mercoledì 6 febbraio 2013

Bancomat, social, smartphone e web: 10 regole per difendere la nostra privacy



La diffusione di dispositivi tecnologici e l'espansione delle community più popolari ha travolto le il muro che difende i nostri dati personali. Qualche piccolo consiglio, per gli utenti più o meno esperti, per provare a proteggersi da occhi indiscreti.
 
Siti web che spiano le nostre navigazioni, estranei che sbirciano tra le foto su Facebook, mogli gelose che passano al setaccio sms e foto scattate dal nostro smartphone, criminali informatici che accedono indisturbati alle nostre caselle di posta. I pericoli per la nostra privacy sono molti, e aumentano di giorno in giorno con l'arrivo di nuovi servizi e dispositivi tecnologici. Secondo Marco Calamari, uno tra i più noti esperti del settore in Italia, le insidie maggiori sul web vengono certamente dai social network e "dall'effetto di assuefazione alla fornitura dei propri dati personali che essi, per la loro stessa natura e sopravvivenza, devono perseguire al massimo grado". Per questo, continua Calamari, "le comunità sociali sono senz'altro da evitare, come in generale tutti i servizi che chiedono una registrazione che non si limiti ad un nickname ed un'indirizzo di posta ma includa anche dati personali come nome, data di nascita, indirizzo etc.". La soluzione a garanzia della nostra privacy potrebbero essere leggi più stringenti? Non proprio, secondo Calamari infatti le "leggi in materia, spesso corrette come principi, quasi sempre non possono essere efficacemente applicate in contesti transnazionali. In contesti locali invece vengono spesso aggirate usando scappatoie ben note".

Qual è dunque la soluzione? Esistono dei comportamenti pratici e dei consigli per proteggersi da occhi indiscreti. Eccone 10 alla portata di tutti, o quasi:


1) Impostare una password su smartphone, tablet e portatile.
Sono sempre con noi e custodiscono pezzi importanti della nostra vita: smartphone, tablet e notebook conservano le nostre rubriche, le foto delle vacanze, i nostri documenti di lavoro, i primi passi di nostra figlia, gli excel con la nostra contabilità e chi più ne ha più ne metta. Basta lasciarli incustoditi ed occhi indiscreti potrebbero facilmente ottenere informazioni sensibili, ecco perché è sempre importante impostare una password di accesso. Che abbiate un iPhone 5, un Samsung Galaxy S3, un iPad un un portatile non dimenticate che la piccola "scocciatura" di immettere la propria parola chiave ogni volta che si accede al dispositivo può rivelarsi una barriera in grado di scoraggiare chi voglia ficcare il naso nei vostri dati.

2) Creare un avviso su Google con il nostro nome.
Che cosa dicono di noi sul Web? Sia che siate degli "Internet-dipendenti", sia che ignoriate social network e chat, potreste essere oggetto di critiche o complimenti per quello che fate. Nel peggiore dei casi invece qualche pirata informatico potrebbe essere entrato in possesso dei vostri account digitali e averli divulgati sul Web. Per monitorare se e quando si parla di voi, nel bene o nel male, è una buona abitudine utilizzare gli avvisi di Google, i cosiddetti Alert. Basterò inserire il vostro nome e cognome e il vostro indirizzo email per ricevere un messaggio ogni volta che verrete citati da qualcuno sul Web. Un modo comodo e automatico per controllare la propria reputazione.

3) Disconnettersi dai servizi che usiamo.
Immettere ogni volta la propria password per entrare in Facebook e Gmail è una grande seccatura. Meglio rimanere sempre connessi ai servizi che usiamo di più, no? Niente di più sbagliato, soprattutto se condividiamo il computer o tablet con altre persone oppure lavoriamo in un open space in cui l'accesso al nostro pc è alla portata di tutti. È buona norma, una volta terminate le operazioni sui servizi online che usiamo più di frequente, effettuare la disconnessione del nostro account. In questo modo renderemo la vita difficile a chi voglia dare una sbirciatina alle nostre foto private su Facebook o alle nostre email.

4) Non dare la propria email a tutti.
Fornire il proprio indirizzo email al primo sito Web in cui ci si imbatte è il miglior modo per avere in poco tempo la propria casella di posta inondata di spam, o nel peggiore dei casi da virus e truffe. Ecco perché si può ricorrere a servizi che creano degli indirizzi email temporanei, ideali per non ricevere più spam. Ce ne sono diversi, i migliori in assoluto però sono Mailinator e 10MinuteMail.

5) Criptare i dati sul proprio computer.
Non occorre essere degli 007 per proteggere i dati presenti sul proprio pc. Sia Windows che Mac OS offrono strumenti integrati per criptare i propri file in pochi clic. Per Windows c'è BitLocker, un software integrato nelle versioni pro del sistema Microsoft, che consente di crittografare tutto il proprio hard disk, rendendo impossibile la lettura da parte di estranei che vogliano curiosare nei nostri file. Anche su Mac esiste uno strumento chiamato FileVault che rende indecifrabile il contenuto del nostro hard disk per chiunque. Se invece cercate un software che funzioni indifferentemente su Windows, Linux e Mac il migliore è TrueCrypt anche se non è proprio semplicissimo da usare.

6) Abilitare la verifica in due passaggi su Gmail.
Perché accontentarsi di usare una sola password quando se ne possono utilizzare due? Google permette da tempo di attivare su Gmail la verifica in due passaggi. Grazie a questa funzionalità il login a Gmail e agli altri servizi di Google avverrà non solo inserendo la propria password ma anche un codice numerico generato di volta in volta attraverso un'applicazione per iPhone o Android. E in caso di perdita del telefono? Google fornisce dei codici che possono essere usati per accedere alla propria casella di posta anche in caso di smarrimento o furto del proprio smartphone.

7) Pagare in contanti o con monete elettroniche.
Qualsiasi acquisto fatto con carta di credito o bancomat è tracciato. Non è facile effettuare delle transazioni anonime ma ci si può riuscire. Se acquistiamo da negozi fisici è consigliabile pagare in contanti, un metodo sicuramente scomodo ma utile per non lasciare tracce, soprattutto se si acquistano beni o servizi che potrebbero metterci in imbarazzo o rivelare delle abitudini che vogliamo rimangano "segrete". Se invece preferite fare acquisti online le cose si complicano un po', ma se si è utenti un po' evoluti il rimedio c'è. Si può usare per esempio la moneta elettronica BitCoin, creata appositamente per effettuare transazioni che non rivelino l'identità dell'acquirente. L'utilizzo di BitCoin non è proprio semplice ma esistono servizi che promettono di rendere l'invio e la ricezione di denaro alla portata di tutti come OKPay o la startup BitPay.

8) Aggiornamenti su Facebook visibili soltanto agli amici.
Privacy su Facebook? Non è facile perseguirla sul social network di Zuckerberg. Tuttavia, con dei piccoli accorgimenti si possono fare passi da gigante nel concedere soltanto a "pochi intimi" di poter sbirciare tra i nostri aggiornamenti. Come? Basta un clic sull'icona a forma di lucchetto per accedere ai collegamenti rapidi alla privacy, da qui dovremo andare sulla voce "Chi può vedere le mie cose?" e impostare "Amici" sotto la scritta "Chi può vedere i miei post futuri?". Il gioco è fatto: da ora in poi tutti i nostri aggiornamenti saranno visibili soltanto ai nostri amici. Se invece volete ripulire il vostro passato su Facebook da aggiornamenti o foto imbarazzanti allora la soluzione è Facewash.

9) Pulire la cronologia di navigazione del browser.
Che usiate Internet Explorer, Chrome, Firefox, Safari o Opera dovreste fare attenzione alla cronologia delle vostre navigazioni. Uno sguardo ai siti visitati può dare un'idea sufficientemente chiara delle nostre abitudini. Ecco perché è importante pulire settimanalmente o giornalmente la cronologia di navigazione o ancora meglio usare la funzione di navigazione in incognito offerta ormai da tutti i principali browser. Non dimenticate però che esistono anche altri modi per "tracciare" le nostre abitudini di navigazione, per esempio i cookie. Si tratta di file di testo che vengono installati sui browser dai siti web visitati e permettono di identificarci. Per questo è opportuno ripulire a scadenze fisse questi ospiti indesiderati tramite le impostazioni di privacy dei vari browser oppure ricorrendo a uno dei tanti "pulitori", tra i migliori per Windows consigliamo CCleaner.

10) Mascherare il proprio indirizzo IP.  
A qualsiasi computer navighi su Internet viene assegnato un indirizzo IP, un identificativo numerico che può rivelare preziose informazioni su di noi come il luogo geografico dove ci troviamo e l'Internet provider utilizzato. Per navigare in modo anonimo è necessario modificare il nostro indirizzo IP utilizzandone un altro non direttamente collegabile a noi. Esistono diversi medi per mascherare il proprio IP, tra questi il più efficace è Tor, un sistema che permette di rendere assolutamente anonime le nostre navigazioni. Tor è gratuito, open source e gestito dalla associazione senza fini di lucro The Tor Project. L'utilizzo è molto semplice grazie al cosiddetto Tor Browser Bundle, un software che si occupa di rendere la nostra navigazione anonima in pochi clic. Se invece siete disposti a spendere qualche euro allora le soluzioni più efficaci per navigare in modo anonimo sono le VPN, si tratta di servizi che offrono navigazione veloce, protetta e al riparo da occhi indiscreti. Ne esistono moltissime, tra le migliori c'è iPredator e l'italiana AirVPN.

MATTEO CAMPOFIORITO (La Repubblica - 06febbraio 2013)

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