sabato 22 agosto 2015

Edoardo Pellegrini: "Romanziere autonomo" autore di "Angeli o Angeli" e "Percorsi e incontri"



Credo che sarà capitato anche a tanti altri palermitani di avere incrociato in via Ruggiero Settimo, all’angolo di via Belmonte, Edoardo Pellegrini. Una persona gradevole che con molto garbo intrattiene o almeno cerca di intrattenere  occasionali passanti, prima per stimolarne reazioni su argomenti complessi che riesce ad esporre rapidamente, poi, se gli lasci lo spazio, proponendoti un romanzo autoprodotto. Nel mio incontro, intrigato anche dal personaggio che di certo incuriosisce, ho aderito alla proposta acquistando copia del suo libro.

Dopo qualche settimana ne ho cominciato la lettura che ho ultimato in brevissimo tempo. “Percorsi e incontri”, edito nel luglio 2012; supportato da una buona scrittura, mi è apparso un romanzo alquanto originale.

Definirne il genere risulta compito arduo, di certo è un’opera coinvolgente, per nulla banale, che evidenzia una veemente vena creativa dell’autore. L’estrosità dialettica di Pellegrini corrisponde alla sua voglia di comunicare. Del resto l’invito al lettore di interloquire in merito al suo scritto ne è testimonianza. Al riguardo, nel sito lo stesso autore si propone, in modo inconsueto, per l’invio gratuito della sua opera prima  “Angeli o Angeli” pubblicata nel 2008, ricezione verificata e avuta a strettissimo giro di email.

Dopo alcune settimane, ne ho iniziato la lettura ed ho subito riscontrato lo stile sobrio e scorrevole che caratterizzava già “Percorsi e incontri”. Stesso metodo di scrittura e stessa efficacia comunicativa mi hanno fatto attendere con ansia l’immancabile colpo di scena che puntualmente anche in questo caso arriva e che costituisce poi centralità della vera storia,

Anche qui la prima parte del romanzo risulterebbe apparentemente strana e leggera, ma rimane pienamente coerente e significativa premessa per l’intero racconto.

Nel leggere “Angeli o Angeli” il pensiero porta subito a Nanni Moretti ed al suo film “Habemus Papam” del 2011. Però, anche se è comune l’idea dell’aspetto umano dei personaggi principali nelle storie, lo svolgimento dei due racconti si sviluppa su percorsi completamente diversi.

Non saprei dire quale fra i due libri di Edoardo Pellegrini  possa definirsi il migliore, di certo entrambi hanno uno specifico stile, un loro spessore e un’originalità che li accomuna.

Per quanto superfluo posso ben dire che risulterebbero entrambi meritevoli di maggiore visibilità e di una più ampia platea. Per i contenuti e le trame si omette ogni anticipazione per mantenere intatta la curiosità del lettore.

Essec

Nessun commento:

Posta un commento

Tutto quanto pubblicato in questo blog è coperto da copyright. E' quindi proibito riprodurre, copiare, utilizzare le fotografie e i testi senza il consenso dell'autore.