100 risposte dopo Fukushima" di Luca Carra

Floridia (Siracusa) dalle 18.30, piazza Aldo Moro - "Floridia vota sì". Evento di chiusura della campagna elettorale

Ferrara, dalle 19 in piazza Trento e Trieste - In concerto per i 4 Sì

Padova, in Piazza delle Erbe, dalle 19 alle 23 - "Teatro musica e parole" per liberare l'acqua e cancellare il nucleare

Frosinone, ore 19 in piazzale Martiri di Vallerotonda - Critical Mass contro Nucleare e Privatizzazione dell'acqua

Lioni (Avellino) dalle 19, Piazza San Rocco- "VOTA SI" Dibattito pubblico, distribuzione volantini e concerto finale. Evento è organizzato dalla Fondazione Officina Solidale in collaborazione con Comune di Lioni, Rouge S. p. a. ed altre associazioni locali.

Mogliano Veneto (Treviso) dalle 19, Piazza dei Caduti - Festa di chiusura della campagna refeerendaria con Felice Casson (Partito Democratico Senatore della Repubblica) e Massimo Donadi (Capogruppo Italia dei Valori alla Camera dei Deputati)

Palermo ore 19, circolo Vella (Piazza Rivoluzione ) - Festa referendaria

Torre annunziata (Napoli) ore 19 Corso Umberto - Manifestazione di chiusura della campagna referendaria

Montignoso (Massa Carrara), dalle 19 alle 23 in piazza Vittorio Veneto - Chi balla e canta va a votare: musica e interventi per 4 SI ai referendum

Carbonia dalle 19 alle 24, Villa Sulcis - ART 4 SI Artisti del Sulcis per il sì

Desenzano (Verona), ore 19 - Biciclettata per i referendum per le strade della città . Partenza da Piazza Matteotti.

Givoletto (Torino) dalle 19 alle 24, piazza della concordia - kermesse musicale con i Malarrunca (musica del sud) e gli Ossi Duri in favore dei referendum

Spoltore (Pescara), dalle 19 alle 22 in via Dietro le Mura - Happening per creare insieme le nostre ragioni del sì

Bassano del grappa ore 19.30, piazza Garibaldi - Flash mob referendario

Galatone (Lecce) alle 19.30 presso l'Ex Oleificio - Festa scaramantica! No unu, no doi, no tre, ma quattru sì!

Leverano (Lecce) in via Roma - Proiezione video e musica a sostegno dei Sì contro la privatizzazione dell'acqua e contro il nucleare

Fisciano (Salerno), sala consiliare "G. Sessa" ore 19.30 - Incontro pubblico sui referendum

Novoli (Lecce) ore 19.30, ancora nella Saletta della Cultura "Gregorio Vetrugno" - Incontro con la LILT (Lega Italiana Lotta ai Tumori) leccese sulle ragioni del Sì al quesito referendario relativo al nucleare

Trani (Bat) ore 19.30, sede del "comitato pro-referendum" - Biciclettata radioattiva

Marsciano (Perugia) ore 19.30, Museo del Laterizio - Manifestazione di chiusura della campagna referendaria

Firenze, ore 20 piazza Santa Maria Novella - Festa di chiusura della campagna referendaria con Irene Grandi, Stefano Bollani e altri artisti musicali

Verona ore 20, Lungadige San Giorgio - “Liberalacqua” Sbarco dei gommoni dei pirati dell’Adige

Teramo, dalle ore 20 in Piazza Martiri - Festa del sì con musica dal vivo

Comiso (Ragusa) dalle 20 alle 24 - "Noi un mondo così non lo vogliamo" 4 si per rendere l'Italia un paese migliore. Musica e dibattiti non stop dalle 20 alle 24

Pontinia (Latina) ore 20 presso i giardini pubblici viale Italia - Proiezione film, concerti, dibattito, enogastronomia

Donoratico (Livorno) ore 20, parco delle sughere - Serata di chiusura della campagna referendaria

Bisceglie (Bat) Piazza Diaz (Stazione FFSS), ore 20.00 partenza del Corteo Cittadino. Ore 21.00. Comizio del Comitato Referendario "2 SI per l'Acqua Bene Comune" Ore 22.00. Proiezione del dvd "Acqua Bene Comune"

Castellana Sicula (Palermo) - Proiezione nella piazza principale del film "Il Pianeta Verde" e forum conclusivo con appello per il voto

Torre del Greco, al teatro di Sant'Anna alle ore 20.30 - Proiezione del film "Water makes money - Acqua che fa profitti". L'ingresso sarà gratuito e verrete accolti con assaggio di prodotti equi e bio a Km zero e ricette a sorpresa

Crema (Cremona), ore 20.30 in piazza Giovanni XXIII - Biciclettata per i referendum

Menfi (Agrigento) dalle 21, Piazza Vittorio Emanuele III - "Musica per il sì", grande concerto per sensibilizzare la popolazione al voto, in vista dei referendum del 12 e 13 giugno.

Terni ore 21, Piazza Europa - Concerto di chiusura della campagna referendaria "Referendum Rock: 4 Si per il tuo Futuro" con Outback + Laccati&Sfonati

Grontardo (Cremona) ore 21 - Interventi di Don Bruno Bignami, dirigente provinciale Acli, e Domenico Negri, referente del comitato, sui temi referendari

Ivrea (Torino) ore 21, Castello - Grande festa referendaria

Savigno (Bologna) ore 21, palazzo comunale - Incontro "Nucleare giù il sipario"

Sondrio ore 21, piazza Garibaldi - Concerto rock di fine campagna referendaria

Montefano (Macerata), ore 21.15 presso la sala Olivi nel palazzo comunale - Incontro per discutere sul referendum

Castelnuovo di Garfagnana (Lucca), ore 21.15 presso la Sala Suffredini - Proiezione del film inchiesta "Water Makes Money"

Grottamare (Ascoli Piceno) ore 21,15 alla sala Kursaal - Concerto di Theresia Bothe dedicato a all'acqua, ai diritti e a tutti i beni comuni

Roma ore 22.30, via Palmiro Togliatti - parco Madre Teresa di Calcutta - Iniziativa di "Artisti romani per il sì"

San Giuliano Milanese (Milano) dalle 23, via Risorgimento 21 - Serata Raggae per promuovere il referendum