Facebook ha lanciato un nuovo prodotto. Ma
stavolta non si tocca né riguarda la piattaforma in senso stretto e
nell’immediato. O meglio, riguarda gli sviluppi futuri. Si chiama Flick
ed è una nuova unità di tempo. Sì, adesso Menlo Park reinventa anche il
tempo, come volesse riprogettare i secondi, i minuti e le ore. La
notizia arriva da una pagina Github sulla quale viene spiegato cosa
siano i “flick”: “La più piccola unità di tempo più grande di un
nanosecondo”, definita come 1/705.600.000 di secondo. Come termine di
paragone basti pensare che un nanosecondo è 1/1.000.000.000 di secondo.
Un Flick, insomma, equivarrebbe a 1,41 nanosecondi. O, volendo, a
1/705.600.00 di secondo.
Flick sta per “frame tick” e servirà, secondo l’inventore, l’ingegnere
di Facebook Christopher Horvat impegnato proprio nel team dedicato alla
“social virtuality”, come nuova unità di tempo da applicare e utilizzare
nei contesti della realtà virtuale e nella distribuzione dei contenuti
in quegli ambienti. L’obiettivo è infatti predisporre per gli
sviluppatori in C++ un’unità di tempo pulita, che cioè non includa
virgole e dunque punti decimali, per trasportare i contenuti nei
contesti virtuali (per esempio nello standard a 24 fps, che è la misura
della maggior parte dei film, ogni frame corrisponderebbe a 29.400.000
flick). Nell’ambito della programmazione ci si può infatti ritrovare
spesso alle prese con frazioni di secondo, numeri decimali e periodici,
obbligando ad approssimazioni che possono pesare sulla precisione del
risultato finale.
Al netto dei dettagli tecnici e matematici, che possono confondere, il
punto è capirne gli usi: rendere la vita più semplice ai programmatori.
Fare in modo che, indipendentemente dalla frequenza audio o video (da
24Hz a 120 Hz passando per le altre) e dunque dallo strumento che si
utilizza per visualizzare un contenuto, i fotogrammi possano essere
sincronizzati senza errori. Neanche i più piccoli. Si pensi per esempio
allo standard dei 60 fps utilizzati nell’industria dei videogiochi: un frame ogni 1/60 di
secondo significa un fotogramma ogni 16,666666 millisecondi. Un numero
periodico che, approssimato, diventa qualcosa di diverso da se stesso.
Tradotto nella nuova unità, si tratterebbe di un “semplice” frame ogni
11.760.000 flick.
Simone Cosimi (La Repubblica - 23 gennaio 2018)
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