martedì 13 febbraio 2018

Istat: 8,8 milioni di donne vittime molestie sessuali, 3,1 milioni gli uomini.




Si stima che siano 8 milioni 816mila (43,6%) le donne fra i 14 e i 65 anni che nel corso della vita abbiano subito qualche forma di molestia sessuale e si stima che siano 3 milioni 118mila le donne (15,4%) che le hanno subite negli ultimi tre anni. Non solo: emerge anche che nel corso della vita 1 milione 173mila donne (7,5%) siano state vittima di ricatti sessuali sul luogo di lavoro per essere assunte, per mantenere il posto di lavoro o per ottenere progressioni nella carriera.
Solo negli ultimi tre anni sono 167mila le donne che in ufficio o in azienda hanno subito queste forme di ricatto (l'1,1%); al momento dell'assunzione ne sono state colpite più frequentemente le donne impiegate (37,6%) e le lavoratrici nel settore del commercio e dei servizi (30,4%). La quota maggiore delle vittime, inoltre, lavorava o cercava lavoro nel settore delle attività professionali, scientifiche e tecniche (20%) e in quello del lavoro domestico (18,2%). Nell'11,3% dei casi le donne vittime hanno subito più ricatti dalla stessa persona e il 32,4% dei ricatti viene ripetuto quotidianamente o più volte alla settimana. La grande maggioranza delle vittime (69,6%) ritiene molto o abbastanza grave il ricatto subito. Nonostante questo, nell'80,9% dei casi, le vittime non ne hanno parlato con nessuno sul posto di lavoro. Quasi nessuna, inoltre, ha denunciato quanto accaduto alle forze dell'ordine. 
Sono diffuse anche le molestie attraverso il web: nel corso della propria vita il 6,8% delle donne ha avuto proposte inappropriate o commenti osceni o maligni sul proprio conto attraverso i social network e all'1,5% è capitato che qualcuno si sia sostituito per inviare messaggi imbarazzanti o minacciosi od offensivi verso altre persone. In questo caso il dato degli uomini non è particolarmente diverso (rispettivamente 2,2% e 1,9%).
La percezione della gravità delle molestie fisiche subite è molto diversa tra i generi: il 76,4% delle donne le considera molto o abbastanza gravi contro il 47,2% degli uomini.
Se nel loro insieme i dati sulle molestie sessuali sulle donne risultano comunque in costante diminuzione dal 1997-1998 a oggi, (diminuiscono le vittime di esibizionismo, di telefonate oscene, di molestie fisiche e, anche se in misura minore, le vittime di pedinamenti e di molestie verbali), risultano invece stabili i ricatti sessuali sul lavoro. 
Sono soltanto alcuni dei dati che emergono nel Rapporto Istat: "Le molestie e i ricatti sessuali sul lavoro" nel 2015-2016, diffuso oggi.
E per la prima volta sono rilevate le molestie a sfondo sessuale anche ai danni degli uomini: si stima che 3 milioni 754mila uomini le abbiano subite nel corso della loro vita (18,8%), 1 milione 274 mila negli ultimi tre anni (6,4%). 
Gli autori delle molestie a sfondo sessuale risultano in larga prevalenza uomini: lo sono per il 97% delle vittime donne e per l'85,4% delle vittime uomini. 
Le molestie verbali sono la forma più diffusa sia nel corso della vita (24% delle donne e 8,2% degli uomini) sia nei tre anni precedenti all'indagine. 
Le molestie con contatto fisico, ovvero le situazioni in cui le vittime sono state accarezzate o baciate contro la loro volontà, sono state subite nel corso della propria vita dal 15,9% delle donne e dal 3,6% degli uomini. 
Nella maggior parte dei casi, il 60%, questo tipo di molestie sono perpetrate da estranei o da persone che si conoscono solo di vista (15,8%). Considerando l'intero corso della propria vita, avvengono più frequentemente sui mezzi di trasporto pubblici per le donne (27,9% dei casi) mentre per gli uomini nei locali come pub, discoteche, bar (29,2%).

R.it - Cronaca


(Ndr. Per completezza d'informazione e per quanto ovvio, dalla rilevazione statistica rimangono esclusi i casi dei "non molestati" resisi nello stesso arco temporale disponibili, anch'essi significativi, che invece ne hanno fatto potenziale strumento per agevolare la propria carriera)


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