Dl anticorruzione in dirittura d’arrivo? Il punto sulla situazione
Il disegno di Legge anticorruzione sembra vicino
all'approvazione. La soglia delle 150mila firme è stata raggiunta e
l’appello di Repubblica, per un’approvazione rapida della legge
anticorruzione, è stato sottoscritto da decine di migliaia di italiani.
E
sembra che la sua approvazione non verrà ostacolata in alcun modo: il
segretario del Pdl, Angelino Alfano, continua ad assicurare che il suo
partito non porrà ostacoli: “Io sono il primo firmatario della legge
anticorruzione. Io l’ho presentata e portata in parlamento con il
governo Berlusconi. Siamo per una approvazione rapida, speriamo che
venga approvato in tempi rapidi”.
E rivendica: “Abbiamo proposto
un emendamento, che giornalisticamente è stato ribattezzato anti-batman
ma potrebbe essere chiamato anti-ladri, che punisca chi si è
approfittato dei fondi consiliari”. Il ministro dello Sviluppo, Corrado
Passera, dice poi: “Vogliamo far passare a tutti i costi il ddl
anticorruzione, siamo convinti di poter trovare il consenso”.
E
il ministro della Giustizia Paola Severino assicura: “Stiamo arrivando
alla meta. Il lavoro di limatura del testo definitivo non è ancora
terminato in Commissione giustizia al Senato, ma sia chiaro che il
disegno complessivo non può essere cambiato. Continuo a lavorare, sono
una perfezionista, perchè fino a quando non penso di aver raggiunto, non
dico la perfezione, ma almeno i migliori risultati possibili, non mi
fermo".
“Il governo metta la fiducia sulla legge anticorruzione e
chiudiamola lì, senza preoccupazioni e senza tentennamenti”, ha invece
dichiarato il segretario del Pd Pierluigi Bersani. E ieri sera la legge
anti corruzione è stata protagonista anche della puntata di ‘Report’ su
Rai Tre condotta da Milena Gabanelli. Dopo aver affrontato gli ultimi
casi di corruzione dei politici e uomo dello Stato e spreco di fondi dei
partiti, fra situazione e nomi di coinvolti, si è parlato del decreto
corruzione.
Nella presentazione sul sito internet si legge ‘Sono
13 anni che il Consiglio d’Europa chiede invano all’Italia di recepire e
ratificare la Convenzione Civile e Penale di Strasburgo sulla
corruzione. Secondo la Corte dei Conti, il costo della corruzione per il
nostro Paese è di 60 miliardi l’anno. Una cifra impressionante, ma ci
siamo mossi solo dopo l’ennesimo scandalo sui finanziamenti per la
ricostruzione post terremoto de L’Aquila, quello che ha coinvolto la
famigerata cricca, perchè nelle Commissioni del Parlamento si discutesse
per la prima volta un disegno di legge contro la corruzione nella PA.
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