mercoledì 10 gennaio 2018

Antonio Curcio: "Solitudini" - ArciPorco Rosso Palermo dal 12 al 27 gennaio 2018

 


Antonio Curcio nasce a Palermo nel 1965. Cresciuto e laureatosi per le strade ed i vicoli della sua città, dopo vari tentativi malriusciti di lavorare come una persona "perbene", decide che in questa vita c'è una sola possibilità per lui che sia coerente con le cellule di cui è composto: fare un lavoro creativo.

Dopo avere pubblicato a Milano una silloge di poesie apre, nel 1996, la sua bottega in corso Vittorio Emanuele, che chiama Lo Studiolo. E' questa bottega che diventa, oltre il suo studio personale, il punto d'incontro di artisti, in special modo street artists, provenienti da ogni parte del mondo.

E' la strada, in ogni sua forma ed in ogni sua espressione, che influenza la pittura di Antonio, la sua ricerca e financo il suo modo di vivere. E' in strada che trova i suoi materiali prediletti: vecchie mattonelle innanzitutto, ma anche vecchi legni ed altri oggetti in disuso. Il suo metodo pittorico si forma e si plasma, raffinandosi di continuo, su oggetti di recupero.

La pittura in strada, street art e graffiti, attirano come una calamita la sua attenzione, tanto che crea un suo alter ego, B1, che agisce appunto in strada, mutuando l'esperienza del laboratorio sui muri della città.

Prendendo le distanze dagli artisti convenzionali, l'alter ego di Antonio pensa e parla ai suoi astanti sviscerando problematiche non solo personali, ma anche sociali perchè, come insegna Brecht, "L'arte non è uno specchio per riflettere la realtà, ma un martello per forgiarla". I soggetti dei lavori di Antonio non sono perciò contemplativi, non mirano alla perfezione estetica, non vogliono sentirsi dire "ma quanto sei bello, quanto sei bravo" ma tendono a solleticare un pensiero, ad instillare un dubbio, a minare il "tranquillo" quieto vivere del borghese medio.

Abitualmente restio a mettersi in mostra (ha rifiutato personali in un lungo elenco di siti istituzionali "di prestigio"), Antonio ha accettato di esporsi al Porco Rosso per la comunanza di intenti e -perchè no?- per empatia con il luogo e con i suoi frequentatori. Qui presenta una serie di lavori su legno, incentrati sul suo alter ego B1, che ha come tema dominante l'alienazione dello stile di vita contemporaneo.
La mostra prende perciò il titolo di "Solitudini".

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