giovedì 2 ottobre 2014

Risparmi, regole e ragione


Mi confortava la frase incorniciata e collocata in bella evidenza sulla parete dietro la sua scrivania.
Mi faceva superare anche l’istintiva diffidenza che provo quando qualcuno  per venderti qualcosa - sia esso un tappeto o, come in quel caso,  prodotti finanziari - trasforma tutti i tuoi molteplici dubbi  in poche e granitiche certezze, guarda caso sempre foriere di risvolti positivi.  Per questo, dopo qualche iniziale tentativo di confutare senza successo le argomentazioni di quel promotore finanziario, avevo finito per dargli ragione e  accettare i suoi consigli;   gli avevo affidato pertanto  i miei risparmi che, a suo dire,  sarebbero stati impiegati in investimenti immancabilmente sicuri e redditizi.
Quella frase, infatti, mi tranquillizzava; chi mostrava con orgoglio quella massima nel proprio ufficio non poteva non essere connotato da un forte senso etico e da un intransigente rispetto dei canoni di correttezza. Questo, unitamente alle competenze professionali che trasparivano dalle sue parole,  mi induceva a pensare a una sorta di infallibilità dei suoi ragionamenti.
Quando, qualche tempo dopo, ho saputo che il promotore  era stato licenziato e sottoposto ad indagini penali e amministrative per gravi irregolarità e per aver frodato i propri  clienti, mi è venuta in mente quella frase che tanto  mi aveva rassicurato: “Potete infrangere le regole senza dargli importanza. Alla fine saranno le regole a infrangere voi proprio perché non le avete rispettate”.
Tutto sommato non mi ero sbagliato: anche questa volta il mio interlocutore aveva avuto indubbiamente ragione!

P.T.     
                                                          

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