Si stima che siano 8 milioni 816mila (43,6%)
le donne fra i 14 e i 65 anni che nel corso della vita abbiano subito qualche
forma di molestia sessuale e si stima che siano 3 milioni 118mila le donne
(15,4%) che le hanno subite negli ultimi tre anni. Non solo: emerge anche che
nel corso della vita 1 milione 173mila donne (7,5%) siano state vittima di
ricatti sessuali sul luogo di lavoro per essere assunte, per mantenere il posto
di lavoro o per ottenere progressioni nella carriera.
Solo negli ultimi tre anni sono 167mila le
donne che in ufficio o in azienda hanno subito queste forme di ricatto
(l'1,1%); al momento dell'assunzione ne sono state colpite più frequentemente
le donne impiegate (37,6%) e le lavoratrici nel settore del commercio e dei
servizi (30,4%). La quota maggiore delle vittime, inoltre, lavorava o cercava
lavoro nel settore delle attività professionali, scientifiche e tecniche (20%)
e in quello del lavoro domestico (18,2%). Nell'11,3% dei casi le donne vittime
hanno subito più ricatti dalla stessa persona e il 32,4% dei ricatti viene
ripetuto quotidianamente o più volte alla settimana. La grande maggioranza
delle vittime (69,6%) ritiene molto o abbastanza grave il ricatto subito.
Nonostante questo, nell'80,9% dei casi, le vittime non ne hanno parlato con
nessuno sul posto di lavoro. Quasi nessuna, inoltre, ha denunciato quanto
accaduto alle forze dell'ordine.
Sono diffuse anche le molestie attraverso il
web: nel corso della propria vita il 6,8% delle donne ha avuto proposte
inappropriate o commenti osceni o maligni sul proprio conto attraverso i social
network e all'1,5% è capitato che qualcuno si sia sostituito per inviare
messaggi imbarazzanti o minacciosi od offensivi verso altre persone. In questo
caso il dato degli uomini non è particolarmente diverso (rispettivamente 2,2% e
1,9%).
La
percezione della gravità delle molestie fisiche subite è molto diversa tra i
generi: il 76,4% delle donne le considera molto o abbastanza gravi contro il
47,2% degli uomini.
Se nel loro insieme i dati
sulle molestie sessuali sulle donne risultano comunque in costante diminuzione
dal 1997-1998 a oggi, (diminuiscono le vittime di esibizionismo, di
telefonate oscene, di molestie fisiche e, anche se in misura minore, le vittime
di pedinamenti e di molestie verbali), risultano invece stabili i ricatti
sessuali sul lavoro.
Sono soltanto alcuni dei dati che emergono
nel Rapporto Istat: "Le molestie e i ricatti sessuali sul lavoro" nel
2015-2016, diffuso oggi.
E per la prima volta sono rilevate le
molestie a sfondo sessuale anche ai danni degli uomini: si stima che 3 milioni
754mila uomini le abbiano subite nel corso della loro vita (18,8%), 1 milione
274 mila negli ultimi tre anni (6,4%).
Gli autori delle molestie a sfondo sessuale risultano in larga
prevalenza uomini: lo sono per il 97% delle vittime donne e per l'85,4% delle
vittime uomini.
Le molestie verbali sono la forma più diffusa
sia nel corso della vita (24% delle donne e 8,2% degli uomini) sia nei tre anni
precedenti all'indagine.
Le molestie con contatto fisico, ovvero le situazioni in cui le
vittime sono state accarezzate o baciate contro la loro volontà, sono state
subite nel corso della propria vita dal 15,9% delle donne e dal 3,6% degli
uomini.
Nella maggior parte dei casi, il 60%, questo
tipo di molestie sono perpetrate da estranei o da persone che si conoscono solo
di vista (15,8%). Considerando l'intero corso della propria vita, avvengono più
frequentemente sui mezzi di trasporto pubblici per le donne (27,9% dei casi)
mentre per gli uomini nei locali come pub, discoteche, bar (29,2%).
R.it - Cronaca
(Ndr. Per completezza d'informazione e per quanto ovvio, dalla rilevazione statistica rimangono esclusi i casi dei "non molestati" resisi nello stesso arco temporale disponibili, anch'essi significativi, che invece ne hanno fatto potenziale strumento per agevolare la propria carriera)
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