Uno dei fattori determinanti dei problemi ambientali e sociali del nostro pianeta deriva dalla crescita demografica. Non si tratta tuttavia di un fenomeno recente bensì di una crescita progressiva cominciata con l'umanità stessa.
La popolazione dal neolitico ad oggi
Nel Neolitico la popolazione mondiale era stimata a 10 milioni di persone. Circa 200-300 milioni durante l'impero romano. Neanche durante i secoli bui (per l'Europa) del medioevo il trend demografico mondiale ha rallentato la sua corso, fino a raggiungere 500 milioni di persone nel 1650. Da questo momento in poi qualcosa iniziò a cambiare, la lenta crescita della popolazione dei millenni precedenti mostrò una rapida accelerazione raddoppiando nel giro di soli 150 anni. Agli inizi del 1800 il pianeta raggiunse il miliardo di persone. Negli ultimi 100 anni la popolazione della Terra è passata da 1,6 miliardi a 6 miliardi di persone. Ogni anno si aggiungono 80 milioni di anime.
L'aumento della popolazione non è però omogeneo nei paesi del mondo. I paesi ad elevato sviluppo tendono a invecchiare rasentando la 'crescita zero', quelli in via di sviluppo registrano una vera e propria esplosione demografica a seguito di elevati tassi di natalità e al calo di quelli di mortalità. I ritmi di crescita stanno rallentando, pur restando molto elevati in Africa e in Asia. In base a una prospezione futura la popolazione mondiale potrebbe raddoppiare, arrivando a 10-12 miliardi di persone, entro il 2050.
Crescita demografica dal 1960 al 2010
- Europa
da 605 milioni a 733 milioni di persone - America settentrionale
da 199 milioni a 344 milioni di persone - America meridionale
da 217 milioni a 580 milioni di persone - Africa
da 282 milioni a 1007 milioni di persone - Asia
da 1793 milioni a 4251 milioni di persone - Oceania
da 16 milioni a 34 milioni di persone
Come si può facilmente intuire dai dati i paesi industrializzati (Europa e America) ospitano soltanto il 15% della popolazione mondiale. I tassi demografici non sono sufficienti a garantire, in qualche caso, nemmeno il rinnovo delle generazioni (cosiddetta crescita zero). Al contrario i paesi in via di sviluppo rappresentano più di 3/4 della popolazione mondiale crescono in media del 2% l'anno. La stessa Europa a inizio secolo pesava per il 19% sulla popolazione mondiale, oggi soltanto dell'11%. Se quindi il mondo non vi sembra più quello che conoscevate negli anni '60 e '70... ebbene è vero. La popolazione mondiale è in rapido cambiamento.
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