lunedì 25 marzo 2013

Non ci parliamo coi giornalisti!

Caro Severgnini,
si è mai chiesto perché Grillo non parla con i giornalisti italiani? A proposito ha dimenticato di chiarire che invece rilascia tranquillamente interviste ai giornalisti stranieri.
Forse perché dopo 30 anni di ossequi alla POLITICA che ha riempito giornali, talk show, programmi TV e quotidiani di cialtronesche interviste e dichiarazioni ipocrite non li ritiene più credibili. E lo ha anche affermato più volte nel corso degli ultimi anni.
La mia opinione è che ha in gran parte ragione. Trovo i giornalisti italiani, tranne qualche raro esempio di indipendenti che occorre cercare nei blog, una casta ossequiosa al potere di chi li paga, senza neanche la necessità di essere direttamente comandati. Certo ci sono le eccezioni e su questo sono in disaccordo con Grillo. Parlare in maniera selezionata con chi, indipendentemente da come la pensa, ha dimostrato di essere autonomo e indipendente sarebbe cosa buona e giusta. Gli altri se ne vadano affan… con buona pace per i principi illuminati che professano, ma non mettono in pratica.

Mauro Barberi
 
TUTTI non credibili, dunque? Troppo comodo. Io lo chiamo, invece, un modo astuto per evitare controlli, obiezioni e domande. Tanto c’è chi la beve, caro Barberi! Beata ingenuità.

Aggiungo: in una democrazia normale, questo atteggiamento sarebbe considerato inaccettabile. In una democrazia superficiale di tifosi (tifocrazia?) viene tollerato questo sillogismo: “i giornalisti sono antipatici, quindi noi non ci parliamo”.

http://italians.corriere.it/2013/03/25/giornalisti/


 

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